~XVII. UNA LACRIMA parte 1~

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Canzone per il capitolo: Carillon Mr.Rain

Sabry

Alex mi ha raccontato la confessione di Dylan... io lo sapevo! Lo sapevo che lui provava qualcosa per lei! Purtroppo se n'è accorto troppo tardi... è proprio vero che non ci si rende conto di quello che si ha finchè non lo si perde....

In questi giorni siamo stati tutti in ospedale a turno. E' arrivata anche la madre di Sarah... è una donna molto forte e simpatica, l'unico problema è che sa poco l'inglese, e quindi fa molta fatica a comunicare. Quando ha saputo della notizia ne è rimasta devastata, è subito corsa qui e ha lasciato la figlia più piccola a casa di una sua amica per non farla preoccupare.

Io invece, per ora, sto convivendo con la tristezza e l'ansia, è come se una parte di me stesse combattendo insieme a lei. Mi continuo a ripetere che lei si risveglierà perchè è forte, perchè siamo sorelle di cuore e non ci possiamo dividere, ma ogni giorno che passa con gli occhi chiusi, è un grammo di speranza che se ne va dalla mia coscienza... Anche Alex è distrutto, cerchiamo di aiutarci a vicenda... ma la sua mancanza si sente... Cameron non si è presentato, ho saputo inoltre, che Dylan l'ha picchiato... bene, se l'è meritato! E anzi, appena vedo quell'oca di Jennifer, ci penso io a picchiarla: ho scoperto anche che ha saputo di sua nonna grazie a Cameron... non ho parole... Purtroppo però anche io mi sento colpevole perchè sono stata io a dirle di fidarsi di lui, l'ho portata io a quella festa... e tutto ciò non me lo perdonerò mai, nemmeno se si dovesse risvegliare...

Dylan

E' passata una settimana e io sto ancora in ospedale, nella sua camera, affianco a lei, senza mai andarmene, se non per le visite dei medici... i dottori ci hanno detto che la sua situazione è stabile, ma non è migliorata per niente... spero davvero si risvegli. In questi giorni chiacchieravo con lei, le raccontavo ogni cosa che mi passava per la testa, ogni ricordo di infanzia... ma lei probabilmente non ha sentito nulla... in questo momento si troverà in un mondo a me sconosciuto, dove starà lottando per rimanere qui con noi, e io vorrei essere soltanto lì, affianco a lei, a farle da scudo... Già, direte che con questi pensieri sembro patetico, ma è la verità... con il passare dei giorni, con la sua assenza, ho capito che sono stato uno stupido a non dirle la verità...
Con una mano tra la sua, inizio a cantare una canzone che ho ascoltato dal suo Mp3 nella sua playlist "best songs":

< Oggi non so chi sono, ieri nemmeno

Tra tutte le persone solo tu mi conosci davvero

Quant'è difficile riuscire a camminare senza farsi male quando sulle spalle un

mondo intero

Voglio ventiquattro ore ma tu non chiedermi il perché

Ventuno delle quali, sai, ti porterei con me

Un'ora con gli amici

Un'ora con i miei cari

Un'ora per pensare alle ventuno prima insieme a te

Dimmi che noi lo faremo insieme

Vorrei portarti lontano da qua dove nessuno ci potrà vedere

Dentro sto dimmerda e fingo che andrà tutto bene

Ma è difficile farlo sapendo che poi non succede

Ahh, così non va

Lasciami un centimetro di cuore e fallo per l'eternità

Così quando vorrai cercarmi saprai dove trovarmi

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