~XXVIII. PEZZI parte 3~

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A fine capitolo leggete lo spazio autrice pls... 😘

Vi lascio il trailer nei media ⬆ nel caso non l'abbiate ancora visto... 

BUONA LETTURA!

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Dylan

Mi è appena venuta un'idea su che regalo potrei fare a Sarah! Ma come diamine faccio a preparare tutto da solo? Devo assolutamente chiamare Alex! Compongo il numero <Dimmi bro> risponde dopo tre squilli, <Ho bisogno del tuo aiuto... mi è venuta un'idea per il regalo a Sarah!> lo avviso, <Sono in biblioteca, dieci minuti e ti raggiungo in camera> mi dice terminando la chiamata. Spero che sia davvero tutto come deve essere anche perchè non ho molto tempo per prepararle la sorpresa e deve essere tutto accuratamente studiato, altrimenti rischio che tutto salti... per fortuna posso fare conto sul mio migliore amico!

Sarah

<Andiamo?> mi domanda Sabry ingoiando l'ultimo boccone di hamburger, <Sabry ma con calma... > le dico tranquillamente, dato che io devo ancora terminare le mie patatine, <Scusa... è che non vedo l'ora di sentirti suonare!> si scusa lei rilassandosi sulla sedia.

Dopo dieci minuti riesco a finire tutto il mio pranzo, così dopo aver pagato usciamo dal ristornate, <Non sono mai stata in aula di musica...> mi dice, <Io, sì, e anche parecchie volte... molto spesso quando scomparivo era perchè mi rifugiavo lì, al pianoforte e mi sfogavo suonando e cantando...> le confesso, <Wow... la tua allora è proprio una passione... ma com'è nata?> <Ho sempre amato la musica, mia nonna notò molto questa mi passione, così a sette anni mi iscrisse ad un corso di musica... quando mi chiesero di scegliere uno strumento andai sicura sul pianoforte, come se quei tasti bianchi e neri fossero sempre stati parte di me... imparavo velocemente, e mia nonna amava sentirmi suonare, mi diceva sempre "Promettimi che non smetterai mai di suonare perchè sei magica..." e così posso dire di essere cresciuta con la musica, è stata la mia compagna di viaggio, lei è rimasta sempre accanto a me, dalla caduta in depressione di mia madre, fino alla morte di mia nonna... sempre... è sempre stato un modo di esprimere le mie emozioni... io non sono brava con le parole, non parlo molto, ma con la musica e il disegno viene fuori tutto quello che ho dentro...> spiego, <Sai, sei una persona fantastica, e io sono molto fortunata ad esserti amica... sei la sincerità e la semplicità in persona...> mi dice circondandomi le spalle con un braccio, io sorrido con le lacrime agli occhi...

Arrivate all'aula di musica poggio la mia borsa e il mio cappotto su uno scaffale e poi mi siedo al pianoforte sotto lo sguardo attento della mia amica. Avvicino le mie dita ai tasti, e chiudendo gli occhi inizio a suonare una delle mie canzoni preferite, la canzone che cantavo sempre dopo la morte mia nonna, e i ricordi iniziano a comparire nella mia mente come flash:

Stone cold, stone cold

You see me standing, but I'm dying on the floor

Stone cold, stone cold

Maybe if I don't cry, I won't feel anymore

Stone cold, baby

God knows I tried to feel

Happy for you

Know that I am, even if I

Can't understand, I'll take the pain

Give me the truth, me and my heart

We'll make it through

If happy is her, I'm happy for you

Trust [#Wattys2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora