Lolita.
(Castiel POV)
Quest' ansia orribile non mi abbandona da quando Dean mi ha detto dell' ospedale, ho la terribile sensazione che stia per succedere qualcosa di brutto, e non ce la faccio ad affrontarlo, non ora che finalmente va tutto bene.
Me ne sto qui seduto nella sala d'attesa con Jack in braccio e Dean che legge una rivista al mio fianco, ogni volta che posso lo tocco, anche solo sfiorargli il braccio o la gamba mi fa sentire un po' più sicuro, perchè so che è ancora qui con me.
Quando lo chiamano mi alzo e lo abbraccio forte, mentre lui imbarazzato cerca di ritrarsi, poi gli stampo un bacio e gli dico che andrà tutto bene.
La dottoressa mi guarda comprensiva e mi dice: "Non si preoccupi, il suo fidanzato è in buone mani!"
Annuisco e cerco di sorridere, anche se ho una morsa alla stomaco che mi uccide.
Fortuna che Jack non sta fermo un attimo e mi distrae...
Aspetto seduto in questa scomoda sedia di plastica e guardo le persone che vanno e vengono, chiedendomi quale sia la storia che gli ha portati qui.
Jack sembra intuire la mia preoccupazione, mi pare quasi che sia preoccupato anche per Dean, dopotutto è il suo papà quello la dentro.
Papà. Ancora non mi sembra possibile.
Finalmente Dean esce e io gli corro incontro, e anche Jack emette gridolini e si sbraccia verso di lui.
"Tutto ok, non agitarti mamma tigre!" Mi dice allegramente.
"Allora stai bene?"
"Si si, sano come un pesce!"
"Oh grazie a Dio!"
Lo stringo forte e lo bacio dappertutto, lui si lascia coccolare facendo una faccia buffa e fa qualche carezza anche a Jack, premuto tra noi due.
"Dai su, tieniti queste coccole in caldo per stanotte! Ora andiamo che devo fare una commissione!"
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E così eccoci qua al parco, io e Jack, ad aspettare di nuovo che Dean finisca la sua misteriosa commissione segreta.
Il parco è immerso nel verde, pieno di famiglie che passeggiano e bambini che giocano, ed è strano pensare che è lo stesso parco dove baciai Dean dietro un albero mesi fa.
Come sono cambiate le cose...
Mentre faccio giocare Jack con il suo pupazzo Minions si avvicina una ragazzina, sui 14 - 15 anni, con un vestitino azzurro troppo corto e lunghi capelli biondi sciolti.
Ha delle calze bianche che assomigliano a delle autoreggenti e un rossetto rosso che le conferiscono un aria da lolita.
Sta leccando un gelato e sorride a Jack, poi gli stringe la manina dolcemente e mi guarda.
"Ma che bel bambino che ha!" Mi dice continuando a leccare il gelato.
"Grazie... Si chiama Jack!"
"Ma ciao Jack! E complimenti anche a te per il bel papà!"
"Grazie..." Rispondo imbarazzato.
"E la mammina dove l' ha lasciata?"
Tentenno qualche minuto per decidere come dirle che non c'è alcuna mammina nei paraggi, solo un papà in missione speciale.
"Non c'è... Cioè c'è naturalmente, da qualche parte ma..."
"Oh ma guarda guarda, sei un papino solitario allora?" Mi interrompe, sedendosi poi a fianco a me.
"Non esattamente! E invece la tua di mammina dov'è?"
Forse facendole capire che ha una mamma che la cerca si darà una calmata...
"A scoparsi papino..."
Ammutolisco. E' davvero una Lolita santo cielo!
"Oh... Beh, buon per loro..."
"E a te piace scopare?"
Un flash con i titoli dei giornali mi appare nella mente: Noto professore arrestato per pedofilia al parco.
"Ehm... Non sei un po' piccola per parlare di queste cose?"
"Non piccola come credi..."
"Direi di si invece... E io sono troppo grande!"
Lei sorride maliziosa, leccando il gelato.
"Mi piacciono grandi!"
Cribbio.
"Non ne dubito, ma vedi tu sei ancora una bambina, e poi io ho un fidanzato quindi..."
"Un fidanzato? Beh se è carino quanto te possiamo giocare tutti insieme!"
Ma che piccola pervertita!
"Senti, penso che dovresti tornare a casa, e giocare con i ragazzi della tua età!"
"I ragazzi della mia età mi annoiano... Preferisco gli uomini come te!"
"Forse invece dovresti tornare a giocare con le barbie!" Sbotta Dean dietro di noi.
Ero così impegnato a non finire in galera che non mi sono accorto di Dean.
"Perchè non ci giochi tu?" Replica lei acida.
"Perchè io preferisco giocare con il mio Ken!"
Si sporge verso di me e mi bacia, e non un bacio a stampo, uno con la lingua.
Lei ci guarda irritata e smette di mangiare il gelato.
"Io lo bacerei molto meglio!" Replica irritata.
Dean la guarda a lungo, poi si avvicina a lei e le sussurra:
"Senti stronzetta, torna a casa a guardare i cartoni prima che ti spiaccichi quel gelato in faccia ok?"
Lei sbuffa e si alza, lanciandoci uno sguardo pieno d'odio.
"Non posso proprio lasciarti solo un attimo eh?"
"Ma Dean non è stata colpa mia!"
"Lo so lo so, adesso andiamo a casa papino!" Risponde tirandomi per un orecchio.
Come mi era mancato il mio idiota!
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Teach me.
FanfictionCastiel dopo la fine della sua relazione con Meg si trasferisce alla Texas Tech University ad insegnare lettere, li incontra Dean Winchester, studente intelligente ma ribelle. Tra di loro nasce subito uno strano rapporto, a Dean interessa solo il se...