Pride and prejudice.

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Pride and prejudice.

(Castiel POV)
Sapevo che quell'irritante ragazzino avrebbe detto qualcosa di incredibilmente stupido.
E' sfacciato, irresponsabile, orgoglioso e non prende mai niente sul serio.
E poi ha quel modo di guardami che mi fà saltare i nervi. Per non parlare di come si rivolge a me, come se fossi un suo amico o peggio ancora una delle sue ragazze.
Fin dal primo momento ho capito che questo ragazzo non mi avrebbe portato altro che guai.
"Vorrei poter dire la stessa cosa Winchester. Comunque se la mia lezione ti annoia così tanto puoi anche andare a casa a dormire, credo che sopravviveremo anche senza di te." Dico cercando di sembrare più serio possibile.
"Ma non sarebbe altrettando divertente però!" Replica lui facendomi l'occhiolino.
"Vorrei dissentire! Ad ogni modo potresti trovare questa lezione interessante, visto che il personaggio del quale stiamo parlando, Mr. Darcy, è irritante quasi quanto te!"
"Ma scommetto che la protagonista se ne innamora comunque non è vero?"
Maledizione, ci ha preso. E scommetto che non ha mai aperto il libro.
"Ma professore - Piagnucola una ragazzina nelle prime file - Come può dire così? Mr Darcy è il personaggio più bello di orgoglio e pregiudizio!"
"Non ho mai detto che non fosse bello, solo che è terribilmente irritante!" Replico io.
"Bello e irritante come me professore?" Chiede lui inarcando il sopracciglio con quello sguardo malizioso.
"No, tu sei solo irritante." Rispondo sorridendo.
"Metà delle ragazze di questo college potrebbe dissentire!"
Sento le risatine delle ragazze in classe che confermano quanto ha appena detto.
"Mi è indifferente cosa pensi di te la metà delle ragazze di questo campus. Il punto è che Mr. Darcy è arrogante e presuntuoso, e ancora non capisco come Elizabeth, che è una ragazza tanto intelligente e sveglia possa essersi innamorata di uno come lui!"
"Ma professore, quanto poco romanticismo! Non lo sà che gli opposti si attraggono?" Dice lui sorridendo.
"Per mia disgrazia si!" Dico io sovrapensiero, magari non lo sapessi.
"Oh ma allora anche lei è stato innamorato professore, chi l'avrebbe mai detto che un tipo noioso come lei sia stato colpito dalle frecce di cupido!" Replica ironico.
"Tutti si innamorano nella vita Winchester, e nonostante le follie che l'amore ci porta a fare, vale comunque la pena viverlo, perchè è ciò che rende la vita così ricca di emozioni." Non so perchè sto diventando così stupidamente romantico, neanche ci credo più nell'amore.
"Certo che la sua ex doveva essere proprio una gran cretina..." Risponde lui pensieroso.
"E perchè mai?" Non che non sia vero, vorrei solo capire com'è giunto a questa conclusione.
"Beh, si è lasciata sfuggire uno come lei!" Replica mordendosi le labbra.
Le ragazze della classe si lasciano sfuggire risatine e altri versetti di approvazione.
Non so cosa rispondere. Maledizione. Per la prima volta non so davvero cosa rispondere. Santo cielo sento la faccia che sta diventando bollente, se qualcuno si accorge che sono arrossito è la fine. Che diavolo faccio adesso?
Toc toc toc. Bussano alla porta. Dio ti ringrazio.
"Avanti!" Urlo, mentre sento le forze tornarmi.
"Professor Novak posso parlarle un attimo quando finisce la lezione?" E' il preside Crowley, vestito come sempre in completo scuro e cravatta rossa.
Quell'uomo ha un eleganza innata, e anche un crudele senso dell'umorismo.
"Naturalmente preside!" Rispondo io cercando di non balbettare come un idiota.
Tutta colpa di quel maledetto Dean Winchester.
"Bene, e veda di inserire anche qualcosa dei poeti maledetti nelle sue lezioni, quei pazzoidi mi piacciono, loro si che sapevano godersi la vita!"
"Cercherò di farlo!" Non avevo dubbi che a uno come lui potessero piacere.
Lui annuisce, fà un cenno di saluto ai ragazzi e chiude la porta.
"Ok ragazzi riprendiamo la lezione. Allora parliamo dell'impatto che il libro ebbe sul pubblico femminile quando fu pubblicato, ricordate che per i canoni dell'epoca fu una vera rivoluzione." Dico cercando di sviare l'argomento di prima.
Fortunatamente Dean non ha più detto nulla, è rimasto a guardarmi tutto il tempo mangiucchiando una penna, e io ho cercato di concentrarmi il più possibile sul romanzo e su tutti gli altri ragazzi. Cosa che ha funzionato.
A fine lezione stavo preparando le mie cose per andare dal preside, rispondendo distrattamente alle domande degli studenti che mi chiedevano se c'erano altre opere dell'autrice, se il romanzo mi era piaciuto, se avevo il visto il film e cose del genere.
"Comunque è arrossito prima." Sussurra una voce fin troppo famigliare.
Alzo lo sguardo, con le mani bloccate nella mia borsa.
"Non- Non è vero!" Sbottò. Ripongo alla veloce tutto nella borsa e mi affretto ad uscire.
Maledizione, se n'è accorto. Sono spacciato.
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Finalmente a casa! Oggi è stata davvero una giornata stressante!
Prima quella storia di orgoglio e pregiudizio e poi il preside che voleva darmi dei brillanti suggerimenti per le mie lezioni, accompagnate da un the.
Quello se non altro l'ho apprezzato.
Ora me sto qui, sdraiato su mio divano, con Oscar che mi fa le fusa steso sulla mia pancia. Guardo con un po' di nostalgia il mio monolocale, il piccolo ma confortante salottino, il bancone in legno della cucina nell'angolo, e la grande libreria dietro la quale c'è il mio letto.
E' tutto colorato, caldo, e disordinato. Libri e vestiti sparsi ovunque, i piatti in cucina che implorano di essere lavati, e tutte le fotografie appese al muro che creano un effetto caotico ma piacevole.
Mi ricordano tutti i posti in cui sono stato, e tutti quelli in cui voglio andare.
C'è stato un tempo in cui pensavo di andarci con Meg, ma quel tempo è finito.
E' finito il giorno in cui lanciai la chitarra addosso al chitarrista della band di Meg, e a Meg stessa, che era stesa su di lui. Completamente nuda.
Ma non voglio pensarci, ho smesso di soffrire per lei, e Dean ha ragione, è davvero una cretina.
Santo cielo, ho appena dato ragione a Dean Winchester!
Destiel87  

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