Piovigginava, come piaceva a me.
L'agente Raniero mi stava accompagnando a casa. Era ormai sera e non sapevo se mamma fosse già andata via o meno. Il mio telefono era collegato ad un cavetto sull'auto, in modo che potesse acquistare carica.
Guardai fuori dal finestrino; il parco era vuoto e le altalene si muovevano in modo inquietante."Faremo di tutto pur di buttarlo dietro le sbarre." -mi voltai verso Raniero.
"Adesso, vorrei solo che Harry uscisse." -risposi.
"Uscirà tra pochissimo, lo sai."
Annuì, sapendo che sarebbe stato mio entro poco più di 24 ore.
La mia gamba cominciò a tremare e tirai fuori il cellulare dalla tasca."Eva?" -risposi.
"Tamara, dove sei? Tua madre è preoccupata."
Effettivamente, non avevo risposto neppure ad una sua chiamata.
"Sto arrivando, ho.. avuto un contrattempo in libreria." -mentì.
"Sicura? Mi sembri preoccupata." -sentivo la voce di mia madre in sottofondo; parlava con Kris.
"Ti racconto dopo."
"Va bene, a dopo." -riattaccai e gettai il telefono nella mia borsa. Vidi il flacone delle pillole, quando un lampione illuminó l'interno della mia borsa.
Non avrei dovuto prenderle.La pioggia cominciava a farsi insistente. Batteva sempre più forte.
Riconobbi casa mia, anche se, con un po' di difficoltà, per via della nebbia e della fitta pioggia."Grazie, agente."
"Se hai bisogno, sai cosa fare!" -disse.
Annuì.
"Buonanotte."
"Ciao Tamara." - chiusi lo sportello, correndo verso la porta di casa.
Suonai il campanello, non volendo cercare le chiavi dentro la borsa.Mi infilai immediatamente dentro casa, quando Eva aprí.
"Oddio, sei fradicia!" -disse; Capitan Ovvio.
"Si, beh, diluvia!" -dissi, facendola ridere.
Aprí la porta della cucina, trovando mamma e Kris che cucinavano qualcosa.
Il profumo di pollo arrosto impregnò i miei vestiti. Erano secoli che mamma non cucinava così allegramente. Io mangiavo poco, lei meno di me. Cucinava solo il necessario."Tesoro, ma, va a cambiarti o prenderai un raffreddore!" -Kris mi venne incontro.
"Si."
"Io e te, dobbiamo fare un bel discorsetto sul rispondere alle telefonate." -disse mamma,puntandomi il dito contro.
"Non avevo sentito il telefono, mi dispiace." -dissi.
Mi lanciò un'occhiataccia; diceva sul serio, solo, non voleva far discussioni davanti ad estranei. Lo apprezzavo.
"Vado a fare una doccia." -annunciai, sorridendo leggermente.
Ne mamma, ne Kris mi risposero; erano troppo impegnate a leggere un ricettario.
"Grazie per la vostra attenzione." -sussurrai; Eva rise.
Aprí la porta della mia camera e il mio sguardo cascó immediatamente sul mio letto; Harry ci stava così bene.
Collegai nuovamente il mio cellulare al caricatore, dopodichè, afferrai un reggiseno e un paio di slip, poi chiusi a chiave la porta del bagno.
Vasca o doccia? Doccia.
Anche quella mi faceva pensare a lui; tutto mi faceva pensare a lui. Lui era ovunque.
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Il professore della porta accanto
Misterio / Suspenso(FF Completa) Non avevo mai pensato prima di allora a come sarebbe stato avere una relazione con un professore. Mi sembrava una cosa impossibile... prima che arrivasse lui. La storia è mia, non è una traduzione. Qualora voleste prenderla, chiedete.