~XIV. IN PARTENZA PER PARIGI parte 1~

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Bene, indovinate un po'? Oggi ho il test di diritto! Ieri sono stata tutto il giorno chiusa in camera a studiare, a trascrivere appunti, e ho paura di non ricordarmi nulla... in questo momento ho un vuoto di memoria cavolo! Per fortuna questo corso lo frequento con Alex... lui ama questa materia... vorrebbe diventare avvocato...

<Heiiiiii Sarah!> mi chiama qualcuno alle spalle, mi volto e vedo Cam venirmi incontro, <Ciao Cam!> lo saluto con un po' di nervosismo nella voce, <Cosa c'è bellezza? Ieri non ti ho vista nè sentita...> <Oggi ho il test di diritto e sono stata tutta ieri a studiare...> <Ma tranquilla, vedrai che andrà tutto bene!> <Speriamo! Comunque ora devo andare, mi devo ritrovare un quarto d'ora prima con Alex per ripassare!> <Va bene... ci vediamo!> mi saluta con un bacio sulla guancia, <Uuuuuuu! La mia piccolina innamorata!> sento un bisbiglio alle mie spalle... indovinate chi è? <Alex! La devi smettere di spuntare alle spalle! Comunque non sono innamorata, ti pare?> <Va beh dai, proverò a crederci.... studiato diritto?> mi domanda, <Sì, ma non ricordo assolutamente nulla! Ho un vuoto nella mia testa!> <Calma, andiamo già nell'aula, ripasseremo lì...> <Va bene> annuisco e lo seguo.

<Ufff.... anche questo test è passato!> dico uscendo dall'aula con Alex dopo due ore di tortura, <Com'è andata?> <Grazie a te non credo tanto male...> <Ma le cose le sapevi, dovevi solo fissare alcuni concetti...> <Già... io amo la letteratura, capisco la chimica ma non mi piace, odio la fisica e la matematica, ma mai quanto diritto... davvero, è come se fosse arabo!> <Ahahahah! Per me è lo stesso con chimica!> mentre chiacchieriamo ci raggiunge Sabry: <Sarah! Alex! Com'è andato il test?> <Bene!> risponde Alex, <Non male> rispondo io. Andiamo alle macchinette per prendere un caffè dato che c'è l'intervallo. I corridoi sono pieni durante i cambi dell'ora: all'inizio era stranissimo, mi trovavo spaesata, ma ora quasi mi piace... I miei due amici continuano a chiacchierare tra loro, invece io sono persa nei miei pensieri mentre guardo fuori dalla finestra la pioggia scendere da un cielo coperto da nuvole grigiastre...

<Hei bellezza!> mi distrae quella voce inconfondibile, mi volto: <Hei!> saluto, <Il test? Com'è andato piccola secchiona?> <Non sono una secchiona! Comunque almeno la sufficienza credo di averla presa....> <Bene, sono contento!>

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

<Va bene, ci vediamo! Devo andare a lezione o quella vipera della prof di storia si infuria!> <Va bene! Tranquillo... Ci vediamo> lo saluto, lui si avvicina e mi sussurra: <Ci vediamo a pranzo> e mi lascia un bacio sulla guancia... okay, mi sto sciogliendo... <Io l'ho detto che sei innamorata persa! Ora però ho lezione! Ciao!> mi dice Alex abbracciandomi <Non è vero! Non sono innamorata!> gli urlo, ma ormai lui è già lontano e tutte le persone in corridoio si sono voltate a guardarmi, mentre la mia migliore amica sghignazza: <Cosa avete da guardare? Non avete lezione?> Ufff.... che nervi! Così trascino la mia amica a lezione di matematica. <Dai... ti si legge in faccia che in qualche modo Cameron ti piace, lo stai negando solo a te stessa... > afferma Sabry con tono ovvio, <Smettetela... solo perchè non gli rispondo male non vuol dire che mi piace... dato che lui è gentile con me io lo sono altrettanto con lui...> <Allora perchè hai accettato il suo appuntamento?> <Ufff... era da tanto che me lo chiedeva e dato che la sera prima era stato molto gentile l'ho accettato....> <Va bene... se lo dici tu...> continuiamo a chiacchierare fino a quando il prof di matematica non entra in classe. <Buongiorno ragazzi! Spero siate riusciti a fare i vostri compiti perchè oggi inizieremo il nuovo capitolo che dovrete studiare durante le vacanze di natale.> dopo uno sbuffo generale il prof inizia a spiegare.

Non ce la faccio più, mancano dieci minuti al termine dell'ora... credo che potrei addormentarmi sul banco... il test di diritto mi ha distrutta... Dopo quelle che sembravano dieci ora la campanella di libertà suona. Io e Sabry ci precipitiamo fuori dall'aula. Mentre discutiamo su quanto sia noiosa la matematica si sente un fischio metallico e la voce della segretaria annuncia dall'altoparlante: <COMUNICAZIONE DEL PRESIDE. OGNI STUDENTE E' PREGATO DI RECARSI IN PALESTRA PER UN ASSEMBLEA. OGNI STUDENTE CHE SARA' SORPRESO GIRARE PER I CORRIDOI DURANTE L'ASSEMBLEA VERRA' PUNITO SEVERAMENTE> così ci dirigiamo in palestra, poco distante troviamo Alex e tutto il gruppo, così li raggiungiamo. Dopo diversi minuti entra il preside, così tutti quanti facciamo silenzio: <Buongiorno ragazzi, ho una bella notizia... come ogni anno un gruppo di studenti del secondo e terzo anno di questa scuola viene scelto per trascorrere una settimana in una città europea... quest'anno abbiamo scelto come meta Parigi. Ovviamente gli studenti partecipanti sono stati sorteggiati.> nella palestra si alza un brusio, il preside ci richiama <Per favore state in silenzio! La partenza sarà questa sera, dovrete trovarvi all'aeroporto alle 19, e tornerete domenica, andrete ovviamente in aereo e alloggerete in una villa, per ogni informazione dovrete ritirare i moduli e i biglietti in segreteria. Sarete accompagnati dalla vicepreside e dal professor Christal. Ora vi elencherò i nomi delle persone scelte, vi prego di non commentare. Le vostre famiglie sono già state avvisate. Dunque gli studenti sorteggiati sono: Tailer Vercyl, Jennifer McLye, Sabrine Tompson, Cecily Fray, Alexander Martinez, Dylan Grey, Sarah Celeste...> gli altri nomi non li ho più ascoltati.. oh mio dio! Andrò a Parigi! <Sarah! Andremo a Parigi!!! Ci credi?> esulta Sabry abbracciandomi, <No! Non ci posso credere!!! E andremo noi, insieme!>.

Per tutto il tempo del pranzo non facciamo che parlare del viaggio, di cosa faremo... <Ah eccoti qui!> mi saluta Cam interropendo le mie riflessioni, cavolo con la notizia del viaggio mi ero dimenticata che avremmo pranzato insieme! <Ciao!> lo saluto, così lui si siede affianco a me salutando anche gli altri. <Allora hai sentito del viaggio a Parigi? Ci sarò anche io!> <Davvero?> <Sì non hai sentito?> <Emmm... no veramente dopo che ho sentito il mio nome non ho ascoltato più nulla> confesso sorridendo imbarazzata, <Tranquilla... visiteremo insieme Parigi... non ne sei contenta?> <Sisi> dico sorridendo. Rimaniamo a chiacchierare tutti insieme fino a quando non iniziano le lezioni. Io, Alex e Sabry ci dirigiamo a lezione di chimica, in laboratorio. Il mio pensiero fisso è rimasto tutto il tempo il fatto che sarei andata per la prima volta a visitare la città più romantica e artistica del mondo. Al termine dell'ora corriamo in segreteria per ritirare i nostri moduli, per poi correre a preparare le valigie. Come io e Sabry apriamo la porta della camera, ci buttiamo sul letto. Devo assolutamente raccontarlo alla mamma! Afferro il telefono e compongo il numero: <Hey tesoro!> mi risponde, <Ciao mamma! Non ci crederai mai, questa sera partirò per Parigi!> <Lo so tesoro... il preside mi ha avvisato...> <Giusto...> così le inizio a raccontare ciò che è successo in questi giorni, dopo circa mezz'ora decido di andare a farmi una doccia: <Scusa mamma, ti devo lasciare, devo farmi la doccia e preparare le valigie... ti chiamerò appena riesco...> <Va bene, tranquilla, e mandami qualche foto, magari anche con i tuoi amici...> <Va bene, salutami Giusy, un abbraccio> e chiudo. Sabry esce dal bagno già vestita, come sempre in modo elegante, io afferro la mia felpa bordeaux, i miei jeans neri, l'intimo e entro in doccia. Quando esco Sabry mi sorride: <Finalmente ti vedo con qualcosa di più colorato! <Comunque ti ho tirato fuori alcune cose che devi portare... sai Parigi è la città della moda... e tu non puoi assolutamente vestirti sempre e solo con felpe nere...> <Che hanno di male le mie felpe nere?> lei alza un sopracciglio, <Va bene...> annuisco e inizio a mettere tutto l'occorrente nella valigia. Alle 6.30 usciamo dal dormitorio e raggiungiamo Alex e Dylan che ci daranno un passaggio in aeroporto... già, ho scoperto che ci sarà anche quell'idiota a Parigi...

Quando arriviamo troviamo la vicepreside con il professore e parecchi studenti, una volta fatto il check-in, alle 7.45 (dato che il volo ha avuto un ritardo di tre quarti d'ora) raggiungiamo la pista d'imbarco, saliamo sull'aereo, io e Sabry ci sediamo l'una accanto all'altra, chiudo gli occhi pronta al decollo!

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Chissà cosa accadrà a Paris...

Cam e Sarah si avvicineranno di più oppure si allontaneranno?

La nostra protagonista ammetterà mai di essere interessata a Cam?

Cam manterrà questo suo comportamento gentile o tornerà a essere il solito idiota?

Eheh... aspettate un pochino e lo scoprirete XP

Un abbraccioXX

Lacrimedoro

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