~XVIII. CASA MARTINEZ parte 2~

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Alle 5.30 p.m. arriviamo finalmente davanti alla villa dei genitori di Alex: è enorme... davvero! Bussiamo alla porta e all'ingresso ci viene ad accogliere una donna bionda sui cinquant'anni presumo, con un sorriso davvero dolce: <Ciao ragazzi! Entrate! Vi stavamo aspettando!> ci accoglie, <Ciao Maryse!> esclama Alex abbracciando la donna, <Ciao Alex! Perchè non mi presenti questa bella ragazza qui con te?> dice Maryse, <Certo! Lei è la mia migliore amica Sarah, è italiana, invece Sarah, lei è la compagna di mio padre, Maryse!> ci presenta Alex, la signora mi stringe in un abbraccio, poco dopo sentiamo un fracasso provenire dalle scale e vediamo una chioma di capelli rossi che rotola giù dai gradini: <Oh mio dio Aileen! Ti sei fatta male?> corre Maryse preoccupata verso la bambina: <No, non mi sono fatta nulla, stavo facendo una gara con Seb...> e in quel momento noto un ragazzo biondo, con in capelli mossi, alto, magro... sembra un modello... <SEBASTIAN! QUANTE VOLTE TE LO DEVO DIRE CHE NON DEVI FAR CORRERE AILEEN PER LE SCALE!> lo rimprovera urlando la donna, lui alza gli occhi al cielo: <La stavo facendo giocare...> si giustifica, ha una voce davvero particolare, molto profonda... <Allora Sarah, ti presento mio figlio Sebastian, ovvero il fratellastro di Alex e la sorellina di Alex, Aileen... Ragazzi, lei è Sarah, la migliore amica di Alex> spiega con tono dolce Maryse, <Piacere di conoscervi!> esclamo, poi mi avvicino alla piccolina per farle una carezza, ma lei mi precede buttandomi le braccia al collo, io ricambio l'abbraccio, <Sai Sarah, tu mi stai simpatica!> mi dice la bambina un po' imbarazzata io le sorrido, <Anche a me stai simpatica, sei una bambina molto dolce, proprio come tuo fratello!> le sorrido, <Scusami tanto Lin, ma vorrei salutare anche io la nuova arrivata!> ci interrompe una voce roca, così mi alzo, e mi trovo il ragazzo biondo davanti agli occhi, <Piacere Sebastian> continua lui porgendomi la mano, <Pacere! Sarah!> rispondo un po' distaccata... meglio non fidarsi... <Non sei americana vero? E neanche inglese mi sembra...> commenta lui, <No, sono italiana...> <Ah... bello... comunque non lo parli male l'inglese...> <Grazie> <Da che città vieni?> <Milano> <Ci sono stato pure io... è una bella città...> <Già..> <Forza, avremo tutto il tempo per parlare stasera a cena! Ora Alex porta la tua amica nella sua stanza e mostrale il bagno... mettiti pure comoda Sarah!> dice Maryse, <Garzie mille per ospitarmi...> <Ma di nulla... a noi piace avere ospiti... e poi, sei la migliore amica di Alex... è il minimo...>, io le sorrido per poi seguire Alex su per le scale: <Questa è la tua camera, mettiti comoda, quella porta in fondo è il bagno, la camera a sinistra è quella di Sebastian, mentre la mia è quella a destra...> mi spiega <Va bene, grazie>, così lui con un cenno del capo mi saluta ed esce dalla stanza e io inizio a sistemare i bagagli.

Sebastian

Dopo le presentazioni conSarah, io me ne torno in camera. Mi sembra di avere già visto quella ragazza,ma non mi ricordo dove... Inizio a frugare nei cassetti tra le diverse fotofino quanto non trovo ciò che cerco...

Sarah

Finalmente sono riuscita a sistemare tutte le mie cose e a farmi una doccia. Ora mi sto vestendo, ma ad un tratto sento qualcuno che bussa alla porta, <Chi è?> domando, <Sono Alex, posso entrare?> <Sisi> gli rispondo dopo essermi infilata un leggings, <Hey Sarah, ti andrebbe di andare al centro commerciale per comprare qualche regalo? Sai, tra tre giorni è natale...> mi domanda lui, <Cavolo!E' vero! Con la questione dell'incidente non ho finito di comprare i regali!Andiamo!> afferro il giubbotto, il mio zainetto con dentro l'occorrente e indosso le mie scarpe. Corriamo giù per le scale, <STIAMO ANDANDO INCENTRO!> urla Alex aprendo la porta d'ingresso, <VA BENE, MA PER LE 8.30 DOVETE ESSERE A CASA PER LA CENA> ci raccomanda Maryse <VA BENE...CIAOOOOOO> e senza aspettare la risposta il mio amico mi trascina fuori. Quando saliamo in macchina mi dice: <Ci saremmo andati a piedi al centro così avresti visto la città, ma dato che c'è un po' di strada preferisco non farti affaticare....> <Ma tranquillo...> lo rassicuro... mi sarebbe piaciuto visitare Los Angeles... è vero che sono uscita dall'ospedale ma il dottore mi ha detto che devo riprendere gradualmente l'attività fisica quindi non posso farmi chilometri a piedi tutti in una volta. Dopo qualche minuto di silenzio lui accende la radio e ci mettiamo a cantare a squarcia gola ogni canzone, da"24K magic" di Bruno Mars a "Car Radio" dei Twenty one Pilots... sembriamo due pazzi! Amo il mio migliore amico... con lui si che posso essere me stessa, nonostante ciò che ho passato so che di lui posso fidarmi ciecamente...
Dopo un quarto d'ora arriviamo a destinazione, scendiamo dalla macchina <Qui c'è ogni tipo di negozio... da dove vuoi partire?> mi domanda prendendomi a braccetto mentre entriamo, <Non so... a mia sorella l'ho già preso il regalo... a Sabry cosa potrei prendere?> domando a lui sperando di avere un aiuto <Non so... che ne dici se giriamo un po' e magari trovi qualcosa cheti piace?> propone, <Ci sto!>. Iniziamo a passeggiare tra negozi di abbigliamento, di calzature, profumerie, gioiellerie... fino a quando in vetrina di un negozio non trovo un vestito fantastico: bianco con i bordi neri e un corpetto stretto e decorato con fantasie floreali sempre in nero...starebbe benissimo a Sabry! <Alex! Guarda quel vestito! Sarebbe perfetto per Sabry!> urlo, <Già! Andiamo!>, dopo pochi minuti usciamo dal negozio con il regalo... <Ti va un caffè?> mi domanda, <Certo!> <Allora andiamo, là c'è la caffetteria...> <Vai tu, ho visto una cosa che mipiace in un negozio... vado a darci un'occhiata> lo avviso <Va bene...caffè o cappuccino?> <Cappuccino va bene> dico allontanandomi. Arrivo al negozio di skate, ho notato a casa di Alex molte foto di lui da piccolo con in mano uno skate board e penso che non sia una brutta idea regalargliene uno...Entro nel negozio e mi si avvicina un ragazzo tutto tatuato, <Salve>saluto, <Buongiorno, cosa ci fa qui una signorina carina come lei?><Emmm.... volevo uno skate per il mio migliore amico, ma non ho la più pallida idea di come prenderlo...> spiego un po' imbarazzata <Allora, il suo amico è tanto alto?> <Mmm... credo 1.90 sicuro...> <Bene...ecco qui alcuni modelli> dice il commesso mostrandomi una parete con appesi circa trenta skate, ma uno solo mi colpisce: è in legno e sembra schizzato da vernice nera, grigia e bianca. <Prendo questo> lo indico, <Va bene, sono 50$> pago ed esco. 

<Cosa diavolo hai comprato?> mi domanda Alex (probabilmente perchè ha notato che ho in mano un sacchetto che è più grande di me) venendomi incontro <Nulla... solo un paio di cose da spedire a mia mamma per mia sorella...> invento restando vaga, <Un paio di cose? Vuoi una mano?> <Sì... un paio... comunque no.. ce la faccio tranquillo...> insisto <Non voglio che fai sforzi, quindi dammi quel pacchetto!>mi ordina, mannaggia a me e a quel cavolo di incidente! Meno male che almeno è impacchettato! <Uffff... e va bene...> concedo porgendogli il sacchetto, <Ma cosa c'è qui dentro?> domanda di nuovo curioso, <Nulla... te l'ho detto, solo attento a non romperlo> <Oh, va bene, ecco il tuo cappuccino comunque!> mi dice dandomi in mano il mio bicchiere <Grazie mille!> lo ringrazio iniziando a sorseggiare la mia bevanda. Torniamo a girovagare per i negozi a caccia di altri regali, <Sarah se andiamo a lasciare in macchina queste borse così possiamo girare liberamente tra altri negozi?> mi domanda mostrando un po' di stanchezza: in effetti ha in mano un sacco di borse, compreso lo skate... non so quanti chili sta trasportando <Va bene, io ti aspetto qua seduta, così mi riposo un po'...> gli dico indicando una panchina affianco a me <Va bene... ma non ti muovere> mi raccomanda <Ma no... tranquillo...> lui annuisce per poi allontanarsi verso l'uscita. Nel frattempo io decido di mandare un messaggio alla mia mamma dato che non l'ho sentita da quando sono arrivata qui...

A mamma: Ciao mamma sono a fare compere... tranquilla che è tutto okay, ci sentiamo domani. Xoxo

Metto via il cellulare e inizio a guardarmi intorno... questo supermercato è davvero enorme, addobbato con festoni luccicanti rossi, palline argentate, alberi di Natale... in genere, in questo periodo, la mia nonna mi trascinava a fare compere, a me non piaceva girare per negozi, ma lo facevo per lei, perché sapevo che quando arrivava il periodo di Natale lei amava fare i regali, lo facevo solo per vedere il suo dolce sorriso mentre canticchiava le canzoncine natalizie e raccontava aneddoti sulla sua infanzia. Ora invece, mi ritrovo non più con lei ma con il mio migliore amico a cercare regali per altre persone... non è la stessa cosa, ma da quando lei non c'è più nulla è più uguale... Ad un tratto sento il mio cellulare vibrare interrompendo le mie riflessioni:

Da mamma: Ciao tesoro... va bene. Ci sentiamo domani...

Mentre sto per mettere via il mio cellulare torna Alex: <Ehi bellissima! Vedo che hai mantenuto la parola> <Certo! Eccomi qua!> dico cercando di togliermi i pensieri tristi di pochi minuti fa, <Tutto bene?> mi domanda lui osservandomi, ecco appunto.... figurati se lui non si accorge che sono triste! Ma sono così facile da capire o è lui che ha questa abilità speciale? <Sisi tranquillo...> mento, lui mi osserva ancora per qualche secondo, <Lo sai che quando hai bisogno io sono qui...> mi assicura <Lo so grazie> gli rispondo sorridendo, <Forza principessa, dobbiamo continuare le nostre spese> mi esorta facendomi alzare.... è incredibile come con due semplici sue parole io riesca a sorridere...

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Vestito per Sabry

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