⚠LEGGETE LA PARTE AUTRICE È MOLTO IMPORTANTE!⚠
James (ragazzo misterioso)
Io e il mio compagno di stanza abbiamo appena terminato di prepararci, così usciamo fuori dalla stanza e ci dirigiamo verso la festa. Le feste qui a scuola mi annoiano, tutti gli anni è la stessa cosa! Non sono mai riuscito a parlare per un'intera sera ad una ragazza, mi annoio subito, sono tutte noiose... Quando arriviamo all'edificio mi dirigo verso quelli del mio gruppo, trascinato dal mio migliore amico. Loro iniziano a chiacchierare di cose stupide fino a quando il preside li interrompe per fare il suo solito discorso inutile: <Un po' di attenzione per favore! Benvenuti al ballo in maschera in bianco e nero! Ogni cavaliere è pregato di trovare la propria dama della serata, e ovviamente pretendo che rispettiate le regole! Che inizi la festa!> come il vecchio termina di parlare siamo rimasti solo io e il mio migliore amico, gli altri sono andati subito a cercarsi la dama. Ma poi anche lui mi saluta: <Bro, io vado a cercarmi una ragazza, ti raccomando cercala anche tu e vedi di essere te stesso per una volta, tanto non rivelerai la tua identità!> <Tranquillo, buona festa!> intanto mi continuano a frullare in testa le sua parole: ho deciso, stasera sarò me stesso... tanto ho la maschera che mi protegge! Nel frattempo mi guardo in giro, e noto una ragazza con un abito di pizzo nero seduta al banco delle bevande, mi incuriosisce, non l'ho mai notata prima d'ora. Mi avvicino e cerco di essere il più dolce e gentile possibile: <Buonasera Mademoiselle, posso unirmi a lei?> lei si volta e mi colpisce con il suo sguardo, nei suoi occhi trovo una nota di sorpresa, chissà perchè... dopo avermi guardato per qualche secondo mi sorride: <Certo, accomodati!> mi piace la sua voce, è melodiosa... per una sera posso permettermi di fare pensieri dolci, domani tornerò il solito ragazzo freddo e senza cuore. La ringrazio, e poi mi viene in mente che non ho idea di come chiamarla, così propongo di darci due nome falsi, lei esita un attimo, ma poi i suoi occhi si illuminano e mi dice: <Mary, chiamami Mary!> <D'accordo Mary, tu mi puoi chiamare James!> lei annuisce, ma poi mi viene da chiederle come mai avesse scelto quel nome. All'inizio davanti ai miei occhi si presenta una ragazza molto insicura e pensierosa, ma poi si risveglia e risponde: <Ecco, apparteneva a una grande donna che mi a reso ciò che sono>, e con queste parole rimango spiazzato, ma prima che potessi fermare la mia curiosità le chiedo: <Posso chiederti chi è, se non sono troppo invadente?> <Mia nonna> risponde in imbarazzo, <Deve essere una donna fantastica...> commento cercando di rompere il silenzio che si era creato, <Oh, beh lo era> sussurra abbassando lo sguardo. Cavolo! Bravo! Complimenti! Domanda perfetta! <Scusami tanto, non volevo essere insensibile> <Tranquillo, non potevi saperlo! E tu invece, perchè hai scelto il nome James?> questa domanda me l'aspettavo, così le spiego tranquillamente che è il mio secondo nome che non conosce nessuno, proprio come nessuno conosce il vero me che ho intenzione di mostrare stasera. <Anche io ho deciso di aprirmi stasera, di mostrare la vera me... alla fine non c'è nulla da perdere... nessuno sa chi è l'altro... quandi James, parlami un po' di te!> comincia, <Emmm, d'accordo! Che ne dici di fare un gioco?> <Che tipo di gioco?> giuro che non so come mi sia venuta in mente questa cosa, ma comunque mi sembra una buona idea: <Allora, tu mi fai una domanda qualsiasi e io devo rispondere, poi viceversa, e dato che entrambi abbiamo promesso a noi stessi di mostrarci per ciò che siamo veramente, dobbiamo rispondere a ogni domanda. Allora ci stai?> le spiego sorseggiando il mio drink, lei annuisce ma un po' titubante <Bene, parto io con le domande! Colore preferito?> le domando, <Nero. Il tuo?> <Rosso. Perchè ti piace il nero?> <Perchè mi da sicurezza, esprime al meglio la mia personalità, mentre il bianco mi mette inquietudine...> <Interessante...> penso ad alta voce, ma lei non ci dà peso: <Ora tocca a me! Che lavoro vorresti fare poi?>, nessuno mi aveva posto queste domande, quindi sono un po' impacciato a esprimere le mie idee, questa ragazza sta mandando in fumo la parte sicura di me, per poi lasciar trasparire l'insicurezza che non mostro mai... non ho mai pensato al mio futuro, ed ora mi ritrovo a ragionarci qui su due piedi, grazie ad un gioco... <Emmm... credo mi piacerebbe fare il chimico o qualcosa di simile, tu?> <Io amo la lettura, i libri sono la mia vita, faccio schifo in matematica, nelle cose razionali, preferisco la fantasia, per questo vorrei diventare una scrittrice o comunque lavorare nell'editoria...> wow... sono rimasto affascinato dal modo in cui parla di questa sua passione, così mi viene in mente una domanda da farle quando è il mio turno, ma nel frattempo lei mi chiede la materia più odiata <Letteratura inglese! Ora tocca a me! La cosa che ti piace più fare?> lei ci pensa un attimo su e poi inizia a parlare: <Io ho molte passioni... la musica, la scrittura, il disegno, la fotografia... sono tutte attività che mi rilassano e che mi permettono di sfogarmi> <Sei molto interessante, lo sai vero?> <Grazie, ma in me non c'è nulla di interessante, comunque a te cosa piace fare?> su questo so esattamente cosa rispondere, anche se a nessuno ho mai espresso i miei interessi... <Andare in moto, suonare la chitarra oppure fare palestra... cose che calmano i miei nervi... Persona a cui tieni di più?> forse ho fatto di nuovo la domanda sbagliata dato che la vedo persa, <Emm, se me lo chiedevi due anni fa ti avrei risposto mia nonna, ma purtroppo come i ho già detto è morta, ma ora è la mia sorellina di dieci anni, devo ringraziare lei se ora sono qui a parlare con te, mi ha dato la forza nei momenti difficili...> Quando finisce di parlare fa un lungo respiro, come se si fosse tolta un macigno dalle spalle che aveva da molto tempo, è stata molto coraggiosa a raccontarmi tutto questo, così l'abbraccio, era da tanti che non abbracciavo qualcuno, mi mancava sentire il calore e la dolcezza di un abbraccio.... quando mi stacco le asciugo una lacrima che le sta rigando la guancia, lei mi sorride e mi ringrazia, <Ma di cosa? È bello sentirti parlare, hai una voce fantastica e sei interessante!> ammetto con tutta sincerità, lei arrossisce: <Grazie, invece per te chi è persona più importante?> <Vedi, io non ho una persona a cui tengo particolarmente. Quando ero piccolo il mio idolo, il mio eroe, il mio Superman, era mio padre, ma con il passare del tempo lui era sempre meno presente, usciva troppo spesso la sera e tornava tardi. Poi, quando avevo dieci anni fece le valigie e partì, dicendomi che doveva stare via per molto tempo per il suo lavoro. Così io sono cresciuto da solo, perchè mia madre era sempre al lavoro e quando le chiedevo di mio padre lei cambiava discorso dicendo che non poteva chiamarlo perchè era in un altro continente. Poi scoprii che lei lo sentiva al telefono,ma non so il motivo per cui non mi volle far parlare con lui. Così io mi sono stancato, se lui non mi cerca non vedo il motivo per cui io dovrei farlo io! Ed è per questo che io non mi affeziono più a nessuno, perchè affezionarsi vuol dire più probabilità di essere feriti e di soffrire> le rispondo raccontando le tutta la verità: non so il motivo, ma sento che di lei mi posso fidare... anche se sono sul punto di piangere lei mi afferra la mano con dolcezza, quel contatto mi fa irrigidire, ma poi mi rilasso. L'atmosfera si è fatta troppo pesante, cosi cerco di risollevarla: <Bene, ma ora siamo ad una festa e non bisogna essere tristi! Quindi signorina, mi concede questo ballo?> <Emm.. mi piacerebbe molto, ma io non so ballare> ammette diventando rossa in viso, <Tranquilla, segui me> le dico con un sorriso rassicurante. Così lei si alza e mi segue in pista. Mentre balliamo la vedo imbarazzata e rigida, così le dico: <Ehi tranquilla, stai andando benissimo, rilassati> a quel punto lei si lascia andare e passiamo il resto della serata a ballare vicini, parlare e ridere... Non sono mai stato meglio con una persona! Purtroppo però arriva il momento di tornare il ragazzo di sempre, di indossare la maschera che porto tutti i giorni...
<Allora mia bellissima Mary, hai intenzione di svelare la tua identità?> chiedo essendo molto curioso di scoprire chi sia questa ragazza... <Non so... tu?> mi chiede indugiando, io di certo non le svelerò il mio volto, non posso distruggere il muro costruito fino ad ora... <Non lo so neanche io, ma ho un'idea! Se facciamo che mettiamo entrambi la mano sulla maschera, chiudiamo gli occhi, al tre, se vogliamo rivelarci ce la togliamo, se non vogliamo la lasciamo, ok?> le propongo... <Bene!> accetta, <Allora...> inizio, così lei chiude gli occhi, ma io le do un bacio sulla guancia per salutarla e infine le prendo la mano infilandoci un bigliettino, che avevo scritto mentre lei era andata al bagno:
"Grazie mille, non so chi tu sia, ma so che sei una persona fantastica, e grazie a te stasera sono riuscito ad essere me stesso e mi sono divertito... È meglio che tu non sappia chi sono, fidati...
Con affetto James♡
P.S. Comunque sei un'ottima ballerina!"
E alla fine me ne sono andato lasciandola a malincuore...
------------------------------
Ciaoooo sono tornata con questo capitolo speciale! Secondo voi chi sarà questo James?😏
In ogni caso questo capitolo è molto più lungo, ma mi dispiace darvi questa brutta notizia: per almeno 10/11 giorni non potrò aggiornare perché finalmente sono arrivata al mareeeeee!!!😍
Vi mando comunque un abbraccio e prometto di farmi perdonare!
Comunque vi lascio i primi capitoli di un nuovo libro: I write this blog because..
Spero possiate a leggerlo e mi farebbe piacere se commentaste e mi lasciaste qualche stellina!⭐
Un abbraccio
Lacrimedoro❤
STAI LEGGENDO
Trust [#Wattys2019]
Teen Fiction[COMPLETATA] FIDUCIA, una cosa difficile da dare e altrettanto da ottenere, soprattutto dopo certe esperienze... Come la nostra protagonista Sarah, che sta affrontando un'esperienza del tutto nuova con un passato duro alle spalle... Ma una cosa ha...