•CAPITOLO 105•

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Harry chiuse gli occhi, evidenziando un atteggiamento di scocciatura.

"Che c'è?" -gli chiesi.

Accarezzò la mia guancia con un dito, poi posò le sue labbra sulle mie.

"Dobbiamo rimandare a più tardi." -sussurrò. Capì immediatamente a cosa si riferisse e mi strappò una piccola risata.

Quando scendemmo di sotto, Eva saltò in braccio ad Harry, che la tenne per le cosce. Una fragorosa risata abbandonò le sue labbra.
Vidi Kris uscire dalla cucina e venire verso di me, sorridendo.

"Ciao tesoro." -mi abbracciò ed io ricambia il suo abbraccio.

"Come stai?" -aggiunse.

"Molto meglio. Anzi, sto proprio bene."

"Sono contenta."

Quando Eva tornò con i piedi per terra, fu il turno di Kris, che strinse Harry forte.
Eva invece, abbracciò a me, stampandomi un tenero bacio sulla guancia. I suoi capelli rosa erano leggermente scoloriti; aveva decisamente bisogno di un piccolo ritocco al colore. Per il resto, madre e figlia erano la copia sputata di Harry... l'avevo sempre detto: la bellezza era di famiglia.
Pensai a quando Eva seppe la verità su Brandon... mi dispiaceva particolarmente, perché sapevo quanto gli piacesse. Tutto mi sembrò combaciare con gli avvicinamenti di Brandon. Si era avvicinato a me, ad Eva, era venuto a casa mia ed aveva trovato Harry che lo aveva per giunta ringraziato di avermi aiutata.

09:57 p.m.

"È un po' stressante, però mi piace aiutare le persone in difficoltà." -Ted bevve un sorso di vino dal suo calice, quindi finì di parlare.

"Quello del medico è un lavoro meraviglioso." -intervenì Kris.

Guardai Harry e gli sorrisi, quando anche lui fece lo stesso. Ero seduta tra Eva ed Harry e stavamo gustando la meravigliosa cucina di mamma.
Il mio cellulare vibrò, ma avendolo in tasca, preferì aspettare di finire la cena, piuttosto che tirarlo fuori a tavola.
Harry prese la mia mano e la baciò, mentre ascoltava i discorsi di mia madre su di me da bambina. Era abbastanza imbarazzante quando raccontava che correvo completamente nuda per tutta la casa quando avevamo ospiti. Beh, ero una bambina.

11:45 p.m.

Uscimmo da casa mia, andando verso l'auto di Harry. Sarei rimasta a dormire a casa mia, ma volevo un po' di privacy con lui, almeno prima che andasse via.
Salimmo in auto ed Harry accese il riscaldamento.

Tirai fuori il telefono dalla tasca, sbloccandolo per leggere il messaggio arrivato circa due ore prima.
Mi accigliai, quando lessi il mittente; Back.

"Tutto bene?" -Harry si sporse leggermente verso di me, in modo da guardare sul display del mio telefono.

"Perché il tuo ex ti ha scritto?" -chiese freddamente, allontanandosi e guardandomi con diffidenza.

"Come faccio a sapere perché?" -risposi, quando vidi che il suo atteggiamento era cambiato.

"Ti ha scritto che gli manchi." -disse, prendendo in mano il mio telefono e rileggendo il messaggio.

"Che cazzo vuole questo, adesso?" -chiese tra se e se.

Lo guardai mentre fissava quel messaggio, quel fottuto messaggio. Il suo sguardo era cambiato ed il suo tono di voce era scocciato.

"Non so cosa voglia." -dissi. Sapevo che non l'avesse chiesto a me, ma il suo silenzio era fastidioso e mi metteva ansia.

"Gli hai risposto?" -chiese, voltandosi verso di me. Il suo sguardo era gelido.

"No, come vedi c'è solo il suo messaggio."

"Come faccio a sapere che non hai cancellato i messaggi?"

Quando pronunciò quella frase il mondo sembrò crollarmi addosso. Non si fidava di me. Come poteva pensare che gli avessi risposto?

"Sono stata tutto il giorno con te, Harry."

"Sei andata in bagno due volte stasera, Tamara."

"Beh, scusami, la prossima volta me la farò addosso!" -dissi, alzando un po' il tono. Mi guardò come se gli avessi urlato i peggiori insulti del mondo.

"Questo figlio di puttana così dal nulla ti scrive che gli manchi?" -ribattè, alzando un po' il tono anche lui.

"E pensi che sia colpa mia? Cioè, pensi che io ci abbia parlato e poi cancellato i messaggi?"

Lui annuì ed il mondo mi crollò di nuovo addosso.

"Beh, non hai risposto al suo <mi manchi> perché eri con me, cosa dovrei pensare?"

"Non ho risposto perché l'ho letto adesso!"

Lui si voltò verso la strada e si passo una mano sul viso.

"Grazie Harry, grazie mille per la fiducia che mi dai." 

Aprì lo sportello e scesi dall'auto, sbattendolo subito dopo, non prima di aver ripreso il mio cellulare.
Andai velocemente verso la porta di casa e la sbattei alle mie spalle, correndo in camera mia.

Fatemi sapere cosa ne pensate, per me è importante!❤️

Il professore della porta accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora