~XXVI. SCELTE parte 1~

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Qualcuno mi deve spiegare perchè ultimamente non riesco a fare le cose con calma... sono sempre di fretta! Non è possibile! Come avrete intuito sono di nuovo in ritardo per le lezioni, e in questo momento mi ritrovo a correre come una pazza per i corridoi cercando di arrivare in tempo alla lezione di dritto. Purtroppo però quando raggiungo l'aula noto che la porta è già chiusa, segno che la lezione è già cominciata. Con un po ' di coraggio busso ed entro scusandomi con la professoressa del ritardo, <Per questa volta chiudo un occhio signorina Celeste dato che lei è sempre stata una persona puntuale, ma sappia che io non sopporto i ritardi! Si accomodi pure!> mi rimprovera la prof, <La ringrazio> sussurro prendendo posto accanto ad Alex.

Come sempre la lezione di diritto sembra durare secoli, ma alla fine la campanella suona, <Come mai così in ritardo stamattina?> mi domanda Alex uscendo dall'aula, <Ho dormito poco stanotte... e stamattina è stato un incubo riuscire ad alzarmi!> gli spiego vaga, molto vaga. Mentre camminiamo per i corridoi a noi si aggiunge anche Sabry: <Hei ragazzi! Buongiorno!> ci saluta, <Buongiorno Sabry> ricambia il moro contento, mentre io biascico un "giorno" molto pigro, <Cosa c'è Sarah?> mi domanda la mia amica, <Nulla, poi vi spiegherò, ora ho storia meglio che vada prima che faccia tardi anche a questa lezione...> li congedo cercando di evitare momentaneamente il discorso "Cameron". <ASPETTA SARAH!> mi urla Sabry, io mi volto e lei mi corre incontro, <Mi dispiace averti lasciata sola questa notte, ma Simon ha insistito che mi fermassi da lui a dormire dato che abbiamo fatto molto tardi... lo so che ti sto un po' trascurando... che pessima amica che sono!> mi spiega Sabry preoccupata, <Hei Sabry, guarda che non sono arrabbiata... non ti preoccupare per me, io me la cavo anche da sola... sono molto felice per te e Simon! E poi fidati che sei la migliore amica che potessi avere!> la tranquillizzo, queste parole sono la pura verità, non sono assolutamente arrabbiata con lei perchè passa molto tempo con Simon... è giusto così! Lei annuisce e con un bacio sulla guancia mi saluta correndo dalla parte opposta.

L'ora di pranzo arriva con una lentezza assurda ma arriva, e io e Sabry andiamo in mensa prendiamo il nostro solito tavolo dove poco dopo iniziano ad aggiungersi anche i ragazzi. Sabry non ha fatto altro che raccontarmi di quanto fantastico sia Simon, ma ad in tratto qualcuno mi copre gli occhi con le mani, <Chi ha spento la luce?> domando sorridendo, <Ahahahah indovina!> mi dice una voce famigliare, fin troppo famigliare, <Cameron?> <Brava!!! Ecco tieni, avevi lasciato questa a casa mia ieri notte> mi dice mettendomi in mano la mia sciarpa, <Oh grazie> gli dico sorridendo. In questo momento sento pesare gli sguardi increduli di tutti i miei amici addosso, <No, grazie a te per stanotte... grazie per avermi perdonato, non ce la facevo più con la tua indifferenza> mi ribatte Cam, io gli sorrido e lui mi dice, <Vabbeh, vado a prendermi il pranzo che ho fame... ci sentiamo!> mi saluta scompigliandomi i capelli, io ancora una volta sorrido e prendo un boccone di carne. Quando finalmente trovo il coraggio di alzare la testa e di guardare in faccia i miei amici Sabry mi domanda: <Quando avevi intenzione di dirmelo?> <Scusa Sabry, te lo avrei detto non appena avresti finito di raccontarmi di Simon...> le dico, <TU SERIAMENTE L'HAI PERDONATO?> urla Dylan, io abbasso la testa, lui tira un pugno sul tavolo si alza e se ne va. Cosa gliene importa se l'ho perdonato oppure no?

Dylan

Non ci posso credere che l'abbia perdonato... lui ha tradito la sua fiducia! L'ha presa in giro.... Va bene essere buoni ma così è essere stupidi, vuol dire prendere in giro sè stessi! Sento i suoi passi che mi seguono, <Dylan fermati ti prego!> mi supplica, così sbuffo e mi giro, <Sentiamo, cosa c'è Sarah?> le domando scocciato, <Perchè te la predi?> mi domanda, <Perchè me la prendo? Tu mi chiedi perchè me la prendo? Perchè lui è quello che ti ha fatto soffrire, e le lacrime che hai versato te le ho asciugate io non lui! Vedrai che non smetterà di prenderti in giro... lo ha fatto prima e lo farà anche adesso, e sappi che questa volta però non ci sarò io ad asciugarti le lacrime...> le rinfaccio accecato dalla rabbia, <Sai che ti dico? Va bene! Avevi detto che eri mio amico, ma a quanto pare anche tu, come molti altri te ne stai andando... okay, va bene... addio> mi sussurra con le lacrime agli occhi, per poi andarsene con la testa bassa. Cos'ho fatto? Cos'ho fatto! Invece di starle accanto e proteggerla le ho urlato contro cose che non pensavo, e così l'ho persa.... stavolta invece di asciugargliele le lacrime gliele ho fatte versare per colpa mia! Per colpa del mio stupido orgoglio! Con passo spedito, e la testa e il cuore a pezzi raggiungo la scala antincendio sul retro della scuola, accendo la sigaretta e inizio ad aspirarne il fumo cercando di calmarmi.

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