Good choises?
(Dean POV)
Meg Master: Castiel me ne aveva parlato e solo ora mi rendo conto di quanto sia insopportabile questa donna. Fosse stato un uomo, lo avrei già mandato all'ospedale, di certo non era la prima volta che nei bar pestavo qualcuno perchè davano fastidio alla mia donna, ma ora era diverso. Mi stava fissando, mi studiava e tentava di capire quello che mi faceva così incazzare di lei. Come pretendeva di venir qui dopo quello che aveva fatto al MIO professore?
Si sedette allo sgabello dell'isola in cucina, si comportava come se ci vivesse da anni e ci osservava scambiarci occhiate nel tentativo di capirci, cosa che succedeva quasi sempre. Incrociai le braccia al petto, nel vano tentativo di bloccarle in una morsa ed evitare la voglia di farla sparire da quella casa.
"Cosa vuoi? Non ti amo più, non ti rivoglio nella mia vita." chiese Cas in tono fermo, non l'ho mai visto così serio in vita mia, neanche al college.
"Amore!" sussurrò con tono quasi poetico, mentre fissava le labbra dell'uomo al mio fianco. "Tempo fa dicevi di amare me, me lo sussurravi in continuazione!"
Strinsi i pugni tanto da graffiarmi i palmi delle mani, presi un respiro profondo e poi guardai dolcemente alla ragazza di fronte a me. Entrambi mi guardarono accigliato, poi feci sul passo verso di lei e gli sorrisi ironicamente.
"Oh, andiamo tesoro, tutti commettono degli errori. È stato solo un momento!" gli ripetei con lo stesso tono che aveva lei poco prima. Mi ricambiò con altrettanto sorriso.
"Non mi importa di te, Dean." sbottò lei "Sono venuta per dire a Cas che lo amo e che" si girò a guardarlo "sei padre!"
Mi girai di scatto a guardarlo, con la bocca aperta di stupore verso entrambi. Non potevo credere che questo stesse accadendo, che soprattutto con una stronza del genere non abbia usato una precauzione, non poteva crollarmi il mondo così addosso. Lui padre e io... Che posto avevo in questa cosa?
Guardai di nuovo Meg e lei aveva lo sguardo sicuro, di chi stesse dicendo la verità, nonostante questo la mia testa non riusciva a darne un senso logico, continuava a ripetere quella frase come un tarlo e improvvisamente mi sentì debole, distrutto, come se tutto quello che avessi costruito fosse caduto di getto nell'aria, nel vuoto.
"P-padre?" fece lui balbettando, quando i nostri occhi si incrociarono. Il suo viso era bianco di paura.
"Si, sai, nove mesi fa noi abbiamo-" provò a dire.
"Taci." urlai. I miei occhi erano di nuovo fissi su Castiel ed entrambi ci rendemmo conto di quanto fossero lucidi e bagnati, eravamo sul punto di scoppiare perchè sapevamo entrambi che un bambino avrebbe messo fine alla nostra relazione. Come poteva badare a lui con la scuola e me contemporaneamente? E io come potevo esser d'aiuto, con le mie corse, il fumo, la scuola e i compiti, la mia vita?
La cosa mi terrorizzava, anche perchè non abbiamo parlato mai di famiglia e mi chiesi cosa fosse successo se questo fosse stato il suo sogno. In fondo si arriva a un certo punto della vita in cui si pensa a queste cose e ciò significava che tra noi sarebbe stato un addio, definitivo, e mi imporsi di farlo con le mie mani. Ormai i miei dubbi mi stavano opprimendo così tanto da diventare veri.
Presi le chiavi della piccola e mi misi il giubbotto velocemente.
"Uh, guai in paradiso!" disse lei ridendo "Mi sa che il tuo ragazzo non l'ha presa bene!"
Vidi Castiel guardarla male, mentre si avvicinava a me e io senza pensarsi feci per uscire di casa. Non volevo guardarlo, non volevo che quello che provavo mi fermasse e mi facesse ripensare a quanto io sia egoista: lui vivrà la sua vita, avrà suo figlio, crescerà e avrà dei nipo-Stavo piangendo. Lì, vicino a lui e a quella stronza.
"Dean" provò a chiamarmi, ma io ero già fuori. Sentì che mi stava seguendo e sul marciapiedi mi prese per il braccio facendomi girare con uno scossone. Il freddo quasi gelava le mie lacrime, volevo solo scappare da quel posto e non tornarci più. "Ti prego, non so neanche se è mio. Meg è... Potrebbe essere..." provò a dire, ma anche lui non sapeva cosa fare. Alle sue spalle, sullo stipite della porta, c'era lei che si godeva la scena con un sorriso soddisfatto.
"No." quasi urlai "Non voglio più vederti Castiel. Goditi la tua vita!"
Salì in macchina e asciugai le lacrime sentendomi in colpa per quello che era successo, per come son crollato, per tutto quello che mi capitava e che non capivo. Ogni cosa che provavo a fare andava storta, persino con Castiel a cui avevo dato tutto e l'unico che mi avesse mai cambiato, l'unica cosa che mi riusciva bene era correre... Che importava se sarei morto poi?!
Tornai a casa più in fretta che potei e presi una bottiglia di liquore dalla credenza di zio Bobby, non importava quale fosse, dovevo distrarmi da quella situazione. Entrai in camera sbattendo la porta e solo allora mi accorsi di essere solo a casa con Jody e che lei mi avesse chiamato dal salone, mentre guardava la tv.
Aprì la bottiglia e iniziai a berlo, evitai di pensare quanto facesse schifo o perchè agli angoli degli occhi si formassero piccole lacrime, pensai solo a qualcosa di bello che potesse calmarmi... Eppure gli unici pensieri erano quelli di Castiel. Perchè stavo pensando al nostro primo bacio? Era così passionale... Bello... Perchè pensavo a natale? Perchè il suo ti amo mi entrava in testa?
Scolai un altro sorso abbondante di quella poltiglia e posai la bottiglia sul comodino, sentì il telefono vibrare e quando lo presi comparve il nome dell'uomo che mi tormentava. La rifiutai e tornai a fissare il vuoto sul soffitto.
"Dean" sussurrò Jody da dietro la porta. "Posso entrare?"
"No..." cercai di dire in tono normale, ma la voce tremava. Mi girai in pancia in giù e iniziai a leggere i vecchi messaggi, mentre le lacrime scorrevano da sole lungo il volto. Sobbalzai preso dai singhiozzi e affondai il viso nel cuscino. Volessi, ora come ora, ci morirei così.
"È successo qualcosa con Castiel? Avete litigato?" chiese con voce dolce. Sembrava, era la mia seconda mamma e la adoravo per questo.
"L'ho lasciato." sussurrai sul cuscino bagnato. Sentì ancora il telefono vibrare, ma questa volta lo spensi.
Avevo fatto la scelta giusta. Ne ero sicuro.
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Teach me.
FanfictionCastiel dopo la fine della sua relazione con Meg si trasferisce alla Texas Tech University ad insegnare lettere, li incontra Dean Winchester, studente intelligente ma ribelle. Tra di loro nasce subito uno strano rapporto, a Dean interessa solo il se...