~I. L'INIZIO parte 2~

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Mentre la mia compagna è sotto la doccia chiamo mia mamma, che risponde dopo un solo squillo: <Oddio tesoro stai bene? Sei arrivata? Mi hai fatto stare in pensiero!> <Si si mamma tranquilla sono in stanza> la rassicuro, <Come ti trovi? La tua compagna di stanza com'è?> <E' molto simpatica e molto dolce, ci siamo sistemate i bagagli, abbiamo fatto la doccia e ora andiamo a mangiare un gelato per conoscerci meglio> le spiego <Bene sono contenta che tu abbia fatto amicizia già il primo giorno!> afferma soddisfatta <Già anche io, ma Giusy?> <Oh è a casa di Rose> <Ah ok allora salutamela tu!> a quel punto esce Sabry dal bagno <Ciao mamma devo andare perchè mi devo preparare per uscire!> <Va bene tesoro ci sentiamo. Ti voglio bene! Ciao> <Anche io mamma, ciao> chiudo la chiamata e mi inizio a vestire. <Tesoro stasera ti va di andare a mangiare del sushi qui vicino?> <Mm... scusa ma sono un po' scombussolata per il viaggio e non me la sento di mangiare... ti dispiace se prendiamo solo il gelato?> <Certo che no... posso solo immaginare quanto sia stressante un viaggio dall'altra parte del mondo! Forza andiamo a prendere questo gelato!>.

Iniziamo a passeggiare, o meglio io mi limito a seguire la mia nuova amica per le strade sconosciute. <Allora, cosa mi dici di te?>mi chiede ad un tratto, <Oh beh, mi chiamo Sarah, ho diciannove anni, sono italiana, ho vissuto fino a ieri a Milano con mia madre e mia sorella più piccola Giusy. Amo leggere, scrivere poesie, ballare e disegnare, odio lo sport e il mio piatto preferito è la pizza> spiego, <Wow, è il discorso più lungo che sia mai uscito dalla tua bocca! Io invece sono Sabry, anche io ho diciannove anni, frequento il secondo anno qui al college ma non conosco molta gente, vengo da Chicago, vivo con mia madre e mio padre, ho una sorella di ventiquattro anni che ora studia moda a Parigi. Anche io la passione della moda, il mio sport preferito è lo shopping, se lo consideri uno sport, altrimenti provo odio verso ogni attività fisica. Amo pizza e ogni tipo di cibo-spazzatura>. <Ah wow!> commento non sapendo che altro dire, <Sei fidanzata?> mi chiede ammiccante, <No no, single al 200%. Tu?> dico solo per portare avanti la conversazione, <Anche io al 200% single! Colore preferito? Il mio è l'azzurro> <Il mio il nero> <Già si nota molto!> <Davvero?> lei alza un sopracciglio, io mi guardo: beh in effetti indosso leggings neri, felpa nera con disegni bianchi e le Convers bianche <Ahahahah, beh forse hai ragione!> <Ahahah già!> nel frattempo siamo arrivate alla gelateria: <Buongiorno signorine! Cosa desiderate?>ci chiede il signore dietro al bancone <Per me un gelato a due gusti, con fragola e cioccolato fondente, per favore> chiedo, <Per me invece, un frappè gusto cioccolato> dice Sabry. Passeggiamo per le vie piene di negozi e ogni tanto la mia amica si ferma su qualche vetrina per ammirare vestiti, scarpe, borse... si vede che è appassionata di moda! <Prima della festa dobbiamo venire a fare shopping qui!> dice a un certo punto Sabry. <Va bene! Ma solo perchè sei tu!> <Awww... amore!!!> risponde abbracciandomi. <Oddio! Guarda quei due ragazzi super fighi!> mi sussurra all'orecchio io mi volto e vedo due tipi alti, uno biondo occhi azzurri, l'altro moro occhi neri. <Devo ammettere che non sono niente male> affermo sorridendo e trascinandola via di lì prima che potessimo fare figuracce. Dopo un quarto d'ora di chiacchiere superficiali le squilla il telefono, legge il display e mi dice: <Scusami devo fare una cosa, potresti aspettarmi qui?> <Sisi certo, non c'è problema!> la rassicuro passandole la mano sul braccio, lei annuisce, mi da un bacio sulla guancia e si allontana, così rimango lì, sola in mezzo alla strada a chiedermi cosa dovesse fare. Decido di guardare qualche vetrina di qualche negozio vicino: passeggiando una vetrina attira la mia attenzione, così mi fermo davanti a questo negozio, dove su un manichino in bella mostra c'è un vestito rosa, simile a quello che mi aveva regalato la nonna anni fa.... la mia nonnina, quanto mi manca! Darei qualsiasi cosa pur di riabbracciarla un'ultima volta... In quel momento i miei pensieri vengono interrotti perchè vado a sbattere contro qualcuno, per poi finire per terra. <Cavolo!> esclamo, quel qualcuno mi porge la mano, che io accetto per alzarmi, e quando riesco a sollevare lo sguardo trovo uno dei ragazzi che mi aveva indicato Sabry, quello moro. Un po' a disagio balbetto: <S-s-scusa, ero distratta, non volevo!>, <La prossima volta stai attenta a dove vai, ragazzina! A cosa stavi pensando?> mi domanda <Non sono affari tuoi! Ti ho già detto che mi dispiace, e poi sono caduta io non tu!> Lui rimane di sasso dalla mia risposta piuttosto brusca, e prima ancora che potesse replicare, mi allontano cercando la mia amica. La trovo poco distante seduta su una panchina con gli occhi rossi e il trucco leggermente sbavato: aveva pianto. Mi avvicino, mi siedo accanto a lei e le metto le braccia intorno alle spalle: <Vuoi parlarne?> <No, non ti preoccupare, ma per il momento preferirei non parlarne, non me la sento> <Tranquilla ti capisco, non ti voglio forzare, ma sappi che io sono qui se hai bisogno> lei annuisce, mi stringe in un abbraccio e in quel momento una lacrima le sta rigando una guancia, io gliela asciugo. Oggi ho capito che anche questa ragazza ha dei problemi, e che non sono sola perchè finalmente ho trovato una persona che può capire cosa vuol dire "soffrire" anche se non conosco la sua storia.

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