~XXXV. SANGUE DEL MIO SANGUE~

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Canzone per il capitolo: Remedy - Thirty Seconds to Mars (vedi nei media)

Sono passate ben due settimane da quando Dylan è riuscito a trovare lavoro, ma per quanto riguarda la casa ancora nulla. Spero riesca a sistemarsi al più presto in modo che anche lui sia più tranquillo: da quando ha avuto quella discussione con la madre e ha rivisto suo padre non è stato più lo stesso, è nervoso e ha un'aria sempre preoccupata, vorrei poterlo aiutare ma non so che fare... per il momento sta da Matt, e Alex lo sta aiutando a cercare casa perchè hanno deciso di condividere l'appartamento in modo che anche Alex non rimanesse al dormitorio da solo. Loro due hanno un rapporto bellissimo che, da quanto mi ha raccontato Alex, si è rafforzato maggiormente quest'anno... mi sembra di vedere me e Sabry...

Bando alle ciance ora devo sbrigarmi o farò tardi alla lezione di musica. Afferro il mio quaderno dall'armadietto e corro nell'aula dove la professoressa Brown mi attende: <Buongiorno Sarah!> mi accoglie quest'ultima con un dolce sorriso, <Buongiorno professoressa> la saluto educatamente, <Allora... hai delle novità? Hai deciso quale sarà la tua seconda canzone?> mi domanda interessata, <Sì, finalmente l'ho trovata! Mi ha aiutata la mia migliore amica a trovare il coraggio di portare questo brano> spiego, <Come mai non volevi portarlo?> mi chiede avvicinandosi a me, <Perchè è un brano con una difficoltà notevole che non ho mai eseguito, ma volevo provarci, e in più quando ascolto questa canzone sento qualcosa allo stomaco come una mancanza... è difficile da spiegare...> le dico, <Capisco... allora che canzone hai scelto?> <Halo di Beyoncè> rivelò finalmente, <Oh, bene dai... prima di farmelo sentire ti dispiace andarmi a fotocopiare gli spartiti di questa canzone per favore?> mi domanda, <Sicuro! Nessun problema!> esclamo afferrando i fogli. Mentre varco la soglia dell'aula trovo una delle amiche di Jennifer che sta richiamando l'attenzione della professoressa: <Mi scusi professoressa vorrei parlare, potrebbe seguirmi per favore?> <Certo cara!> acconsente la professoressa seguendola dalla parte opposta alla mia. Io non mostrandomi minimamente interessata alla conversazione corro a fare le copie della mia canzone per la professoressa. Dopo dieci minuti ritorno nell'aula di musica e trovo la professoressa intenta a leggere dei fogli, <Eccomi! Solo pronta!> affermo sedendomi al pianoforte e, una volta ottenuta l'attenzione della donna inizio a cantare accompagnata dal pianoforte.

<Wow! Eccellente!> batte le mani la professoressa dopo aver terminato di suonare, <Grazie mille! Come sono andata?> domando dopo essermi calmata: ero davvero molto in ansia... non so perché, <Direi veramente bene... qualche imprecisione qua e là ma nulla di che... solo piccoli particolari!>. Dopo altre numerose prove di questo brano termino la lezione e corro per raggiungere Alex Sabry e Dylan al "fast food" della scuola: oggi i miei amici hanno saputo che in mensa c'era il polpettone. Dovete sapere che il polpettone (sempre se così si può chiamare) è qualcosa di immangiabile... sembra quasi mangime per cani putrefatto, e quindi hanno deciso che saremmo venuti a pranzare qui per evitare il digiuno. <Ciao ragazzi!> saluto sedendomi al tavolo, <Ehi ragazza! Ho ordinato per te un cheeseburger con patatine va bene?> mi dice Sabry lasciandomi un bacio sulla guancia, <Va benissimo grazie!> la tranquillizzo, <Allora Sarah, com'è andata la lezione di musica? La professoressa cosa ti ha detto a riguardo?> mi domanda Sabry, <Già è vero! Che canzoni hai deciso di portare?> mi domanda curioso Dylan, io con un sorriso frugo nella borsa per tirare fuori gli spartiti, purtroppo però trovo solo quello di Halo e il panico inizia ad impossessarsi di me, <Ragazzi non trovo gli spartiti di una delle mie canzoni...> annuncio nel panico, <Come non li trovi? Non possono essere spariti! Li hai usati fino a dieci minuti fa!> mi fa notare Alex preoccupato, <No! Oggi mi sono esercitata solo su Halo, "Ti avrei voluto dire" non l'ho provata, ma quando sono andata a lezione sono certo di averla avuta!> esclamo passandomi le dita tra i capelli per il nervosismo, <Sarah, non allarmarti... magari lo hai lasciato nell'aula di musica!> cerca di tranquillizzarmi Sabry, io mi alzo e di corsa mi dirigo nell'ultimo posto in cui sono stata seguita dalla bionda, mentre gli altri due vanno a controllare in camera nostra. Quando spalanco la porta di quel luogo che ormai mi è diventato molto famigliare, corro verso il pianoforte sul quale è poggiata una busta trasparente, mi correggo la mia busta delle canzoni e... oh mio Dio! I miei spartiti ridotti in coriandoli! Accanto a questa busta trovo un foglietto:

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