On the road.
(Castiel POV)
Io amo il natale, fin da bambino è sempre stata la mia festa preferita.
Le luci che ricoprono come neve scintillante ogni cosa, dalle case ai palazzi, mi danno un senso di gioia. Adoro le sciocche e allegre canzoni natalizie che si ascoltano ad ogni angolo delle strade, i dolcetti preparati a mano che riempino la casa di quel delizioso profumino, i sorrisi degli sconosciuti e quei piccoli gesti gentili che tutti ti riservano sotto le feste, e più di ogni altra cosa l'albero di natale.
Da piccolo passavo ore a decorare il grande albero nel salone di casa nostra insieme ai miei fratelli, posizionando con cura ogni pallina colorata e tutte le lucette.
Spesso mi addormentavo sotto l'albero, cullato da quelle meravigliose luci che lampeggiavano colorando la notte.
Meg invece odiava il natale, era come il Grinch. Litigavamo per ogni babbo natale che appendevo. Per non parlare delle canzoni, una volta mi ruppe un cd sostenendo che quella robaccia insozzava la sua creatività.
Ora che abito da solo invece posso rendere questa casa a prova di natale, con gli addobbi festosi, i cuscini natalizi, le candele, le renne e sopratutto l'albero.
Ne ho comprato uno grandissimo come quello che avevo da piccolo e l'ho messo vicino al divano, e oggi ho sistemato tutte le luci e le palline, Oscar mi ha dato una mano, in un certo senso, visto che per lo più dava la caccia alle palle e si arrotolava tra le luci.
Ma era talmente adorabile con le sue orecchie da renna che gli ho perdonato ogni cosa.
Sotto l'albero ho messo un regalo per Oscar, dei piccoli topolini, uno per me, che naturalmente ho acquistato in libreria, e uno per Dean.
Già, sembra impossibile, ma alla fine non ho resistito alla tentazione, è natale dopotutto!
Ce l'ho ancora con lui per la sua relazione con Lisa, che detesto ogni giorno di più, perfino pronunciare il suo nome mi mette il nervoso.
Ma a natale bisogna essere più buoni, così ho deciso di sorvolare per un po' questa storia, sperando che prima o poi ci arrivi da solo.
Lo farò stare così bene che si stuferà di lei molto presto. In caso contrario mi inventerò qualche piano diabolico, o più probabilmente, ne cercherò uno nei miei libri.
Oggi è il 24 di dicembre, avrei voluto dargli il mio regalo a natale, ma domani vado a pranzo dai miei e lui probabilmente starà con i suoi, quindi meglio approffitarne.
Gli ho scritto di passare a casa mia perchè ho una sorpresa per lui, e tra poco dovrebbe arrivare.
-----------------------
"Ciao Giulietta - Mi dice appena apro la porta di casa - Come mai sei ancora vestito? Pensavo che mi avessi preparato una sopresa!" Entra in casa ricoperto di neve con il viso tutto rosso per il freddo, e appoggia la borsa per terra.
"Santo cielo! Babbo natale ha vomitato qua dentro?" Esclama stupefatto dopo aver dato un occhiata alla casa.
"No idiota! E' natale in caso non te lo ricordassi, ho semplicemente reso la casa natalizia!" Rispondo io sorridendo e ammirando il mio capolavoro con orgoglio.
"Uhm, se lo dici tu... Cos'è questo profumino? Hai cucinato qualcosa?"
"Si, biscotti natalizi!"
"Dovevo immaginarlo..." Dice scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo.
"Beh se non ne vuoi me li mangerò tutto da solo!" Rispondo con un mezzo sorriso.
"No no, li voglio eccome!" Sapevo che la sua golosità avrebbe prevalso.
Vado in cucina e afferro la teglia, porgendogliela. Lui ne afferra un paio e inizia a mangiarli, togliendosi con calma il cappotto e il cappello.
Mi siedo accanto all'albero e aspetto che arrivi, e dopo poco ecco che si accomoda tra le mie gambe dando qualche spintarella alle palle colorate. E' peggio di Oscar.
"Allora la vuoi la tua sopresa?" Chiedo abbracciandolo da dietro.
"Ma certo!" Si gira e mi da un bacio. Mi erano mancati i suoi baci.
Afferro il pacchetto rosso sotto l'albero e glielo porgo.
Lui mi guarda sorpreso e lo apre.
"On the Road..." Dice leggendo il titolo della copertina. "E cosa sarebbe?"
"Un libro!" Rispondo ridendo.
"Idiota! Intendo di che parla?" Esclama dandomi una gomitata.
"Di un tizio mezzo pazzo di nome Dean, che attraversa l'america in macchina insieme al suo migliore amico Sal, vivendo follie e avventure di tutti i generi. Dovrebbe piacerti."
Apre incuriosito il libro e trova la mia dedica in prima pagina. E' sempre stata una mia abitudine quando regalo un libro metterci una dedica. La legge ad alta voce:
"Pensa se tu e io avessimo una macchina da sogno così che cosa non potremmo fare. Lo sai che c'è una strada che va dritto fino al Messico e oltre, fino al Panama?... E forse addirittura fino in fondo all'America del Sud dove gl'indiani sono alti più di due metri e mangiano cocaina sulle falde delle montagne? Sì! Tu e io, Sal, esploreremo il mondo intero con un'automobile così perché, amico, in fondo la strada è fatta apposta per farci girare il mondo. Non c'è altro luogo cui possa arrivare, no?"
Sorride, fa un profondo respiro, e si gira a baciarmi, lentamente, godendosi ogni attimo.
"Grazie Cas... Lo leggerò! E chissà che forse un giorno non faremo anche noi un viaggio così!" Ha gli occhi che brillano verdi come la speranza.
Sorrido, lo prendo e lo trascino con me sotto l'albero, appoggiadomi con la schiena sul tappeto e con lui sul mio petto, voglio fargli vedere il mio mondo.
Lui non dice niente e rimane abbracciato a me, mentre ci perdiamo a guardare le luci che scintillano e ci illuminano.
STAI LEGGENDO
Teach me.
FanfictionCastiel dopo la fine della sua relazione con Meg si trasferisce alla Texas Tech University ad insegnare lettere, li incontra Dean Winchester, studente intelligente ma ribelle. Tra di loro nasce subito uno strano rapporto, a Dean interessa solo il se...