Andai sott'acqua e cercai di nuotare verso di lui, muovendo braccia e gambe e con soddisfazione, notai di riuscirci, forse perché sapevo di poter toccare il fondo. Arrivai davanti a lui e baciai i suoi addominali ancora sott'acqua, salendo verso i suoi pettorali e poi uscendo dall'acqua. Baciai le sue clavicole e poi il suo collo. Lui tirò su le mie cosce e mi avvinghiai di nuovo a lui.
"Tamara... ti prego..." -gemette e sorrise. I suoi occhi rimasero chiusi. Io continuai a baciare il suo collo, spingendo la mia intimità verso di lui.
"Piccola..." -sussurrò.
"Mm?" -mugolai, in segno di domanda.
Harry strinse i miei fianchi e mi baciò, mordicchiando il mio labbro inferiore.
"Piccola, ti ho già scopata dentro la piscina di una spa... vuoi per caso che lo rifaccia?"
Io risi, mordicchiando la sua pelle.
Guardai alle sue spalle una delle altre piscine, che presentava una specie di doccia appesa alla parete laterale."Andiamo lì?" -gli chiesi. Lui annuì.
"Dammi due minuti, però..." -disse, ridendo. Non capì inizialmente, poi notai il rigonfiamento del suo costume e capì che avesse davvero bisogno di due minuti.
Io cominciai ad uscire dalla vasca, intenta a prendere il mio accappatoio; fuori dall'acqua si sentiva freddo."Così non mi aiuti per niente." -disse, guardando il mio sedere. Stava sorridendo e camminava verso i gradini per uscire dalla vasca.
"Metti questo." -gli passai il suo accappatoio, così che potesse coprire la sua eccitazione. Lui lo indossò e mi prese per mano, camminando verso la prossima vasca.
Quando arrivammo, scendemmo i quattro gradini che portavano all'interno della vasca, dopo aver posato nuovamente gli accappatoi.
Harry premette il pulsante sul bordo della vasca e l'acqua cominciò ad uscire anche dal soffione appeso alla parete. Era una bella cascata di acqua ed Harry ci si mise sotto, chiudendo gli occhi."Vieni qui." -disse, porgendomi la mano.
Presi la sua mano ed andai accanto a lui, sotto la cascata di acqua.
"Oh merda." -dissi, quando mi resi conto che il getto d'acqua era abbastanza forte. Harry rise e mi abbracciò, spostandosi per non aver più l'acqua in viso. Adesso, la cascata d'acqua sembrò fungere da tenda, visto che noi eravamo praticamente nascosti dietro.
"Come va la situazione?" -gli chiesi. Quando lui non capì, io guardai in basso, indicando con la testa le sue parti intime.
"Quasi normale." -disse.
"Tu però non mi aiuti per niente..." -disse, stringendomi a lui.
"No?"
"No..."
"E perché?" -chiesi, in tono seducente.
"Come fai a chiedermi il perché?"
"Guardati, Tamara..." -disse, allargando le braccia e guardando il mio corpo.
"Sei la cosa più bella che io abbia mai visto."
Io sorrisi ed arrossì... era sempre così, quando mi faceva dei complimenti.
"Io non mi vedo così bella, sai?"
"Come fai a non vederti bella?"
"Non mi piacciono tante cose di me..."
Harry poggiò la schiena alla parete della piscina e mi tirò a se, tenendo le mie mani.
"Tipo?"
"Beh..." -c'erano tante cose che non mi piacevano di me; da cosa avrei potuto cominciare?
"Il mio naso... non mi piace per niente... e poi, sono bassa... ho delle smagliature sui fianchi e sul sedere e..."
Vidi Harry ridacchiare e trattenersi dal ridere più forte.
"Perché ridi?" -gli chiesi.
"Perché stai dicendo delle enormi stronzate."
"Non sono stronzate, Harry. Guarda."
Mi misi di profilo e toccai il mio naso con l'indice.
"Il mio naso ha una gobba orribile."
Mi sollevai sulle punte dei piedi e toccai i miei fianchi.
"E qui ci sono le mie smagliature. E poi sono bassa, ma questo lo sai già."
Harry scosse la testa e rise ancora.
"La smetti di ridere?" -dissi, ridendo però anche io.
"Sei bellissima, Tamara."
"Anche se tu pensi di avere dei difetti. Non ne hai neppure uno. Sei bellissima nella tua semplicità." -continuò.
"Ne ho tanti di difetti..."
"Avere una gobbetta sul naso non significa che sia un difetto. E le smagliature poi, non sono affatto una cosa brutta... anzi, a me piace vederle in una donna. E poi non sei bassa; sei di altezza normale per una ragazza."
"E poi cazzo... guardati." -continuò.
"Hai una terza bella piena ed un culo favoloso, degli occhi che parlano e delle labbra che... ti strapperei a morsi..."
Io risi, quando vidi che non sapeva cosa dire sulle mie labbra.
"Perché ti sei fermato?" -gli chiesi, ridendo.
"Perché stavo dicendo una volgarità sulle tue labbra, quindi stavo cercando un'alternativa più pulita."
Risi, capendo perfettamente a cosa stesse alludendo.
"Come sei spinto, Styles..."
Mi avvicinai a lui e circondai il suo collo con le braccia.
"Beh, tu mi fai pensare a quello..."
"Ai pompini?" -chiesi, guardandolo in cagnesco. Lui rise.
"Anche."
Io annuì, sorridendo leggermente. Mi piaceva quando parlavamo in modo più... spinto. Pensai che prima di conoscere lui, era raro che facessi un pensiero poco casto verso un ragazzo, essendo vergine. Non mi ero mai pentita di avergli dato la mia verginità; se avessi potuto tornare indietro nel tempo, l'avrei rifatto altre mille volte.
Avevo tante cicatrici nel corpo, molte dei quali procurate da ferite recenti. Evitai di parlare delle mie cicatrici ad Harry, dato che sapevo che avrebbe ricominciato a pensare a suo padre e a tutto quello che era successo prima di allora. Volevo vederlo felice, così come avrei voluto essere io."Non ti chiedi mai come sarebbe stata la tua vita se tu... ecco se tu non mi avessi mai incontrata?" -chiesi.
"Me lo sono chiesto tante volte e la risposta è sempre la stessa... non potrò mai smettere di ringraziare Mrs Black."
Io risi. Era la stessa cosa che pensavo io. Certo, se non avessi mai incontrato Harry, a quel punto Beck avrebbe forse avuto più possibilità, forse perché sarei stata più fragile, più sola.
Beck. Non avevo ancora parlato ad Harry dell'incontro con Beck."Harry... devo.. dirti una cosa."
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Il professore della porta accanto
Misterio / Suspenso(FF Completa) Non avevo mai pensato prima di allora a come sarebbe stato avere una relazione con un professore. Mi sembrava una cosa impossibile... prima che arrivasse lui. La storia è mia, non è una traduzione. Qualora voleste prenderla, chiedete.