Trust [#Wattys2019]

~XV. IN UN SOGNO parte 1~

Finalmente una bella doccia calda per togliermi lo stress del viaggio! Non posso ancora crederci che sono a Parigi! Non vedo l'ora di visitarla! La mia città da sogno è sempre stata Londra perchè i miei autori preferiti provengono da quella città, e vedere i paesaggi che li hanno ispirati sarebbe fantastico, ma Parigi è una città piena di arte così raffinata che non si può non amare! Comunque, stavo dicendo, in questo momento mi sto facendo una doccia per cambiarmi e andare a fare colazione con Sabry, Alex e sfortunatamente Dylan. Io e la mia amica abbiamo appena conosciuto le nostre coinquiline: sono due ragazze del quarto anno molto gentili, si chiamano Kath e Christine. Ma in questo momento in camera siamo solo io e Sabry perchè loro sono uscite. <TESORO HO CAPITO CHE TI PIACE STARE SOTTO L'ACQUA CALDA, MA IO STO MORENDO DI FAME!> mi urla la bionda da dietro la porta... uffa stavo così bene qui dentro... <STO USCENDO!> le rispondo, mi avvolgo nel telo ed esco. <Finalmente!> commenta Sabry, <Scusa! Avevo bisogno di rilassarmi...> <Vabbeh dai, sei perdonata> mi dice abbracciandomi, io sorrido... e pensare che nel giro di poco tempo abbiamo legato così tanto! Apro la valigia per trovare qualcosa di comodo da indossare e trovo sopra la mia felpa preferita un bigliettino, lo apro:

Sto facendo una cosa che non ho mai fatto e che non so fare molto bene... ma ci provo...

"Se gli occhi sono lo specchio dell'anima... la tua ha davvero mille sfumature come l'alba"

James (o il ragazzo mascherato come preferisci)

<Uuuuuuuuuu!!! Che tenerooooooo! Stai sorridendo come una bambina che riceve la bambola che aspettava da tempo...> mi prende in giro Sabry <Ehi! Non è vero! E' solo che è una frase così dolce...> <Lo so!> <Comunque ora abbiamo un nuovo indizio! Sappiamo che è venuto a Parigi con noi...> mi fa notare, <Già! Ma ora non voglio pensarci... non vorrei che sia uno scherzo di cui potrei rimanerne delusa....> le spiego con un'alzata di spalle <Già... anche perchè in questo momento nel tuo cuoricino c'è già Cam... non è vero?> <Ma cosa stai dicendo?> esclamo indignata, <E se fosse proprio lui il ragazzo mascherato?> <Mmmm... non so come facciamo a saperlo?> <Confronti la scrittura del bigliettino con la sua...> <Secondo me la scrittura è stata modificata... è troppo statica... e poi se io dovessi scrivere un bigliettino ma volessi tenere nascosta la mia identità cambierei la scrittura...> ragiono ad alta voce <Hai ragione... non ci avevo pensato...> <Già... ecco cosa si impara dai film!> dico con fierezza, <Ahahaah! Forza vestiti che andiamo a fare colazione! Non vorrai far aspettare Alex?> <Va bene!> indosso dei pantaloni neri, la mia felpa preferita e gli anfibi neri. <Ma non ti trucchi nemmeno un pochino?> mi domanda la bionda, <Metto solo un po' di mascara!> concedo sbuffando <Non esagerare mi raccomando!> commenta sarcastica. Io e lei tutte le volte siamo l'opposto: io vestita con una felpa e un pantalone nero, anfibi e cappellino nero, lei con un vestitino grigio chiaro aderente e gli stivali alti fino al ginocchio, truccata e pettinata per bene... è sempre perfetta! A me quel suo stile non si addice per niente, quindi non mi lamento...

*Toc-toc*

Sabry va ad aprire la porta ed entrano Alex e Dylan, <Ehi Sarah!> mi saluta il mio amico, <Ehi! Scusate arrivo sistemo un secondo questa roba nella valigia!> mi scuso <Tranquilla!> <Ufff... sempre in ritardo sei...> commenta Dylan, <Non sono in ritardo, se non vuoi aspettare quella è la porta!> gli rispondo innervosita e senza farlo apposta rovescio la mia borsa che avevo appoggiato sul comodino, <L'ho detto che sei un disastro!> commenta ancora, sto per rispondergli ma Alex mi anticipa: <Dylan... se dobbiamo convivere una settimana non puoi continuare a litigare con lei! Dalle una mano a sistemare quel disastro così andiamo a fare colazione!>, lui sbuffa e si china ad aiutarmi, <E questo cosa diavolo è?> mi chiede e noto che ha in mano il foglietto della dedica di James, <Nulla che ti riguardi!> dico strappandoglielo di mano. Uffa! Ma i cavoli suoi mai?