~XIX. PACE E GUERRA parte 2~

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Sarah

Per raggiungere la pizzeria abbiamo preso la macchina di Alex, cosi io sono finita nei sedili posteriori con Sebastian. Durante tutto il tragitto io e lui ci siamo messi a cantare a squarciagola le canzoni che passavano in radio, e ogni tanto al nostro coro si aggiungevano la voce di Alex e i balletti buffi di Seb. Dylan invece rimane tutto il tempo stranamente silenzioso. Finalmente dopo un quarto d'ora arriviamo a destinazione e dopo aver parcheggiato la macchina, entriamo dentro la pizzeria e prendiamo posto al nostro tavolo. <Qui fanno la pizza più buona di tutta Los Angeles... il pizzaiolo è italiano...> mi spiega Seb, io annuisco, così, dopo che il cameriere ha preso le nostre ordinazioni, iniziamo una discussione riguardo al cibo, alla quale partecipa finalmente anche Dylan. Mentre mangiamo, di tanto in tanto Sebastian ruba le patatine dalla mia pizza, <Ehi! Hai finito di mangiare le mie patatine?! Non potevi prenderla anche tu così?> lo rimprovero scherzando, <Io? Io non sto facendo nulla!> si giustifica con un'espressione da angioletto, <Sì certo...> rispondo sarcastica lanciandogli un'altra patatina, <Cos'è questa violenza insomma! Sarah da te non me lo sarei mai aspettato!>mi rimprovera lui facendo il finto offeso, io gli faccio una linguaccia e metto il broncio, <Dai bimba, tieni, per farmi perdonare!> mi dice mettendomi davanti la sua forchetta con un wurstel, così io ne approfitto addentandolo al volo, <Però non sei ancora del tutto perdonato...> lo avviso masticando, <Tranquilla mi farò perdonare...> mi dice lui sorridendo, così alla fine mi metto a ridere anche io. <Certo che siete come dei bambini!> commenta ridendo Alex, entrambi gli facciamo la linguaccia, <E non pensavo che sareste andati così d'accordo voi due...> commenta il mio migliore amico, <Già nemmeno io...> rispondo pensando ad alta voce, perfetto... avrei preferito non dire che la prima volta che ho conosciuto Sebastian mi sembrava persona fredda e distaccata che si credeva dio sceso in terra, ma a quanto pare la mia bocca oggi non è collegata al cervello! Così sotto lo sguardo curioso di tutti decido di giustificarmi: <È che la prima volta che l'ho visto stava sempre sulle sue....> <Per forza, non ti conoscevo...> mi spiega, <Giusto...> mi arrendo lasciando cadere il discorso.

Sono le 10 e siamo appenaarrivati al locale, io ovviamente sono spaesata, non so nemmeno da che partemuovermi... Dylan e Sebastian sono spariti non appena siamo entrati, così io eAlex andiamo a sederci su dei divanetti mentre sorseggiamo i nostri cocktail,<Dai, vieni a ballare> mi esorta Alex, <Alex lo sai che non sonobrava...> mi lamento <Sì invece che lo sei, devi solo lasciarti andare!Anche perchè se stiamo qui a non fare niente rischiamo di ubriacarci e nonpossiamo tornare a casa in condizioni pietose dato che c'è mio padre...> tentadi convincermi, <Tu vai... non ti preoccupare!> lo incoraggio, <Non miva di lasciarti da sola...> <Ma stai tranquillo... vai a divertirti....guarda che c'è un tizio che ti sta chiamando...> gli dico facendogli segnodi guardare un ragazzo che si sta avvicinando, <Va bene, per qualsiasi cosachiamami, ci ritroviamo qui a mezzanotte> io annuisco, così anche lui va adivertirsi, ed io rimango sola. <Dai, forza Sarah, non ne posso più divederti qui da sola, vieni a ballare con me!> esclama Sebastian dopo ventiminuti avvicinandosi , <Ma non so ballare...> <Ma che ti importa...non vedi che qui c'è quasi tutta gente ubriaca... e poi la maggior parte dellepersone non sa ballare... l'importante è che ti diverti!> mi incoraggia, ineffetti le opzioni erano: o stare seduta tutta la sera a guardare genteballare, baciarsi, ubriacarsi, oppure andare anche io in pista e lasciarmiandare per una volta dopo tanto tempo. Alla fine decido di alzarmi, non so se èper i due drink che ho bevuto ma Sebastian mi ispira fiducia, come se lo conoscessida una vita... un po' come Alex... <Finalmente ti sei decisa!!!> esclamatrionfante lui trascinandomi nella folla, <Non avevo più voglia di rimanerea poltrire da sola su quei divanetti... se non mi fossi alzata probabilmente misarei addormentata nonostante la musica assordante> spiego, <Capisco..>e così inizio a muovermi anche se un po' impacciata, ma con le chiacchiere e lerisate con il ragazzo dai riccioli biondi davanti a me piano piano i movimentidiventano più naturali e rilassati, <Aspettami qui, vado a prendere da bereche sto morendo di sete...> mi avvisa ad un tratto Seb, io annuiscosmettendo di "ballare". Poco distante da me, però, intravedo unapersona che vorrei non incontrare, quindi decido di uscire da quella folla e dirigermiverso l'uscita. Mi siedo su un muretto e inizio a guardare le stelle. Dopopochi minuti sento una voce molto famigliare... non ci credo! Anche qui? Sonouscita proprio per non incontrarlo! A quanto parte la fortuna mi sta lontananeanche avessi la peste! <Celeste, ora te la fai con il biondino? Sai, tifacevo una ragazza più seria... un tipo casa-chiesa chiesa-casa> <Cosavuoi Cameron?> domando fredda, <Nulla... ho solo notato che basta pocoper farti imbambolare...così come basta poco per spezzarti in due... per me èstato davvero facile...> cosa? <TU NON MI CONOSCI! NON SAI NIENTE DIME!> gli urlo sfogando la mia rabbia, <Andiamo, sei stata così ingenua acredere alla mia messinscena! Come se qualcuno potesse mai interessarsi a te!Io posso avere tutte le ragazze che voglio e di certo non verrei a sceglierete...> già, che stupida sono stata a credergli... <Perchè mi stai dicendoquesto?> gli domando con voce rotta, <Per farti sapere ciò che penso...per farti sapere quanto mi disgusti... sei solo una ragazza in cerca di attenzioni che si butta nelle braccia del primo ragazzo che lecapita a tiro...> mi urla lui con occhi vuoi e spenti, io abbasso lo sguardoe inizio a singhiozzare, ma lui con una risata sarcastica continua <Orapiangi... sei debole... sei debole... Jennifer me l'aveva detto che eri unbersaglio facile, ma io non ci credevo perchè ti ho sempre vista con la battutapronta, ma ora che ho trovato il tuo punto debole non hai più nulla da dire...lei aveva ragione sei DEBOLE!> mi urla dietro l'ultima parola a pochicentimetri dal mio viso facendomi sussultare, nel frattempo le lacrimecontinuano a scorrermi lungo le guance, e me ne sto rannicchiata su me stessacon la testa fra le gambe, così alla fine il mostro davanti a me si allontanalasciandomi sola... completamente sola, con la consapevolezza della miafragilità...con il cuore spezzato dalle dure frasi uscite dalle labbra che ioavevo baciato, le labbra di quella persona di cui mi ero fidata e alla qualeavevo dato il mio primo bacio in assoluto.

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Hola people!

Sorry per l'attesa ma questa settimana è stata un incubo... troppa roba da studiare e non ho avuto tempo di scrivere, infatti ieri per la prima volta dopo una settimana sono riuscita ad uscire con i miei amici... veramente, non vedo l'ora che la scuola finisca... sono stanchissima... ma insomma chi non lo è? Soprattutto se stai affrontando il mese di Maggio (aka mese-inferno) in un liceo scientifico...

Anyway il capitolo non è lunghissimo come i precedenti ma è necessario che sia così quindi... accontentatevi anche perchè l'ho scritto ieri sera a mezzanotte per riuscire a pubblicarlo oggi e nulla...

VI ASPETTO AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO!!!!!😘

Un abbraccio

Lacrimedoro🐼

Ps. Ricordate di lasciare una ⭐ se il capitolo vi è piaciuto e un 💬 se avete qualcosa da dire😘

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