The house of spirits.
(Castiel POV)
Stare in questa casa da quando Dean se n'è andato è diventata una tortura, lo vedo in ogni angolo della casa.
Lo vedo ridere davanti alla tv accanto a me sul divano, preparare la cioccolata calda in cucina, se mi faccio la doccia mi sembra di vederlo bagnato e pieno di schiuma sulla schiena, e quando vado a dormire uso il cuscino dove dormiva lui, che ha ancora qualche debole traccia del suo profumo.
Perfino quando coccolo Oscar mi sembra di sentirlo starnutire.
A volte quando mi sveglio mi giro pensando che sia li che russa sdraiato a pancia in giù come sempre, e quando non lo vedo mi sento mancare.
Mi sento così triste, così solo.
Charlie è qui spesso a mangiare gelato cercando di farmi ridere, e nel tempo che rimane qua riesco quasi a non pensare a lui, ma appena se ne và torno a deprimermi.
Ogni volta che suona il telefono penso sia lui, e quando vedo che non è così mi viene voglia di lanciarlo dalla finestra.
Anche guardare la tv sta diventando impossibile: programmi di macchine, film d'amore, serie sulla scuola, perfino la mia adorata Greys' Anatomy mi fa piangere perchè Alex mi ricorda lui.
Non posso continuare così, devo fare qualcosa.
Il giorno che mi ha mandato quel messaggio in cui mi diceva che gli mancavo ho deciso di agire.
La sera dopo mi sono presentato sotto casa sua, aspettando che tornasse.
Non volevo entrare in casa per non crearli problemi, così sono rimasto fuori, dietro un albero, come un volgare maniaco.
Pioveva a dirotto, e ovviamente nella fretta di uscire non avevo preso l'ombrello, ma non aveva importanza, volevo solo vedere lui, avrei sopportato anche cento tempeste pur di avere la possibilità di parlare con lui.
Improvvisamente ecco arrivare la sua impala, la parcheggia vicino a casa e scende di corsa, riparandosi con un libro dalla pioggia.
Se non ci fossero cose più importanti di cui parlare gli avrei già fatto una lavata di capo per l'uso improprio di quel povero libro.
Corre verso casa, quando lo fermo afferrandolo per un braccio.
Lui si gira sorpreso, e quando mi vede la sua espressione cambia.
Resta in silenzio, fissandomi con quei meravigliosi occhi verdi.
"Dean... Ti prego possiamo parlare?" Gli dico avvicinandolo a me.
"Cas io... Non avrei dovuto mandarti quel messaggio, ma stavo male e... Ma non importa, torna a casa, ti prenderai un raffreddore."
"Al diavolo il raffreddore, devi ascoltami Dean... So che stai male quanto sto male io, non può finire così! Quello che abbiamo è troppo speciale perchè finisca così..."
"Anche Romeo e Giulietta si amavano, ed è finita lo stesso... Anche quel tuo principe russo non partiva per la guerra nonostante la sua amata avesse bisogno di lui? L'amore finisce Cas... E' la vita!"
"Smettila di parlare così Dean, possiamo farcela, insieme possiamo superare tutto questo!"
"E come? Riavvolgeremo il tempo così non farai un figlio?"
"Non so neanche se è mio figlio Dean! Per questo ho preso una decisione..."
"Quale decisione?" Lui mi gurda curioso, mordendosi le labbra.
"Ho chiesto a Meg di fare un test del dna... Voglio essere assoluatemente certo che quello sia mio figlio prima di prendere una decisione, perciò ti prego, almeno fino a quel momento resta con me..."
"E a cosa servirà? A prolungare la nostra sofferenza?" Risponde scuotendo la testa.
Cerca di ritrarsi dalla mia presa, ma non lo lascio, non lo lascerò andare via, anche se in questo momento lo sto odiando, lotterò per lui.
"Coraggio allora! Di pure che hai paura! Di pure che vuoi solo scappare via!" Non so perchè gli sto dicendo queste cose, ma sono furioso, con lui, con Meg, con l'intero fottuto universo per averci fatto questo scherzo crudele.
"Mi stai dando del codardo Cas?" Urla lui furioso.
"Si! Perchè invece di affrontare tutto questo con me stai scappando, e la verità è che hai solo paura di rinunciare alla tua vita! Delle responsabilità che questa storia comporta!" le parole mi escono da sole, come un fiume in piena.
"Pensi che si tratti di questo?! Cazzo Cas pensavo che mi conoscessi!"
"E' proprio perchè ti conosco che ti dico questo! Non hai mai avuto una storia seria, non ti è mai importato un cazzo di niente di nessuno, hai sempre e solo giocato con l'amore, e ora che devi pagare le conseguenze di questo amore ti tiri indietro!"
"E pensi che ne sia felice? - Urla afferrandomi per la camicia - Pensi che sia contento di rinunciare a te? Ma hai una vaga idea di tutto ciò a cui ho rinunciato per te? Di quanto io sia cambiato per te? Ho fatto di tutto cazzo, di tutto!"
"Allora continua a farlo! Non mollare proprio adesso, amare qualcuno significa lottare, anche se fa male, anche se fa paura, anche se ti arrabbi e piangi, amare qualcuno vuol dire rimanere!"
"Castiel ma mi hai visto? Dio santo io so a malapena badare a me stesso, e ora vorresti che badassi a te e a tuo figlio? Certo che ho paura, non posso farcela Cas, rovinerei tutto, farei solo dei gran casini!"
"Ma almeno ci avrai provato! Mi prenderò cura io di te e di lui, posso farlo, ho solo bisogno di avere te al mio fianco e sono sicuro di poter fare qualsiasi cosa!"
Dean abbassa la testa, si passa le mani nervosamente le mani tra i capelli e scuote la testa.
Vorrei solo piangere in questo momento, perchè tutto questo mi sta uccidendo, ma non posso farlo, devo essere forte per lui, non deve vedermi debole o non potrà mai affidarsi a me.
"Mi odierà Cas... Quel bambino mi odierà apena capirà che è colpa mia se i suoi genitori non stanno insieme... Mi odierà e io non potrò che dargli ragione!"
"E pensi che sarebbe felice di sapere che per colpa della sua nascita suo padre ha rinunciato alla persona che più ama in questo mondo? Pensi che non si sentirebbe in colpa a vedermi infelice?"
"Non lo so Cas, non so più niente ormai... So solo che mi manchi, ma non voglio rovinarti la vita! E questa storia è un fottuto labirinto senza via d'uscita..."
Sta crollando, lo avverto dalla sua voce, è troppo anche per lui tutto questo peso.
Di volta e da un pugno all'albero, restando a imprecare a testa bassa.
"Tutti i labirinti hanno una via d'uscita Dean, puoi metterci molto tempo a trovarla, e puo sembrarti di impazzire a cercarla, ma esiste. Esiste..."
"E se ci perdessimo? Se impazzissimo prima di trovarla?"
Mi guarda con gli occhi disperati, come se cercasse una speranza ai suoi tormenti.
"Almeno saremo insieme..."
"Ti rovinerò la vita Cas..."
Gli prendo il viso tra le mani e lo guardo intensamente.
"Tu l'hai resa migliore la mia vita stupido... Non ho mai amato nessuno come amo te, e non mi importa se sarà complicato, io voglio te, te e nessun altro..."
Non resisto oltre e lo bacio, lui oppone resistenza, cercando di spostarmi con le mani, ma si lascia baciare.
Dio come mi sono mancati i suoi baci, come mi è mancato lui...
Improvvisamente si stacca da me, arrentrando di qualche passo.
"D-devo andare adesso... Jody avrà preparato la cena.."
Faccio qualche passo avanti ma lui arrestra ancora.
"Cas ti prego lasciami andare, ho la testa che mi scoppia, non riesco più neanche a pensare!"
Mi fermo, lo guardo col cuore spezzato e gli dico: "Allora pensaci amore mio. Pensaci, io ti aspetterò..."
Lui mi guarda e per un attimo ho la sensazione che faccia un passo verso di me, poi si morde le labbra e si volta, incamminandosi verso la casa.
"Buonanotte Giulietta..." Sussurra di spalle, allontanandosi.
"Buonanotte Romeo..." Dico di rimando, facendo finalmente uscire le lacrime.
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Teach me.
FanfictionCastiel dopo la fine della sua relazione con Meg si trasferisce alla Texas Tech University ad insegnare lettere, li incontra Dean Winchester, studente intelligente ma ribelle. Tra di loro nasce subito uno strano rapporto, a Dean interessa solo il se...