~XXIX. PUGNI E DOLORE parte 3~

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Alex

E' arrivata l'ora di pranzo e non riesco più a trovare Dylan, l'ho cercato dappertutto, per i corridoi, nei laboratori, nel parco, in palestra, in camera, al bar della scuola, ma non c'è.... sembra scomparso, al cellulare non risponde... dove può essere andato? Giusto! Alla scala anti-incendio! Corro subito all'ultimo piano, come apro la porta di emergenza trovo la figura di Dylan, seduto a con i piedi a penzoloni. Come il mio amico si accorge della mia presenza mi fa un cenno con la testa per poi aspirare avidamente il fumo della sigaretta, <Dylan, che ci fai qui?> gli domando, <Avevo bisogno di farmi qualche sigaretta... lo sai che mi distende i nervi...> mi spiega continuando a guardare davanti a sè, così decido di sedermi affianco a lui, <Ieri ti è servito sfogarti in palestra?> gli domando per rompere il silenzio e per farlo aprire, <Sì, mi era mancato in un certo senso...> afferma impassibile, <Dylan come mai sei ancora così nervoso? Pensavo che ti fossi sfogato abbastanza, speravo di vederti più tranquillo..> gli dico preoccupato, <Certo, sarei molto più tranquillo se mia madre non mi tempestasse di messaggi e di chiamate chiedendo di riallacciare rapporti con una persona che dovrebbe essere mio padre, ma che è da dieci anni che non mi vede e che non si è interessato a me....> mi risponde sarcastico, a questo non so davvero come rispondere... sono davvero molto dispiaciuto per lui, non merita tutto ciò, soffro anche io a vederlo così... <Sai che ti dico? Incontrerò mia madre e anche mio padre, lo farò... lo farò per l'ultima volta! Sì, ho deciso! Me ne vado da quella casa, ci tornerò un'ultima volta per raccogliere le mie cose e avvisare mia madre che non mi dovrà pagare più niente e per sputare in faccia a mio padre. Ho deciso! Da domani mi cercherò un lavoro, in questi anni ho messo da parte una somma che dovrebbe bastare per pagarmi l'anno scolastico e per dare l'anticipazione di un mutuo, e poi l'anno prossimo tenterò la borsa di studio sportiva... sono il capitano della squadra di football... dovrebbero darmela...> dice impassibile con sguardo vuoto, <Dy, non prendere decisioni affrettate...> lo ammonisco, <Alex non è una decisione affrettata... ci ho ragionato tutta notte... non ce la faccio più a rimanere in quella casa, poi ora che è tornato lui ogni cosa è peggiorata!> mi spiega, <Se pensi che si la cosa migliore io ti darò una mano... lo sai che puoi contare su di me!> <Grazie fratello!> mi dice abbracciandomi, <Questo e altro per te!> gli rispondo. Il silenzio poi si impadronisce della situazione nuovamente, <Lo sai che oggi Sarah era molto preoccupata per te, per come sei entrato in classe ha notato che c'era qualcosa che non andava...> decido di confessargli, <Dici sul serio?> mi domanda stupito guardandomi finalmente, posso dire di aver visto una scintilla nei suoi occhi quando ho fatto il nome della mia migliore amica, <Sì, te l'ho detto che lei tiene ancora a te!> esclamo, <Inizierò a cercare casa dopo il suo compleanno, magari se riottengo la sua amicizia riuscirò a vedere le cose meno buie... non lo so... lei mi fa questo effetto... non posso farci nulla... mi rende le giornate migliori, più luminose e allegre, riesce ad alleviare quei pesi che mi porto dentro...> mi confessa, <E perchè al suo compleanno magari non le dici la verità?> gli propongo, <No... non voglio rovinare tutto... mi basta averla al mio fianco anche solo come amica...> <Come vuoi, non voglio costringerti a fare nulla... anche se tu sai bene come la penso... Ora devo andare, Sabry mi sta aspettando per sistemare alcune cose per la festa... ci vediamo verso le cinque che andiamo a prenderle il regalo> lo saluto alzandomi, lui annuisce: <A dopo bro>, <A dopo> dico rientrando nei corridoi e andare in camera da Sabry.

Dylan

Parlare con Alex mi ha fatto bene...lui sa sempre cosa dire... e io ormai ho preso la mia decisione! Riaccendo il cellulare e mi trovo un numero illimitato di chiamate di mia madre appositamente ignorate, e numerosi messaggi di Alex. Cancello tutto e compongo il numero di mia madre, dopo due squilli sento la sua voce rimbombare nell'apparecchio: <Dylan finalmente! Perchè non ha riposto nemmeno ad un messaggio? Ero molto preoccupata!> esclama, <Me lo stai domandando seriamente madre?> le domando incredulo, davvero non ci credo! <Dylan, volevo solo dirti se ti va che ci incontriamo, tuo padre vorrebbe vederti, parlarti...> mi spiega con tono di supplica, <NON CHIAMARLO IN QUEL MODO! LUI NON E' MIO PADRE! E' SOLO UN ESTRANEO!> urlo, non ricevendo alcuna risposta dall'altra parte della linea se non un singhiozzo, dico: <Non chiamarmi più, quando vorrò mi farò sentire io... non azzardatevi a intromettervi miei miei affari e nella mia vita!> concludo deciso terminando la chiamata senza aspettare alcuna sua risposta. Basta, sono stanco di pensare a persone che nella mia vita non sono state nessuno... ora mi voglio occupare delle persone a cui tengo veramente! Devo andare avanti a preparare la sorpresa per Sarah, ma prima ho bisogno di schiarirmi le idee, un bel giro in moto fa a caso mio!

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