~XX. BEBA parte 2~

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<Sarah, scendi!> mi chiama la mia mamma, così dopo aver infilato le mie pantofoline scendo in cucina per fare colazione. <Buongiorno!> biascico ancora assonnata, <Buongiorno amore mio!> mi saluta la mia mamma, <Stamattina ti porto io a scuola...> <Va bene...> annuisco stropicciandomi gli occhi. Dopo essermi vestita, mamma mi accompagna nel cortile della scuola lasciandomi al solito posto dove avrei incontrato Beba. Beba è il mio migliore amico, l'ho conosciuto l'anno scorso, siamo andati subito d'accordo e da allora siamo inseparabili... lui mi fa sempre ridere... Eccolo! Lo vedo farsi avanti con il suo solito cappellino giallo... <Ciao Beba!> gli urlo abbracciandolo, <Ciao Sarah!> dice lui ricambiando l'abbraccio, <Dopo ti devo dare una cosa...> mi dice entrando in classe, <Cosa?> domando curiosa, <Non ti preoccupare... te la do dopo...> <Va bene... dopo ti devo scambiare delle figurine...> lo avviso, <Va bene!>. Così all'intervallo ci mettiamo a giocare con le nostre figurine scambiandocele, <Tieni Sarah, questa è la mia figurina preferita, in cambio della tua...> mi propone <No... io voglio tenere la mia!> <Ma la mia è più forte!> esclama, <Appunto allora perchè la vuoi scambiare con la mia che è più debole?> domando confusa e un po' arrabbiata... insomma, si sta parlando della mia figurina preferita! <Perchè ho una carta che posso abbinarci per potenziarla...> mi spiega paziente come sempre, <Uh... e va bene... ma solo perchè sei tu!> concedo alla fine porgendogli la mia figurina, lui mi sorride, allora anche io inizio a ridere... è sempre così... non riesco mai ad arrabbiarmi con lui!

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNN

L'intervallo è finito, così rimettiamo a posto i nostri giochi negli zaini e andiamo a sederci al nostro posto. Alla fine delle lezioni come sempre prendiamo il nostro pullman che ci lascia davanti a casa. <Allora Beba, ci vediamo oggi pomeriggio? Vieni da me?> gli domando prima di scendere dal pullman, <Sì, per le 3 sono da te!> mi dice salutandomi. In genere ogni pomeriggio dopo mangiato e dopo i compiti o io vado a casa sua o lui viene a casa mia e passiamo tutto il tempo a giocare. Quando apro la porta di casa poggio il mio zaino in cameretta e raggiungo la mamma in cucina che sta preparando il pranzo insieme alla nonna, <Ciao mamma!> saluto per poi correre ad abbracciare nonna, <Nonna!!!!> <Amore mio! Vai ai a lavarti le manine e vieni a mangiare!> mi dice, io annuisco e corro in bagno per poi sedermi a tavola.

Dopo mangiato mi metto subito a fare i compiti per poi sistemare tutte le figurine per giocare...

Le tre arrivano in fretta ma di Beba nessuna traccia, arrivano le tre e mezza ma il campanello non è ancora suonato, allora chiedo alla mamma: <Mamma, ma Beba come mai non arriva?> , lei con uno sguardo strano si avvicina a me e si siede sul divano: <Sai piccolina, ecco... Sebastian se n'è andato, ha dovuto partire e tornare in America...> a quelle parole scoppio in lacrime, <NO! NON E' VERO! E' UNA BUGIA! E' UNA BUGIA! LUI MI AVEVA DETTO CHE SAREMMO STATI INSEPARABILI!> urlo scappando di casa e correndo per le vie della periferia di Milano nonostante le urla di mamma mi dicessero di tornare indietro. Ormai la strada per arrivare a casa di Beba la conosco bene, la nonna spesso mi portava a piedi da lui il pomeriggio... Quando raggiungo la sua villetta provo a suonare il campanello, ma nessuno mi risponde, all'interno non c'è nessuna luce accesa... <BEBAAAAA!!!!> provo a chiamare, ma nessuno mi risponde... non può essere partito seriamente! Non mi ha nemmeno salutato! Mi siedo per terra e inizio a piangere stringendo la sua figurina tra le mani... come ha potuto!? Dopo poco sento dei passi avvicinarsi... <Sarah? Cosa c'è amore?> mi chiede nonna, <Beba se n'è andato veramente nonna... e non mi ha nemmeno salutata!> le spiego tra i singhiozzi, <Lo so tesoro che ci sei rimasta molto male, ma devi sapere che le persone che se vanno sono tante, e tu non puoi impedirlo... devi continuare a volergli bene anche se se n'è andato e andare avanti... magari non lo voleva nemmeno lui...> mi spiega <Ma nonna mi mancherà...> <Lo so, e ti abituerai... non puoi farci nulla... ora vieni... andiamo a mangiare la torta che ti ho preparato...ti va? Scommetto che Sebastian non vorrebbe vederti piangere, vorrebbe che tu mangiassi la torta e che sorridessi...> mi spiega, io annuisco... ha ragione, a lui non piaceva che piangessi... Così cammino verso casa mano nella mano con la nonna, e quando arrivo mamma è già andata al lavoro, così mangio la mia fetta di torta e mi sdraio sul divano coccolando il mio orsetto Teddy... lentamente i miei occhi si chiudono...

Ogni singolo ricordo abbatte il mio cuore mentre stringo tra le mani la foto che la nonna ci ha scattato il giorno del mio compleanno... Ancora non ci credo... Sebastian, il fratellastro di Alex è il mio Beba... ho rincontrato Beba... lui mi aveva riconosciuto e non mi ha detto niente! Perchè? Perchè non mi ha detto nulla? Perchè se n'è andato senza salutarmi? O semplicemente perchè se n'è andato? In quel momento Sebastian entra nella stanza, io lo fisso con le lacrime agli occhi, all'inizio mi guarda non capendo, ma poi quando nota la foto che ho in mano mi sussurra: <Sarah, posso spiegarti...> non voglio sentire una parola! E' stato il primo di una lunga serie di delusioni... Piangendo corro fuori dalla stanza, afferro il mio cappotto ed esco...

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Capitolo corto ma molto importante!

Spero che sia di vostro gradimento.... lasciate una stellina e un commy!⭐💬

Prometto che aggiornerò presto...😊

Un abbraccio😘

Lacrimedoro🐼

Trust [#Wattys2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora