Some years ago
(Dean POV.)
Gli anni erano passati così in fretta che neanche io me ne resi conto, in fondo vivere con quel pazzoide era un avventura che non finiva con il tornare a casa e cenare tranquillamente: no, di punto in bianco saltava sulla sedia e urlava qualcosa sul fare un viaggio in Arizona o magari andare chissà dove per il mondo! Difatti l'ultima nostra vacanza fu in Inghilterra, nonostante sappia che odio da morire l'aereo.
Jack era cresciuto, ora aveva 23 anni e faceva l'università a pieni voti, molto spesso vedevo la Triplice Alleanza (lui, Sam e Castiel) che parlavano tra loro su qualche libro o qualcosa simile alle cose che studiava, pareri e confronti su qualche personaggio, mentre la Triplice Intesa (io, Bobby e Jody) ce ne stavamo in cucina a bere birra e parlare del lavoro. Fortuna che almeno a tavola avevamo tutti un discorso unico: il cibo! Benedetta Jody che mi salva dagli intrugli di Cas!
Comunque erano appena andati via tutti e mi stavo mettendo il pigiama, non ero il figurino di una volta e i super alcolici che una volta mi bevevo a litri mi avevano messo qualche peso in più su quelli che prima erano i miei adorati addominali, il lato positivo era che il mio adorato professore si divertiva a morderla e nonostante fossero passati così tanti anni, ancora ci scoprivamo a baciarci e stuzzicarci quando Jack era a lezione di violino o in giro con i suoi amici del skate: era un teppista quell'uomo, tutto felpe e jeans strappati e mi ci rivedevo un po'!
Ora Cas mi passava i compiti della sua aula, precisamente un compito in cui una studentessa aveva scritto di amarlo nel lato del foglio e mi divertiva da morire la serietà con cui diceva di dare un occhiata, quando ovviamente voleva solo farmi notare quell'appunto.
Gli sfiorai la mano e la fede con il pollice, ricordavo il nostro matrimonio con malinconia e felicità... Il bulletto di una volta era diventato il papà responsabile e affettuoso che non avevo mai avuto.
Tranne per una cosa: La passione per le auto da corsa. Avevo la collezione completa dei giochi di Need For Speed e mi gasava sempre giocarci e mandare a quel paese chi mi superava o chi sorpassavo! Cas diceva che sembravo un bambino, eppure passavamo intere notti a giocare con Jack e qualche volta dovevo ammettere che mi sconfiggevano. Avrebbero dovuto sfidarmi con la mia piccola... Mi mancava, per alcuni versi, l'ho venduta subito dopo aver mollato tutto e con quei soldi ci siamo trasferiti qui. Chissà in che mani è andata a finire!
"Papà..." sentimmo urlare dalla porta di entrata. Jack aveva una voce strana, passava dall'essere irritante e squillante, alla pura dolcezza... Soprattutto quando dovevo sganciarli qualche dollaro. Entrò nel salone e si sedette sulla sedia di fronte a me, poi prese la crostata che stavo mangiando e ne rubò un morso. "Vi devo chiedere una cosa... Abbastanza imbarazzante!"
"Si, è normale che quando vedi una bella donna il tuo orsacchiotto voglia entrare nel box giochi!" dissi io sorridendo e riprendendo la mia crostata.
"Ehm, non quello!" disse diventando rosso e abbassando lo sguardo.
"Dicci Jacky, hai combinato qualche guaio?" chiese Cas, lasciando la penna dopo aver assegnato un 19/100.
Sbuffai qualche parola sul fatto che la sua paghetta l'avevamo già data e si mise a ridere, dal colorito delle sue guance sospettai che si trattava di qualche cotta che aveva avuto, ma non volli intralciare il momento cruciale del discorso. Questa era una delle cose che amavo di mio figlio, da fuori sembrava il bulletto pronto a spaccarti la testa e poi lo vedevi suonare il violino, leggere i romanzi di Jamie McGuire senza tener conto che Walking Disaster era un regalo di Natale per Cas e piangere segretamente quando qualcuno moriva in qualche serie tv che gli piaceva tanto. Una volta lo spiai dalla sua camera mentre singhiozzava guardando Il Re Leone, non sapevo se ridere o andare a dargli uno scappellotto scherzoso dietro la nuca.
"Ehm... Come ci si... Sente... Quando..." fece prendendo tempo.
"Quando?" lo incitai io. Dovevo trattenere le risate.
"Come ci si sente quando ti innamori?" sbottò veloce.
Solo allora scoppiai a ridere e dovetti fare un grande sforzo per smetterla, anche perchè Cas mi aveva dato uno schiaffo dietro la nuca che era un miracolo se non ero diventato Nick-quasi-senza-testa.
Lo guardai, presi un volto più o meno serio e notai che quella domanda lo stava mandando nel panico: si mangiava le unghie e non ci guardava e quando spostava lo sguardo, era solo per passarlo sul vaso di fiori al centro del tavolo o sui compiti ancora non corretti. Sospirò e si morse le labbra.
Lo vidi passarsi una mano tra i capelli dorati e scompigliarli come per sistemare i pensieri confusi che aveva per la mente, infine posò il volto sul tavolo e lo circondò con le braccia per non farsi vedere.
"Bè... Ti senti bene." iniziò a dire Cas "Pensi sempre al meglio di quella persona, pensi a cosa potrebbe piacergli, pensi al suo profumo o quanto ti piacerebbe baciarla..."
I suoi occhi erano fissi su di me e io ad accarezzare le ciocche del ragazzo confuso che avevo di fronte, sapevo che questo lo rilassava perchè quando aveva pressoché 7 anni aveva degli incubi a causa di alcuni bulli del quartiere, vicino la scuola, e spesso veniva nel nostro letto con le lacrime agli occhi, il pigiama sporco di pipì e il cuore al mille dal terrore. Io lo calmavo sempre, lo vestivo con abiti nuovi dopo averlo lavato e gli dicevo che andava tutto bene, mentre lo coccolavo per farlo addormentare.
"Ti viene voglia di mollare tutto." aggiunsi io, pensando ai gran casini che avevo fatto in passato.
"Ma non succede tutto subito J, prima inizia a essere qualcuno che trovi simpatica o bella e poi aumenta di più..." cercò di spiegare ancora Cas, ma lui si chiuse ancora più a riccio e mugolò qualcosa.
"Bè, a meno che non ti viene voglia di fartela, in quel caso ti do qualche dritta, figliolo" sussurrai.
"Dean!" urlò mio marito fissandomi.
"Non urlare tanto, ti devo ricordare come siamo arrivati a questo punto?" sorrisi e gli feci l'occhiolino.
Lui iniziò a diventare un peperone, poi prese un respiro e cercò di non badare ai ricordi che sicuramente gli stavano passando per la mente.
"Allora credo che..." sussurrò Jack spostando il braccio e prendendo l'ultimo pezzo della mia crostata.
Io e Cas ci guardammo ansiosi e preoccupati, già immaginavo mio figlio dirci che aveva messo incita qualche ragazza o che aveva combinato qualche casino con qualcuno di fidanzato o sposato, poi spostò il viso ancora rosso di imbarazzo e rimise il berretto che era caduto sul tavolo, ci guardò e abbassò di nuovo lo sguardo.
"Mi prendereste per pazzo!" sussurrò ancora.
"Mettici alla prova!" feci io guardandolo seriamente.
"Bè... Oggi sono andato a violino e mi sono sentito diverso con una persona..." iniziò, Cas annuì. "Ecco, lei è la mia professoressa... E credo di amarla!"
Lo guardammo entrambi stupidi da quelle parole e dopo poco scoppiammo a ridere di getto, così tanto da non riuscire a fermare le nostre lacrime, così tanto da dire un "Non ci credo!" o un "Non è possibile!" senza accorgercene, quando tornammo a una serietà più o meno credibile, Jack mi lanciò il fazzoletto della crostata contro il viso e ci guardò stizzito dalla nostra reazione.
"Ti abbiamo mai raccontato come ci siamo conosciuti io e tuo padre?"
Lui scosse il capo e io abbassai lo sguardo sentendo gli occhi lucidi alla visione di quella mensa nella mia mente, di quegli occhi celesti che mi fissavano, poi iniziai a raccontare e Castiel mi strinse la mano piano, probabilmente anche lui voleva piangere a quei ricordi, ma non lo fece e rimase in ascolto.
20 anni fa...
Sembrava passato un secondo.
Niente tra noi è cambiato.
E ancora non credo nell'amore.
Ma credo in lui.
Credo in Castiel e me.
Credo in noi.
Vi lasciamo con questo video di teach me <3 https://www.youtube.com/watch?v=Xt1WC9fqY8s&t=2s
Nota LoveAlwaysAndForever: Non so davvero cosa dire: Ho scritto questa fanfic per mesi, pianto, riso, scherzato e odiato a morte ogni singolo litigio o incomprensione. Io e la mia socia ci rendiamo benissimo conto che 81 capitoli sono pesanti, eppure non riesco a trovare una sola nota negativa in tutto questo.
Ripeto, non so che dire, forse il fatto che stia piangendo significhi molto di più di quel che voglia scrivere in questa nota. Chi mi conosce saprà che non sono una tipa sentimentale, nonostante tutto ora sento come se qualcosa in me stia morendo e me la stiano staccando da dosso a forza.
Con questa fanfic ho dato tutta me stessa, ogni singola parte, e ringrazio ogni fan, dalle recensioni lunghissime a quelle di due parole, da quelli che visualizzano e non rispondono a quelli che ci cercano persino su facebook. Ringrazio i preferiti, i ricordati, gli autori preferiti e chi silenziosamente ci segue senza far nulla.
Ringrazio Bobby (il mio telefono) per aver sopportato tutti i file salvati a causa del pc rotto.
Ringrazio Vanessa per avermi dato man forte quando ero troppo, davvero troppo giù di morale perchè "faccio schifo nella scrittura."
Ringrazio ogni cosa mi abbia dato il coraggio di scrivere e finire questa fic.
GRAZIE EFP.
Dalla vostra scrittrice, ValentinaNota Destiel87: Inanzitutto ringrazio davvero di cuore tutti per averci seguito fino qua, in questa lunga avventura!
In primo luogo LovealwaysAndForever, con la quale abbiamo creato questa storia che sentiamo come un figlio ormai, e come tale lo salutiamo, con il cuore gonfio e i lacromoni da mamme...
Per me e la mia socia questa è stata la fic più importante mai scritta, ci abbiamo messo davvero il cuore, perciò speriamo di aver raggiunto il vostro <3
Voi, che insieme a noi, avete seguito dean e castiel dal loro primo sguardo fino a quando sono diventati una vera famiglia insieme a jack, ci avete incoraggiato e sostenuto, riso e pianto con noi, e di questo vi saremo sempre profondamente grate.
Vi auguro di trovare il vostro dean, o il vostro cas, e di avere una lunga ed eccitante vita insieme, nel frattempo continuate a leggere le nostre ff e a seguire i nostri eroi sullo schermo ;-)
Per finire vorrei ricordare che tutti i titoli dei pov di Castiel sono titoli di libri, quindi se non sapete cosa leggere, prendete spunto ;-)
Alla prossima amici <3
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Teach me.
FanfictionCastiel dopo la fine della sua relazione con Meg si trasferisce alla Texas Tech University ad insegnare lettere, li incontra Dean Winchester, studente intelligente ma ribelle. Tra di loro nasce subito uno strano rapporto, a Dean interessa solo il se...