•CAPITOLO 117•

1.1K 47 2
                                    

Harry mise la scatolina davanti a me, poggiandola sul plaid, poi si sdraiò, poggiando la testa sulla mia borsa, con le braccia dietro la testa.
Risi, ancora confusa.

"Cosa è?" -chiesi, indicandola.

Harry fece spallucce, fingendo di non saperlo. Quando la presi in mano, mi resi conto che fosse leggerissima. Cosa poteva esserci dentro?
Sciolsi il fiocchetto rosso e lo adagiai sul plaid. Poi, prima di sollevare il coperchio della scatolina, guardai Harry, sorridendo.

"Vado?" -chiesi. Lui annuì, ridendo. Oh quel sorriso.

Sollevai il coperchio della scatolina e vidi una piccola chiave argentata in mezzo a del raso nero.
La guardai per un po', non riuscendo a capire; poi guardai lui, che ridendo, si sollevò a sedere.

"Questa... mia piccola grande Tamara... è la chiave del nostro nuovo appartamento in centro di Londra." -disse. Ad ogni parola che pronunciava, io sorridevo sempre di più. La chiave del nostro appartamento? In centro?

"La nostra nuova casa?" -chiesi, sorridendo come una bambina.

"Si."

Mi gettai su di lui, lanciando piccoli gridolini come se fossi una bambina super felice di aver ricevuto il giocattolo che attendeva da tanto. Lui mi strinse forte e rise.

"Ma... come hai fatto in così poco tempo?" -chiesi, rimanendo ferma su di lui.

"Ho delle conoscenze." -disse, ridacchiando. Oh, come ero felice. Una casa tutta nostra.

"Ho parlato con tua madre." -aggiunse, poi.

"Hai... parlato con mia madre?" -ripetei.

"Si. Mi ha detto che se ti rende felice, ne è felice anche lei..."

L'abbracciai forte. Talmente forte da farmi male.
Lo amavo così tanto.

"È molto bello, sai?"

"Non vedo l'ora di vederlo."

"Vuoi andarci adesso?" -chiese, sorridendo. Conosceva già la risposta. Infondo il centro di Londra era a soli 20 minuti da casa mia.

Quando fummo davanti al nostro appartamento, lo osservai con occhi sognanti.
Il colore delle pareti era un bellissimo crema ed il portoncino di un bel beige.
Harry inserì la piccola chiave nella serratura e la porta si aprì con uno scatto. Rimasi stupefatta quando vidi quanto fosse bello lo spazio davanti a noi. Era molto più piccola della casa di Harry, ma era bellissima.
Quando Harry mi fece fare il giro dell'appartamento, gli saltai addosso, abbracciandolo.

"È bellissimo..." -sussurrai, contro le sue labbra.

"Come te..."

Quando ci baciammo con passione, Harry mi poggiò sullo schiena del vecchio divano nel salotto e mi baciò ancora con passione.

"Ho pensato che potremmo portare qui molti dei mobili che ho a casa mia... sono tutti nuovi." -disse.

"Ottima idea!"

"Però, vorrei che l'arredassi tu!" -disse, ridacchiando e dandomi un bacio sulla punta del naso. L'avrei resa la casa dei miei sogni.
Per un paio di secondi guardai Harry camminare per l'appartamento ed osservare l'ambiente. Lo guardai camminare per le stanze e mi convinsi che di lui non ne avrei mai avuto abbastanza. Finalmente potevamo viverci come si deve; potevamo vivere la nostra relazione come se nessuna presenza negativa esistesse. In quell'appartamento avremmo introdotto solo positività.

Due ore dopo:

Quando mamma andò a casa di Adele, io chiusi la porta della mia camera e mi gettai sul letto.
Harry era andato nel suo studio a finire dei lavori ed io chiusi gli occhi per pensare un po'.
Harry mi aveva praticamente proposto di convivere ed io ero la ragazza più felice del mondo.
Presi un quaderno dal mio zaino di scuola ed afferrai una penna dal mio astuccio. Mi sedetti nuovamente sul mio letto con il quaderno sulle gambe.
Passai le seguenti ore a scrivergli una lettera; le preferivo ai messaggi, erano più... vere.
Probabilmente cominciai a scrivergli tutte le cose che non avrei mai avuto il coraggio di dirgli di persona; non so perché. Forse perché lui era un po'... intimidatorio o perché avevo paura della sua reazione. Ma sapevo che Harry non mi avrebbe mai fatto del male.

<<Ciao amore mio.
Sono io, la tua piccola grande Tamara... come mi chiami sempre tu. Sono sicura che le parole che seguiranno, sono parole che forse non avrò mai il coraggio di dirti di persona, così spero solo che tu abbia qualche minuto da spendere per leggere queste righe. So che preferisci le persone schiette, quelle che dicono le cose in faccia e non quelle che preferiscono parlare indirettamente.
Sei diventato la persona più importante della mia vita; nonostante tutto quello che abbiamo passato, siamo ancora qui, insieme e più forti più prima.
Sei capitato nella mia vita per caso... sembrerà strano da dire, ma non potrò mai ringraziare abbastanza Mrs Black, per averci fatti incontrare. Ricordo ancora perfettamente la prima volta che sei entrato in classe: tutte ti guardavano e ti sbavavano dietro. E poi c'è stato quell'episodio che ho cercato in tutti i modi di dimenticare... quando ho letto quei messaggi sul tuo telefono, quelli con Mrs Drake, che ho odiato per il resto dell'anno. Forse è proprio come si suol dire: si perdona ma non si dimentica e questo tu lo sai. Ti perdonerei sempre, perché ti amo, ma sai bene quanto tempo mi sia servito per fidarmi di nuovo di te. Adesso mi fido al 100%, mi hai protetta, salvata da persone cattive e perché mi ami e mi sopporti, nonostante io sia più piccola di te; molti uomini non perderebbero tempo con ragazze come me. Mi hai dato tutto ed io spero di poter fare lo stesso. Adesso abbiamo una nuova casa, il nostro nido d'amore e spero con tutto il cuore di andare a dormire e svegliarmi con te accanto ogni giorno. Spero con tutto il cuore di fare l'amore con te ogni giorno, o quasi. Spero di amarti per il resto della mia vita, ma so già che sarà così. Grazie per tutto quello che hai fatto per me; grazie per avermi aiutata con gli studi, grazie per avermi aiutata con mamma, con Beck, con Stephen... grazie per avermi ascoltata quando ti ho raccontato di Loris e spero che tu non mi abbia presa per una bambina capricciosa. Grazie per avermi fatto conoscere tua madre e tua sorella, anche se avrei preferito conoscerle in un'altra situazione. Sai, ricordo ancora quando ho visto per la prima volta tua madre al centro commerciale; lei mi fissava perché mi aveva sicuramente riconosciuta ed io non riuscivo a capire chi fosse, perché non l'avevo mai vista, ma aveva qualcosa di familiare e adesso che la conosco, so per certo che erano i suoi occhi ad essere familiari, perché sono identici ai tuoi. Grazie per essermi stato accanto quando Yvonne cercava in tutti i modi di buttarmi giù. Grazie per essermi stato accanto quando mamma ha visto le nostre foto... quelle foto dove siamo nudi, quelle foto dove facciamo l'amore, quelle foto della nostra intimità, quelle foto che avrei sperato lei non vedesse mai, ma invece le ha viste e forse significa che doveva andare così. A proposito, fare l'amore con te è la cosa più bella del mondo; sei stato il primo uomo a cui mi sono concessa e non me ne sono mai pentita, anche se la nostra prima volta, è stata nella tua auto (non esattamente il posto più comodo del mondo per fare l'amore). Il modo in cui le tue mani mi toccano è inspiegabile. E poi le tue labbra, sono convinta che al mondo non ci sia cosa più bella, oltre ai tuoi occhi; quelli sono il paradiso per me.
Grazie per avermi scelta come tua compagna di vita (spero) e grazie per amarmi.
Ti amo tanto, Harry. Per sempre.
Tua Tamara.>>

Cercai di piegare la lettera in modo pulito, la inserì dentro una delle bustine che mamma teneva in camera da letto e la lasciai sopra il mio comodino, così da ricordarmi di prenderla, poco prima di uscire di casa. Quella lettera conteneva tutto ciò che pensavo davvero e sperai con tutta me stessa che Harry riuscisse davvero a capire il sentimento che provavo per lui.

Il professore della porta accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora