Canzone del capitolo: me minus you video qui sopra⬆
<Signorina Celeste lei ha una voce fantastica! Sa, mi aspettavo che si presentasse alle audizioni, è un peccato sprecare un talento del genere...> mi dice la professoressa Brown, come ha fatto a vedermi? In genere qui al terzo piano non c'è mai nessuno a quest'ora... <Lo so professoressa, ma non mi sento pronta ad affrontare un pubblico... io suono per me... per sfogarmi e rilassarmi...> le spiego mantenendo lo sguardo basso sui tasti del pianoforte, <Ma non è ora che devi essere pronta per il palco, io sono qui per questo, per aiutare gli studenti... lavoreremo insieme e vedrai che prima del concerto di primavera tu non avrai alcun problema ad esibirti davanti ad un pubblico...> mi assicura, <Ma, non lo so...> sussurro, <Ascolta, come mai dici che non ce la farai? Qual è il vero problema?> mi domanda sedendosi al pianoforte accanto a me, cosa le dico? Forse mi conviene dirle la verità, magari lei riesce a capirmi... <Beh, perchè come le ho detto prima, io suono per sfogarmi... quando suono esprimo me stessa, è come se rivelassi tutto ciò che ho dentro, e farlo davanti ad un pubblico per me è come mostrarmi nuda davanti ad una folla, mi vergogno capisce?> le spiego, <Certo che ti capisco Sarah, ma è proprio per questo che tu sei brava... riesci a trasmettere ciò che hai dentro di te al pubblico che ti ascolta, riesci a far commuovere, arrivi al cuore delle persone... e fidati che è un talento raro... ci sono persone che sono brave a suonare e hanno una bella voce, ma che quando cantano non ci mettono emozione, non si immedesimano nel testo, e che quindi quando le ascolti riconosci la bravura ma non il talento perchè non hai provato nulla, è come se avesse ripetuto una filastrocca... ma tu no... e devi sfruttare questa tua sensibilità, perchè porta il tuo talento ad un livello superiore, quasi magico... fidati di me! Non devi avere nulla da temere...> mi rassicura <Non lo so... e se alla fine non sarò pronta per esibirmi?> domando ancora molto incerta, <Certo che sarai pronta... ma in ogni caso se non riuscirai ad esibirti troveremo una soluzione... non preoccuparti... ma almeno prova...> insiste, <Ufff... non so...> mamma mia... sono super indecisa! Magari dovrei accettare... se vincessi la borsa di studio, mia mamma risparmierebbe più soldi e potrebbe venirmi a trovare più spesso insieme a mia sorella e non sarebbe più costretta a fare i numerosi straordinari che fa ora... okay, va bene, vada come deve andare... mi butto! <Va bene... parteciperò!> esclamo, <Ottimo! Allora sei dentro! Tieni questo foglio e firmalo per l'iscrizione, ora vado a aggiungere il tuo nome alla lista dei partecipanti!> dice entusiasta, io annuisco forzando un sorriso e firmando quel foglio che in qualche modo mi avrebbe aperto agli altri. <Il tuo amico, il signor Grey, aveva assolutamente ragione! Hai un talento incredibile!> esclama la prof con il sorriso sulle labbra. Sentire nominare Dylan mi arriva una fitta al petto... mi mancano i nostri scherzi, le nostre chiacchiere, il suo modo strano di sorprendermi... non avrei mai pensato di dire che mi mancasse... Non mi ero nemmeno accorta che in qualche modo mi sono affezionata a lui: in tutto questo tempo, la maggior parte delle volte lo vedevo come una seccatura, invece il nostro rapporto (che non potrei nemmeno definire di amicizia) mi manca... e ci sto male... <Va bene, allora ti lascio ancora un po' con il tuo amato pianoforte... ci vediamo domani pomeriggio alle 3 pm qui in aula di musica...> mi saluta, io annuisco <Grazie mille professoressa... a domani> sussurro, lei ancora con un sorriso dolce sulle labbra mi fa l'occhiolino e corre fuori dall'aula.
Spero di aver fatto la giusta scelta... forse era destino che l'insegnate mi sentisse suonare... forse era destino che dovessi accettare questo corso.. spero bene... spero di farcela... Con mille dubbi per la testa raccolgo la mia borsa ed esco dall'aula di musica, per poi andare alla fermata dell'autobus per raggiungere il centro della città. Le vie, nonostante siano le 3.30 del pomeriggio, sono molto affollate, così decido di fermarmi al bar per prendermi un caffè e una ciambella, dato che a pranzo non ho mangiato molto e il mio stomaco sta già iniziando a brontolare.
Dopo aver gustato la mia merenda, con lo stomaco pieno, inizio a passeggiare per le vetrine, mi soffermo soprattutto nelle librerie e nei negozi di musica.. era un po' che non passavo del tempo sola, prima si può dire che lo ero sempre, guardavo tutti i ragazzi della mia età uscire in compagnia per andare al parco vicino a casa mia, oppure gruppi di ragazze che andavano insieme a fare shopping... e io mi chiedevo come ci si sentisse, come sarebbe stato se anche io avessi avuto un'amica con cui passare i pomeriggi tra chiacchiere e negozi. Ora in certi momenti la rimpiango quella solitudine, ma non perché non voglio bene o non voglio passare del tempo con Sabry o con Alex, ma perché quella mia tendenza a rimanere sola è rimasta, sinceramente tutti hanno bisogno del tempo in cui rimanere soli con sé stessi, per riflettere... ma nonostante tutto mi ritengo molto fortunata ad aver trovato amici come loro... In 5 mesi sono successe moltissime cose... è come se il volo per New York l'avessi preso 3 anni fa... e in un certo senso, nonostante le difficoltà, mi sembra finalmente di vivere...
I miei pensieri si interrompono quando, ad un tratto noto una figura famigliare farsi avanti... cavolo Dylan! Non voglio farmi vedere qui... Non voglio vederlo e basta! Così faccio la prima cosa che mi viene in mente, ed entro nel primo negozio che trovo. Ma dove sarò mai entrata? Ovviamente nel mio negozio preferito! Il negozio di sport! Decido, anziché stare in piedi ferma come una stralunata vicino all'ingresso, di fare un giro tra gli scaffali, magari trovo qualcosa di interessante... anche se ne dubito! Mi dirigo nel reparto "abbigliamento sportivo" e inizio a guardare le felpe e i pantaloni da yoga: ad un certo punto noto una felpa blu e bianca con il cappuccio... è bellissima e morbida! Purtroppo però si trova appesa in alto, e data la mia scarsa altezza mi ritrovo a cercare un bastone o qualcosa su cui arrampicarmi, ma nulla.... <Perché questo negozio deve discriminare le persone basse?! Ufff!!!> Mi lamento iniziando a saltare per cercare di afferrare la gruccia, <Bisogno di una mano?> mi chiede un commesso avvicinandosi... "Fantastico! Figuraccia della giornata fatta!" penso. <Si, potresti prendermi quella felpa per favore?> domando cercando di nascondere l'imbarazzo, lui annuisce e afferra la felpa passandomela, <Grazie mille> dico, <Di nulla... hai bisogno di qualcos'altro?> mi chiede gentilmente, <No grazie... faccio solo un giro...> gli dico congedandolo e andando a vedere per i pantaloni da yoga dato che sono comodissimi. Dopo aver preso anche qualche t-shirt pago alla cassa ed esco. Per fortuna via libera! Prendo un gelato e decido di tornare in dormitorio.... è finito il tempo da asociale!
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Sono tornata!
Scusate ma è iniziata la scuola anche per me!😕
Alla fine la mostra Sarah si è decisa ad accettare il corso di musica!😍
Cosa ne pensate?
Al prossimo capitolo!🙈
Lacrimedoro❤
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Trust [#Wattys2019]
Teen Fiction[COMPLETATA] FIDUCIA, una cosa difficile da dare e altrettanto da ottenere, soprattutto dopo certe esperienze... Come la nostra protagonista Sarah, che sta affrontando un'esperienza del tutto nuova con un passato duro alle spalle... Ma una cosa ha...