Mi sveglio per i crampi alla pancia: non mangio nulla da oggi a mezzogiorno, e ora sono le due di mattina. Cerco di distrarmi, guardo fuori dal finestrino... le nuvole bianche fanno contrasto con il blu scuro del cielo... è stupendo. I miei pensieri sono interrotti da un altro crampo... cavolo devo mangiare qualcosa... non ce la faccio più! Guardo nella mia borsa e riesco a trovare una delle mie amate barrette energetiche al cioccolato... per fortuna ne tengo sempre una in borsa! Quando ho finito di gustare il mio spuntino, con una delicatezza che non pesavo di avere, scavalco Sabry che dorme di fianco a me, e raggiungo il bagno dell'aereo. Quando esco dal bagno vado a sbattere contro qualcuno, alzo la testa e indovinate un po' con chi trovo? <Ma è davvero una tua abitudine andare a sbattere contro le persone vero?> mi domanda quell'idiota di Dylan, <Scusa... non lo faccio apposta...> rispondo andandomene <Ufff... come mai sveglia?> a questa domanda mi blocco, cosa vuole da me ora? Perché tutte queste domande? <Avevo fame... tu come mai sei sveglio?> <Ah, non riuscivo a prendere sonno...> <Come mai?> <Pensavo...> <Che progressi! Allora il cervello ce l'hai!> commento sarcastica, <Tu a quanto pare lo usi troppo invece... non sei mai su questo pianeta con la testa!> <Già...> <Vabbeh, buona notte...> <Notte> saluto e ritorno a sedermi al mio posto. Rifaccio partire la playlist delle canzoni e lentamente ricado tra le braccia di Morfeo.
Riapro gli occhi a causa del mio solito incubo con mia nonna, guardo l'orario, secondo il fuso orario qui dovrebbero essere le sei... tra un'ora e mezza dovremmo atterrare. Guardo fuori dal finestrino: è l'alba... è uno spettacolo troppo bello... il sole che sorge tra le nuvole... Mi guardo intorno, tutti i miei compagni stanno ancora dormendo: peggio per loro, si perderanno questo spettacolo! Io ho sempre amato la notte, il cielo buio, le stelle e la luna a farmi compagnia, ma mi è sempre piaciuta anche l'alba, mi ricordo quando la mia nonna ci portava al fiume all'alba per fare una passeggiata: io le chiedevo sempre dove si nascondesse il sole durante la notte, e lei mi rispondeva che andava a fare luce alle persone che si trovavano dalla parte opposta del pianeta, perchè tutti abbiamo bisogno di un po' di luce... e io annuivo rimanendo affascinata e incantata a guardare i colori del cielo... mi è sempre piaciuto pensare che siano le stelle che spostandosi insieme alla luna, lasciano queste scie colorate dando vita a un'opera d'arte di tanta bellezza che non potrebbe mai essere riprodotta nemmeno dal pittore più capace... probabilmente una di quelle scie le ha tacciate l'anima della mia nonna... Lo so che questi sembrano pensieri di una bambina di due anni, ma sono proprio questi pensieri che non mi fanno crollare, è grazie a loro che riesco a mantenere il controllo della mia vita.
X pov
Sono sveglio circa un quarto d'ora, non riesco a riprendere sonno. Fuori il sole sta sorgendo, solo ora mi accorgo che l'unica persona sveglia oltre a me è Sarah. Guarda fuori dal finestrino immersa nei suoi pensieri, non si accorge che la sto osservando. E' davvero molto carina, suoi occhi sono qualcosa di indescrivibile con i riflessi dei colori del cielo. Nonostante sorrida sempre quando è in compagnia, quando la osservo mentre è sola, i suoi occhi sembrano velati di malinconia, tristezza... io mi chiedo perchè... da quello che mi ha raccontato alla festa è una ragazza molto forte... Per fortuna non ha ancora scoperto che sono io quel ragazzo della maschera... chissà se sospetta di me (anche se non credo proprio)... Voglio farle una sorpresa anche se so che non saprà mai che sono stato io, ma voglio farla sorridere in qualche modo... devo solo riuscire a avere per un attimo la sua valigia...
Sarah
Il viaggio finalmente è terminato e possiamo scendere dall'aereo. Qui a Parigi sono le otto e un quarto. Sabry è elettrizzata e io pure! <Sarah! Dobbiamo assolutamente andare a fare shopping!> mi avvisa a bionda, <A me invece piacerebbe visitare il Louvre, la Tourre Eiffel, la cattedrale di Notre Dame, il ponte dei lucchetti, le rive della Senna, la tomba di Napoleone...> rispondo, <Sisi, okay... ho capito che ti piace l'arte... sei la solita noiosa...> mi risponde la mia amica alzando gli occhi al cielo, <Ragazzi avvicinatevi e recuperate i vostri bagagli!> ci richiama la vicepreside. Così facciamo come detto, solo che io non trovo la mia valigia... dov'è finita? <Scusi prof, non trovo la mia valigia...>dico, <Come non la trovi? Di che colore è?> <Azzurra...> si guarda un po' attorno e poi mi chiede: <Può essere quella che ha quella ragazza?> <Sì! E' la mia!> esclamo correndo verso una ragazza dai capelli rossi: <Scusami, questa è la mia valigia...> le dico con gentilezza, <Oh perdonami! Mi sono confusa, sai anche io ho la valigia simile alla tua... non ho guardato il nome...> <Tranquilla! Grazie!> le rispondo prendendo la mia valigia e raggiungendo i miei amici. Dopo aver aspettato un quarto d'ora finalmente riusciamo a prendere la metropolitana per raggiungere la famosa villa in cui alloggeremo per questa settimana. Durante i tragitto Sabry continuava a fare commenti su quanto fosse bella Parigi e io e Alex cercavamo di calmarla. Insieme a noi c'era anche Dylan, ma lui faceva il solito indifferente asociale che gioca al cellulare. Chissà dov'è finito Cam... ma a che penso? Starà con i suoi amici...
Arriviamo d'avanti a un cancello in ferro battuto stile antico, quando si apre tutti rimaniamo stupefatti dal paradiso che abbiamo davanti: un'enorme villa dalle pareti gialle e bianche con tantissime finestre e un'enorme scalinata per accedervi, tutto ciò è circondato da un gigantesco giardino ben curato con fiori, con alberi e cespugli tagliati alla perfezione, davanti alla struttura c'è una fontana bellissima... è tutto perfetto così come me lo sono sempre immaginata... Ancora sognanti ci dirigiamo verso le imponenti scalinate, e una volta entrati nella villa ci troviamo in un salone enorme in stile antico, molto accogliente con poltrone stra-lussuose... non ho parole... <Bene ragazzi, benvenuti a Parigi! E in particolare in questa villa stupenda! Siete stati i fortunati a essere scelti! Avrete la possibilità di visitare la città a vostro piacimento, durante il giorno... Per i pasti la colazione e la cena siete obbligati a farli qui, invece per il pranzo potete mangiare fuori. Al termine di questa esperienza vi verrà chiesta una relazione in cui dovrete inserire tutte le informazioni che raccoglierete in questi giorni. Il coprifuoco è a mezzanotte, per rimanere fuori più a lungo dovrete avere un permesso speciale. Ora vi daremo le chiavi delle vostre camere, sarete in quattro per ogni stanza. A mezzanotte io o il professore verremo a controllare camera per camera se ci siete tutti, se non sarete in hotel entro l'ora prestabilita quando torneremo a New York il preside sceglierà la vostra punizione. E con questo vi auguro buona visita!> ci avvisa la vicepreside. Sabry corre a prendere le chiavi della nostra stanza... a quanto pare dovremo condividerla con altre due ragazze...
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Nuovo capitolo!
Spero vi piaccia!
Un abbraccio
Lacrimedoro
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Trust [#Wattys2019]
Teen Fiction[COMPLETATA] FIDUCIA, una cosa difficile da dare e altrettanto da ottenere, soprattutto dopo certe esperienze... Come la nostra protagonista Sarah, che sta affrontando un'esperienza del tutto nuova con un passato duro alle spalle... Ma una cosa ha...