New teacher.

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New teacher.

(Dean POV)Serata dura quella di stasera e ancora non ero pronto psicologicamente per affrontare Lisa, avevo rinunciato a uscire con Kevin e quindi a fare una serata pizza-birra-play station per colpa sua e dovevo affrontare le sue urla da fidanzatina gelosa del proprio uomo. Quanto vorrei dirgli che io non ero ne suo ne di nessun altra: l'amore non esiste e lo ripeterò sempre, è solo una stupida scusa per tutti, per non morire soli e io non avevo certo paura di questo. Per quanto rotta fosse, mi bastava la mia famiglia.Mi alzai dalla sedia in cucina dopo aver controllato gli orari del giorno dopo sul sito della scuola e mi diressi verso l'officina affianco casa, zio Bobby sicuramente non avrebbe accettato la mia uscita sta sera, ma dovevo se volevo rimanere in buoni rapporti con Lisa. Attraversai le file di auto e arrivai nella zona ufficio dove zio stava chiamando qualcuno, mi fece cenno di aspettare e dopo qualche minuto si avvicinò a me e mi passò avanti per poi osservare il motore dal cofano di una macchina."Passami la batteria nuova, Dean." fece Bobby sistemando il suo cappellino sulla testa e smontando quella ormai mezza rotta dell'Alfa che stava riparando.La presi dal tavolino su cui era posata, affianco c'era una busta blu con uno scontrino e diversi pezzi che probabilmente servivano per altre auto. Continuai ad osservare il maestro all'opera e quando lo vidi prendere lo straccio giallo, ormai senape per colpa del grasso per auto, e pulirsi le mani, iniziai a parlargli."Zio, tra poco esco, credo di tornare presto!""Vai di nuovo lì?" mi guardò con la coda dell'occhio e iniziò a sistemare i suoi attrezzi sul tavolo, in ordine. Alcune volte mi fermavo a pensare che forse amava molto di più i suoi attrezzi che noi, ma poi finivo a ridere da solo.In quel momento mi accorsi di come le mie abitudini gli facevano talmente paura da non riuscire neanche a pronunciarne il nome e mi faceva pensare: Sam aveva diritto a una scuola, ad una vita normale e se questo significava ritirarsi tardi o altro, bè lo avrei fatto!"No, esco con Lisa" cercai di sorridere."Ok, dov'è Sam, studia ancora?" chiese, questa volta più gentilmente e con lo sguardo più rilassato.Annuì, subito dopo cercai le chiavi nelle tasche dei pantaloni e una volta fatto un cenno di saluto allo zio, andai verso casa di Lisa. Non era molto lontana dalla scuola, praticamente affianco alla pasticceria in cui lavorava.Gli scrissi di scendere e dopo qualche minuto la ritrovai nella macchina, con il broncio e il viso incazzato, i capelli neri in una coda alta e le braccia conserte al petto. Dovetti prendere un grosso respiro prima di potergli rivolgere la parola e una volta ripreso a guidare decisi cosa sarebbe stato meglio fare quella sera, sebbene odi queste situazioni la cosa più simile a una scusa che potessi trovare era una bella serata romantica."Allora, sei decisa a scusarmi o-" provai a dire dopo aver parcheggiato davanti al cinema, oggi davano un film che voleva vedere."Ovvio che si!" Fece, mi saltò al collo e sentì le sue labbra sulle mie a baciarmi. Avrei voluto dare qualsiasi cosa purché quella giornata finisse il prima possibile.---Tornai a casa alle 11.30, avrei voluto concludere la serata con qualcosa di più di un bacio romantico in macchina, ma lei non poteva causa ciclo e me ne dovetti tornare a casa dopo un film su due tipi che si so amati dal primo momento e mai dichiarati e con il portafoglio che assomigliava al deserto del Sahara.Entrai di soppiatto e controllai che zio Bobby dormisse al suo letto, da quando papà era morto alcune volte lo trovavo dormire sul tavolo della cucina con una fila di birre davanti, non sapevo come poter aiutare a far star meglio lui anche perché papà e mamma mancavano anche a me.La cucina era vuota per fortuna e al piano di sopra Sammy dormiva con un libro sul viso, come al solito era andato a dormire con qualcosa da leggere e poi ha fatto cadere il libro sopra al viso perché troppo stanco dal sonno. Gli sistemai il libro sul comodino e nonostante fosse troppo grande per queste cose, gli rimboccai le coperte e spensi la abatjour. Lui era tutta la mia famiglia, il piccolo Sammy che ho dovuto proteggere sempre...Dopo poco andai nella mia stanza e tolsi le scarpe spingendo con i piedi, poi la maglia nera e i jeans strappati. Buttai tutto sulla poltrona vicino alla chitarra acustica e tuffai il mio viso nel cuscino, misi il cellulare affianco al mio viso, come di abitudine, e appena chiusi gli occhi ricevetti un messaggio:"Privato: Venerdì prossimo. Solito posto. 23.30."Chiusi gli occhi, ci avrei pensato domani a confermare.---L'aula di letteratura era dall'altra parte della scuola e dovetti fare gran fatica a lasciare le mie due conquiste, una bionda del primo anno e una cheerleader, per andare a lezione, ma mi incuriosiva sapere di più su questo nuovo tipo e sul perché fosse spuntato così, sostituendo il precedente.Iniziai a correre fino a metà della strada da percorrere, presi il quaderno e una penna dal mio armadietto e subito dopo ripresi a correre lungo la scuola. Arrivai alla porta dell'aula e appena ripresi fiato bussai ed entrai, mi sedetti al mio solito posto affianco a Kevin ed alzai lo sguardo.Si, i miei sospetti erano giusti: Quel tipo da "palo nel culo" era il nostro professore di letteratura, non mi piaceva per niente e il fatto che i suoi occhi erano due calamite per me non centrava assolutamente nulla, lui sembrava il classico tipo che si vantava della sua intelligenza letteraria, uno di quei tipi che se gli avessi detto che non avevi mai letto qualcosa di Shakespeare ti guardava male come se avessi detto che lavoro facessi ad un poliziotto."Sei in ritardo." Disse chiudendo gli occhi in una fessura, ma senza dare alcun cenno di rimprovero. "Tu sei...?" Chiese poi, alzandosi dalla cattedra su cui era poggiato e prendendo il registro alle sue spalle."Dean Winchester, le sono mancato?" Chiesi ironico con il mio sorrisetto e la mia faccia da schiaffi.

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