~VI. UNA TRADIZIONE parte 1~

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Vengo svegliata da qualcuno che bussa alla porta... ma chi cavolo è a quest'ora? Apro e vedo una ragazza in una strana divisa con gli occhiali: <Ti sembra il caso di disturbare la gente a quest'ora della mattina?> le chiedo abbastanza scontrosa, <Veramente sono le otto meno venti, e poi volevo avvisarvi che oggi le lezioni delle prime due ore saranno sospese, ma c'è una riunione in palestra> <Oddio, mancano solo venti minuti? Ieri sera mi sono scordata della sveglia! Comunque grazie!> dico chiudendo la porta e chiamando la mia compagna di stanza: <Saaaaaaaabry!!! Abbiamo venti minuti per arrivare alla palestra della scuola!!!> si alza di scatto, <Cosa? Solo venti minuti? Oh cavolo!>. Ci vestiamo di fretta: metto le prime cose che trovo nell'armadio, mi passo la spazzola tra i capelli per togliere tutti i nodi che si sono formati e infine corriamo in palestra. Non so come abbiamo fatto ad arrivare in tempo! Dopo due minuti dal nostro arrivo entra il preside: <Buongiorno ragazzi, stamattina abbiamo deciso di fare questa riunione, per spiegare un'importante tradizione che molti già conoscono. Si tratta di una festa in maschera che si terrà sabato sera qui a scuola. Le regole sono queste: tutti si dovranno vestire o di bianco, o di nero; tutti dovranno indossare una maschera di un qualsiasi colore che terranno fino alla fine della festa; ogni ragazza dovrà passare la serata con un ragazzo e alla fine della festa potrete decidere se svelare i vostri volti oppure no al vostro "partner". Ovviamente, nessuno può svelare la propria identità o quella degli altri fino alla fine della festa. Pretendo che queste regole vengano rispettate o la festa perderà tutta la sua magia. Ora, monti di voi si chiederanno perché ho deciso di riprendere questa tradizione, beh è molto semplice... perché credo che la nostra società, e parlo sia di voi giovani che noi adulti, si basi troppo sulle apparenze. Tutti giudichiamo una persona come prima cosa dall'aspetto esteriore. Questa sarà un'occasione per andare oltre agli stereotipi e ai pettegolezzi: magari avrete modo di conoscere e conversare con persone che giudicavate troppo diverse da voi. Spero che facciate tesoro di questa esperienza che la scuola vi sta offrendo, perché il college non sono solo buoni voti e studio, ma sono soprattutto persone, la scuola vi deve preparare alla vita, che non è storia, matematica, diritto, no, sono persone l'ingrediente principale della nostra quotidianità, per cui quella serata sarà un lezione di vita che dovrete portare avanti nei giorni a venire... Quindi a questo punto il mio augurio è siate voi stessi e non abbiate paura di mostravi per ciò che siete ogni giorno, andate oltre le apparenze e i pregiudizi perché come dice un famoso proverbio "mai giudicare un libro dalla copertina". Buoni preparativi a tutti per qualsiasi informazione rivolgetevi alla segreteria> ci congeda uscendo dalla palestra. <Quindi tu hai già partecipato a questa festa?> domando alla mia amica <No c'era un preside diverso l'anno scorso, che a quanto pare non ha rispettato la tradizione!> mi spiega, <Eh già!> commenta Alex accanto a me, <Quindi io e te venerdì andremo a fare shopping!> esclama eccitata Sabry <Ma è essenziale?> <Certo! Scarpe e vestito nuovo!> oddio mio! Chissà cosa mi aspetterà! <Ragazzi ora abbiamo lezione...> ci avvisa Alex, <Ufffff.... guastafeste!> commenta Sabry sbuffando, <E' vero Sabry abbiamo matematica... dobbiamo sbrigarci!> le dico trascinandola fuori dalla palestra, <A dopo Alex!> lo saluto, <A dopo ragazze>. <Ma oggi che lezioni abbiamo?> mi domanda sedendosi ad un banco, <La prossima ora libera e le altre due io ho chimica e storia... tu non so...> le spiego, <Io storia, economia e letteratura... mamma mia.. che schifo... non c'è una materia tra queste che mi piace...> in quel momento entra la professoressa, così facciamo silenzio poichè inizia subito la lezione. Io prendo più appunti possibili ricopiando tutti gli esercizi scritti alla lavagna, mentre la mia amica pasticcia il suo quaderno con bozzetti di vestiti e cuoricini... si vede che non le piace proprio matematica! L'ora tutto sommato passa rapidamente, e non appena suona la campana la mia amica mi trascina fuori da quell'aula soffocante. <Menomale che è finita! Io non ci capisco nulla... proprio non ce la faccio... forse capirei di più i geroglifici... insomma.. come puoi mischiare lettere e numeri? O usi le lettere o i numeri!> si lamenta, <Sabry guarda che non è poi così difficile... è solo un po' pesante...> le dico, alla fine è vero... anche io non la amo come materia ma non è impossibile... <Ma te vai bene in tutte le materie... è ovvio che dici così! Comunque passiamo a discorsi più importanti... dopo l'ultima lezione allora ci vediamo agli armadietti, così andiamo insieme in mensa a mangiare qualcosa e poi in centro a fare shopping... va bene?> mi dice tutta agitata, <Va bene... se proprio devo...> commento, <Perfetto a dopo!> esclama scappando verso la sua prossima lezione, io invece ho l'ora libera così decido di andare in biblioteca per continuare uno dei miei disegni. Ovviamente quando arrivo non ci sono molte persone perché dato il bel tempo tutti preferiscono stare all'aperto, comunque prendo posto a un tavolo vicino alla finestra, indosso le mie cuffiette e, mentre ascolto la musica, comincio a disegnare. Ad un tratto qualcuno mi toglie una cuffietta e si siede da parte a me: <Ciao piccola Sarah come va?> mi domanda, <Ciao Michy... io bene dato che ho l'ora libera... tu?> domando, <Anche io bene... sono stato sbattuto fuori dalla lezione di diritto... diciamo che non sto particolarmente simpatico al prof> spiega sogghignando, rido anche io per la sua espressione. Rimaniamo così un po' a chiacchierare, fino a quando il suono della campana ci indica che dobbiamo correre alla prossima lezione.

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Hi personcine carine!

Nuovo capitolo e finalmente si parla della famosa festa in maschera! Chissà cosa accadrà alla nostra protagonista! Un abbraccio

Lacrimadoro❤

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