~XXI. BUON NATALE! parte 2~

364 18 2
                                    

<Cara, il nostroregalo si trova lì dentro> mi avvisa Maryse indicandomi il portone delristorante. Non capisco... che regalo può essere?

L'unico modo per scoprirlo è entrare e così faccio. Non appena varco l'ingresso mi trovo davanti due figure fin troppo famigliari: <Mamma! Giusy!> esclamo correndo ad abbracciarle, <Tesoro!> esclama mia mamma. Dopo i saluti ci accomodiamo al tavolo. <Grazie mille Maryse! E' in regalo magnifico... non c'è regalo migliore di poter passare il Natale con la propria famiglia...> esclamo andando ad abbracciare la donna, <Figurati piccola, per noi è un piacere! Comunque volevo presentarti i genitori di Robert e i miei...> mi dice mostrandomi due signore e due signori che parlottavano tra loro. Dopo le diverse presentazioni ci sediamo al tavolo.

Durante il pranzo scopro che sia mia madre che mia sorella non se la cavano tanto male con l'inglese, riescono a farsi capire, e anche a capire i discorsi degli altri, <Mamma vedo che hai migliorato il tuo inglese!> le faccio notare, <Sì, da quando sei partita ho iniziato corsi di inglese, nel caso avessi dovuto venire venire qui, almeno non sarei stata del tutto impreparata...> mi spiega lei però in italiano <Per quanto rimarrete qui?> domando speranzosa di trascorrere del tempo con lei e con la mia sorellina, <Stasera dopo cena dobbiamo ripartire purtroppo... Abbiamo l'aereo alle 9.30...> mi risponde, <Noooo! Non potete rimanere ancora un po'?> protesto, insomma, non so da quanto tempo è che non pranzavo con mia mamma.... sì okay in ospedale mangiavamo spesso insieme ma non si può considerare un vero e proprio pranzo... <No tesoro, lo sai, io devo tornare al lavoro il 27, e ora sono dall'altra parte del mondo, non arriverei mai in tempo!> <Ufff... lo so...>.

Il pranzo passa tra chiacchiere e risate, mentre io cerco di godermi la compagnia della mia famiglia.

<Mamma ho sonno!> esclama ad un certo punto Lin stropicciandosi gli occhi, <Certo tesoro, ora andiamo a casa... voi sarete molto stanchi per il viaggio, così potrete riposarvi...> commenta Maryse riferendosi a mia mamma, <Un po'...> conferma lei, così dopo i diversi saluti ci dirigiamo verso la macchia per tornare a casa. <Fate come se foste a casa vostra...> Maryse accoglie mia madre e mia sorella, <Maryse, Robert, vi devo davvero ringraziare, siete davvero delle persone fantastiche... Spero un giorno di riuscire a contraccambiare... mi avete fatto il regalo più bello, quello di poter passare il Natale con mia figlia...> dice mia madre con le lacrime agli occhi abbracciando sia Maryse che Robert, <Come ti ripeto per noi è stato un piacere, e poi so cosa significa avere i figli lontani da casa...> le sorride Maryse. Io dopo aver abbracciato ancora una volta Alex per il meraviglioso regalo vado in camera mia per mettermi comoda e struccarmi.

Faccio per sedermi sul letto per controllare il cellulare, quando qualcuno bussa alla porta, così appoggio il cellulare sul comodino e acconsento con un "avanti". Sulla soglia mi trovo mia madre, le sorrido <Entra mamma...> le sussurro, lei fa come dico per poi accomodarsi affianco a me sul letto. <Cosa mi racconti bambina mia?> mi domanda, così inizio a raccontarle di come vanno le cose a scuola, del rapporto che c'è tra me e Alex, della mia migliore amica Sabry, di tutto il mio nuovo gruppo di amici, di come mi hanno accolto a braccia aperte Maryse e Robert tralasciando ovviamente la questione sia di Sebastian, e ovviamente anche quella di Cameron: lei non sa nulla sul perchè sono scappata dal locale la sera in cui mi hanno investita, non voglio assolutamente farla preoccupare... <Sono così felice tesoro mio, che qui finalmente tu ti sia rifatta una vita... qui sei felice, non è vero?> mi domanda alla fine della chiacchierata, <Certo che sono felice, solo che sento la mancanza sia tua che di Giusy...> "... e poi tanto anche quella della nonna" avrei voluto aggiungere ma mi trattengo per non farla rattristire, <Lo so amore mio, ma devi pensare alla tua vita... magari un giorno riusciremo a stare tutti insieme...> mi consola lasciandomi una carezza sul viso, <Lo spero...> sussurro. Ad un certo punto qualcun'altro bussa alla porta e sia io che mia mamma esclamiamo <Avanti!>, entra mia sorella, <Ora ti lascio un po' sola con la tua sorellina che è da tanto che non vi parlate, io vado a mettermi più comoda... a dopo!> afferma così mia mamma alzandosi dal letto e lasciandomi un bacio sulla fronte. Una volta chiusa la porta mia sorella inizia a tempestarmi di domande sulla vita nel college, così io le racconto un po' di particolari e lei ne rimane affascinata. Alla fine del racconto ci sdraiamo entrambe sul letto guardando il soffitto, <Sai, sono simpatici i tuoi amici...> commenta Giusy rompendo il silenzio che si era creato, <Davvero?> domando <Sì, e ho notato che sei particolarmente legata a Sebastian... non è che ti piace?> mi domanda, devo dire che la mia sorellina osserva molto bene... ma non ne ho voglia di raccontarle tutta la storia! <Ma va... ti pare? E' solo molto simpatico...> le spiego, lei non risponde ma nel giro di nemmeno un secondo un cuscino atterra sulla mia faccia, <Come hai potuto piccola peste?!> esclamo afferrando l'altro cuscino, <Non si dicono le bugie!> mi dice iniziando a scappare, e così inizia una battaglia di cuscini. Dopo un quarto d'ora passato a rincorrerci ci buttiamo di nuovo sul letto con il fiatone e con un splendido sorriso sulle labbra, <Sai, mi sono mancate tanto le nostre lotte con i cuscini...> mi confessa la mia adorata sorellina, <Non dirlo a me...> esclamo abbracciandola. Il nostro fantastico momento viene interrotto da qualcuno che bussa di nuovo alla porta... ma cos'è oggi? Nemmeno fossi il presidente degli Stati Uniti! <Avanti> dico mettendomi a sedere, e una testolina rossa sbuca nella mia camera <Giusy vieni a giocare con me?> domanda Lin, la mia sorellina mi guarda, <Vai, tanto ora io vado in salotto a vedere se i ragazzi sono lì!> le dico facendola alzare dal mio letto, lei annuisce e segue la piccola Lin, così io scendo le scale raggiungendo il salotto. <Che hai fatto? Sembri essere appena stata aggredita da un orso> mi fa notare Alex una volta che mi sono seduta sul divano, <Se per orso intendi mia sorella allora sì... abbiamo fatto una lotta con i cuscini...> gli rispondo facendogli la liguaccia, <Non è giusto! Anche io volevo partecipare!> esclama Seba, e tutti scoppiamo a ridere. Così passiamo la serata tra chiacchiere e risate alle quali si aggiungono poi anche tutto il resto della famiglia. Noto però che Dylan è molto silenzioso e quando sorride lo fa solo se è indispensabile, ed è un sorriso tirato... vorrei tanto capire che cavolo gli passa per la testa... mah!

Trust [#Wattys2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora