Mi fermai davanti alla finestra ed osservai la strada illuminata solo da lampioni. Aveva cominciato a scrivere anche a Charlie; cosa pensava? Che lei gli rivelasse qualche modo per arrivare a me? Charlie mi conosceva bene, forse meglio di chiunque altro, sapeva benissimo quanto avessi sofferto per Beck, quando lo avevo visto a letto con un'altra e ancor di più, quando mi aveva messo le mani addosso.
Charlie mi aveva spinta a denunciarlo, ma io non lo feci. Lui aveva continuato a mandarmi messaggi, a chiamarmi, a cercarmi tra i corridoi della scuola.
Ma Charlie mi aveva sempre difesa. Mi aveva coperta quando le chiedevo di non farmi vedere da Beck, mi aveva aiutata a farlo stare lontano da me, perché sapevo benissimo che io non ce l'avrei mai fatta da sola. Essendo troppo debole e forse troppo presa da lui... avrei sicuramente perdonato i suoi sbagli e avrei fatto tornare di nuovo tutto come prima, gettandomi tutto alla spalle e forse pensando di essere io, quella pesante e quella che aveva esagerato, ingigantendo la situazione; era quello che avevo spesso pensato nei giorni seguenti alla nostra rottura."Charlie, non voglio che lui ti mezza in mezzo, non rispondergli più."
"Non ho risposto ad alcun suo messaggio , ma mi ha chiamata con lo sconosciuto e non sapendo chi fosse, ho risposto."
"Cosa ti ha detto?" -mi gettai sul letto, chiudendo gli occhi; il braccio che penzolava dal materasso.
Sentì mamma chiudere la porta del bagno; si stava preparando per andare in ospedale. Cercai di parlare a bassa voce, non mi andava che mamma sentisse ancora parlare di Beck. Era stata davvero male, quando aveva saputo il motivo della nostra rottura. Certo, non le avevo detto che mi aveva messo le mani addosso. Sapeva solo del tradimento e già quello, per lei era imperdonabile. Mi aveva pregata per giorni di non rispondere alle chiamate di Beck, ai suoi messaggi di scuse; aveva anche parlato con lui di persona, quando era venuto a casa, cercando un riavvicinamento con me. Da dietro le scale avevo origliato tutto, mamma stava quasi per piangere, era triste e nervosa, non sapeva come fargli capire di starmi lontano. Lo aveva minacciato di chiamare la polizia, se non avesse smesso di cercarmi in tutti i modi. E di fatti lui non mi scrisse più alcun messaggio e non mi chiamò più... almeno per i tre giorni successivi alla discussione con mamma. Dopodiché, aveva ricominciato a scrivermi e chiamarmi in continuazione, anche durante la notte o durante le lezioni a scuola. Aveva cominciato ad aspettarmi fuori dalla mia aula, a trattenermi a scuola più del dovuto solo per parlare, a mandarmi bigliettini che trovavo sul banco a scuola...
Quando aveva cominciato ad entrare nel giro della vendita e assunzione di droga, aveva smesso di contattarmi. Ed io a maggior ragione, non volevo più vederlo avvicinarsi a me."Che tu non gli rispondi e non sa come mettersi in contatto con te."
"E tu cosa gli hai detto?"
"Che non saprei come aiutarlo."
"Harry che ne pensa?" -continuò.
Mi sollevai leggermente, poggiandomi sui gomiti.
"Vorrebbe spaccargli la faccia... ed io cerco in tutti i modi di impedirglielo."
"Non ha torto..." -disse lei, ridacchiando subito dopo.
"Lo so... non puoi immaginare la sua faccia quando lo ha visto a casa mia. Io conosco bene Harry e so quanto possa essere arrabbiato."
"E non sa che continua a mettersi in contatto con te." -disse Charlie. Cavolo, era proprio vero.
Non volevo dirglielo perché conoscevo Harry fin troppo bene, sapevo come avrebbe reagito, sapevo che sarebbe andato a cercarlo ovunque pur di trovarlo e spaccargli la faccia."Non hai intenzione di dirglielo, vero?" -chiese.
"No, Charlie. Non voglio più avere problemi con lui."
"Secondo me, se non glielo dici è peggio."
"Perché?"
"Perché se dovesse scoprirlo da solo... non so come potrebbe reagire. Non lo conosco su questo punto di vista."
Forse Charlie aveva ragione. Avrei dovuto dirglielo?
Se glielo avessi detto, si sarebbe arrabbiato e sarebbe andato a cercarlo pur di fargli capire di stare lontano da me... ma in caso contrario, se l'avesse scoperto da solo, avrebbe comunque cercato Beck in tutti i modi e avrebbe avuto anche problemi con me. Forse era meglio dirgli la verità.

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Il professore della porta accanto
Mystery / Thriller(FF Completa) Non avevo mai pensato prima di allora a come sarebbe stato avere una relazione con un professore. Mi sembrava una cosa impossibile... prima che arrivasse lui. La storia è mia, non è una traduzione. Qualora voleste prenderla, chiedete.