~XXXII. TI AMO parte 2~

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Canzoni per il capitolo:

Tik Tok - Kesha

Leave a light on - Tom Walker

Una botta sullo stomaco mi fa aprire gli occhi... Ma che diamine è successo? Spaesata mi guardo intorno... Ma questa non è la mia camera! E la mano che mi ha colpito è quella di Sabry che in questo momento sta dormendo come un ghiro. Cercando di non svegliarla, delicatamente, le sposto il braccio e mi alzo dal letto. Mentre recupero il mio cellulare per vedere l'orario la porta si spalanca di colpo: <Hei! Ben svegliata!> mi dice Matt raggiante, <Ehi! Ma che cosa è successo ieri sera?> domando cercando di ricordare, ma una forte fitta alla testa mi colpisce facendomi chiudere gli occhi, <Ieri avete esagerato un po' tutti con l'alcool... nulla di che... comunque tieni un'aspirina con l'acqua... ti sentirai meglio... Ah, e se vuoi rinfrescarti lì c'è il bagno!> dice uscendo dalla porta. Sabry per il rumore si muove tra le lenzuola arrotolate ma senza svegliarsi e sprofondando ancora di più nel cuscino... che dormigliona! Con un sorso butto giù l'aspirina, e con molta fatica scendo dal letto dirigendomi in bagno. Come poggio i piedi a terra però, un forte capogiro mi colpisce costringendomi ad appoggiarmi al muro. Alla fine con un po' di fatica riesco a raggiungere il lavandino e guardandomi allo specchio il riflesso che ho davanti agli occhi è davvero pietoso: i capelli spettinati, il trucco rovinato, le occhiaie che si intravedono sotto gli occhi... ho proprio bisogno di rinfrescarmi! Inizio a sciacquarmi il viso per togliere definitivamente il trucco, cerco con le mani di districare i nodi tra i miei capelli per poi legarli in una crocchia improvvisata, dopodiché mi libero del vestito e mi fiondo sotto il getto freddo della doccia. Mentre sento i miei muscoli risvegliarsi sotto la carezza dell'acqua, cerco di ricordare ciò che è successo ieri: ricordo solo l'arrivo alla casa di Matt, la sorpresa, il ballo con Alex, e credo di aver ballato anche Dylan, ma poi? Cosa è successo? Non ricordo più nulla e quando cerco di sforzarmi per schiarire quei ricordi offuscati dall'alcool, delle fitte alla testa mi fanno quasi vomitare. Dopo aver trascorso non so quanto tempo sotto la doccia decido di arrendermi e esco avvolta in un telo. Perfetto! Ora cosa dovrei indossare? Il vestito di ieri sera è improponibile.. è troppo scomodo! Per fortuna quando torno in camera trovo poggiati sul letto, un pantalone della tuta e una maglia... Matt, quanto ti posso adorare? Prendo quei panni e mi vesto, e per finire indosso le mie amatissime Converse, che grazie al mio sesto senso avevo deciso di mettere in borsa per le emergenze la sera prima. Dopo essermi resa il più presentabile possibile scendo le scale per andare fare colazione... che la giornata abbia inizio!!!

Dylan

E' dalle 7 che continuo a camminare avanti e indietro nel giardino di Matt con un solo pensiero in testa: cosa diamine mi è saltato in mente? Perchè le ho detto le uniche due parole che non avrei mai dovuto pronunciare? Non sono riuscito a vedere nemmeno la sua reazione, la sua espressione, perchè quell'idiota di Michy per sbaglio, essendo mezzo ubriaco, l'ha spinta in piscina, così io sono corso via, perchè non sarei mai riuscito a sopportare la sua reazione, sono codardo lo so... <Ehi Dylan! Che succede?> mi domanda una voce rauca e impastata dal sonno, mi volto e trovo il mio migliore amico appoggiato allo stipite della finestra che mi fissa, <Alex, non puoi capire... ho fatto un casino... ho fatto un casino! Sono un idiota!> gli dico passandomi le mani tra i capelli e continuando a camminare avanti e indietro, <Dy, adesso ti calmi e mi spieghi cosa hai fatto, perchè così non ci capisco nulla> mi dice Alex afferrandomi per le spalle, dopo aver preso un profondo respiro gli spiego fatti: <Il punto è che non ho avuto una sua reazione... e ora non so come comportarmi... non appena lei mi perdona io faccio un ennesimo casino... ma cosa mi è saltato in mente? E' stato l'alcool a farmi parlare, a un certo punto ho perso il controllo delle mie azioni...> mi sfogo, <Adesso non ti allarmare... hai solo detto ciò che provi non hai fatto nulla di male, ora vedi come si evolve la situazione, poi vediamo cosa fare... non iniziamo a creare castelli inesistenti...> mi spiega lui tranquillo, <Che idiota che sono...> sussurro, <Non sei un idiota, sei solo innamorato> mi corregge lui, per poi rientrare in casa lasciandomi da solo con i miei pensieri...

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