Midsummer night's dream.

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Midsummer night's dream.


(Castiel POV)
Dean è sdraiato sulla cattedra con le gambe a penzoloni, completamente nudo tranne che per i boxer bianchi, mi guarda con quello sguardo sfacciato e sorride maliziosamente, le sue mani mi accarezzano i fianchi e la schiena, mentre con il bacino spinge verso di me.
Io sono sopra di lui, gli bacio il collo, dandogli dei leggeri morsetti, poi risalgo sulla sua guancia e mi avvicino lentamente alle sue labbra semi aperte, accarezzandole con le mie. Le bacio, e le avvolgo tra le mie.
Mi muovo sopra di lui, piano, toccando ogni centrimetro della sua pelle calda, è così bello, morbido, buono.
Mi sfila con foga i boxer, e io lo aiuto a togliere i suoi, lanciandoli per terra.
Ci tocchiamo, e i nostri corpi prendono fuoco, estasiati di piacere, siamo senza controllo, assuefatti l'uno dell'altro.
"Miao, miao, miao!" Oscar?
Alzo il viso e lo vedo sulla cattedra davanti a noi che scodinzola. Qualcosa non torna.
Apro di colpo gli occhi, perchè sto fissando il soffitto azzurro di camera mia?
"Miao, miao, miao!" Ripete Oscar, leccandomi il viso.
Aspetta un momento, stavo sognando? Stavo davvero sognando Dean Winchester in quel modo?
Mi alzo bruscamente a sedere, facendo ruzzolare Oscar sul cuscino.
Mi massaggio gli occhi confuso, cercando di riprendermi dal sogno quando noto che c'è qualcosa di decisamente troppo gonfio tra le mie gambe. Maledizione!
Stupido irritante ragazzino! Stupido irritante, sexy ragazzino!
Sospiro e mi alzo, mi serve subito una doccia fredda!
Menomale che oggi è domenica, così non dovrò incontrarlo in classe.
Resto una buona mezzora sotto l'acqua e fredda e finalmente sono pronto per uscire.
Mi asciugo velocemente e mi vesto con dei jeans scuri e una polo verde chiara.
Mi accorgo che ha lo stesso colore dei suoi occhi, e un flashback del sogno invade prepotente i miei pensieri, i suoi occhi nei i miei, il suo corpo sotto il mio, le sue labbra tra le mie.
Mi sfilo rapidamente la maglia e prendo il cardigan rosso della sera prima dalla sedia.
Decisamente meglio così!
Vado a preparare la colazione per me e Oscar, che continua a strusciarsi sulla mia gamba, miagolando disperatamente.
Croccantini per lui, yogurt e cereali per me. In tv danno Grey's anatomy, e devo assolutamente sapere cosa succede tra Alex e Isi ora che si sono finalmente sposati!
Dopo venti minuti di telefilm ho una terribile illuminazione guardando una litigata tra Alex e George. Maledizione. Non posso neanche più guardare la tv in santa pace, quel ragazzo è ovunque. Perchè Alex gli deve assomigliare così tanto?
Forte, arrogante, rubacuori, senza peli sulla lingua, e naturalmente, dannatamente sexy.
Spengo la tv e lancio il telecomando sul mobile.
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Ho deciso di uscire un po', devo distrarmi dai pensieri decisamente scandalosi che ho su quel ragazzo. Sono andato a fare un giro nella nuova libreria del centro, è una delle più grandi della città e voglio proprio comprare un nuovo libro, magari un romanzo storico.
Mi aggiro sognante tra gli scaffali colmi di copertine colorate, cullato dalla musica rilassante e da quel profumo di libri nuovi che tanto adoro.
Dopo un po' scovo I Miserabili, lo avevo letto anni fà, e all'improvvviso l'idea di rileggerlo mi stuzzica la mente. Si, devo proprio comprarlo, dico sfogliando le pagine e ricordando il film uscito qualche hanno fà, che ho davvero amato. E il fatto che ci fosse Hugh Jackman non c'entra assolutamente niente.
"Oh andiamo Samantha quanto ti ci vuole a scegliere un libro?" Oh no.
"Solo cinque minuti, tranquillo Dean!" Oh no, no, no!
"I tuoi cinque minuti quando si tratta di libri equivalgono ai cinque minuti che servono a Lisa per scegliere un vestito!" Dannazione!
Devo scappare il più velocemente possibile prima che mi veda, dove diavolo è l'uscita?
Eccola, corro tra le librerie nascondendo il viso dietro I Miserabili, pregando in un miracolo.
Sbatto contro qualcosa e mi ritrovo a terra con la faccia nel libro. Lo tolgo cercando di capire contro chi o cosa ho sbattuto quando il mio incubo si avvera.
"Professore! Sa, anch'io sono contento di vederla, ma non c'è bisogno che mi salti addosso in questo modo! Aspetti di essere in camera mia almeno!"
Perchè? Perchè tra tutte le persone proprio lui? Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo? E perchè il sogno di stanotte si stà pericolosamente insinuando nei miei pensieri?
"Non dire sciocchezze Winchester! Stai più attento a dove cammini piuttosto!" Dico nervosamente alzandomi in fretta.
"Ma veramente è lei che và in giro con il naso tra i libri, come sempre! Non che mi dispiaccia essere molestato da lei naturalmente!" Dice facendomi l'occhiolino.
"Che assurdità vai dicendo? Non ti ho molestato, ti sono solo accidentalmente caduto addosso!"
"Si ma mi ha fatto male! Come minimo dovrebbe offrirmi qualcosa, per farsi perdonare!"
"Ti ho davvero fatto male? Santo cielo sono mortificato! Io... Posso offrirti un frappè? C'è una gelateria proprio qui dietro..." Dico imbarazzato.
"Vada per il frappè allora! Andiamo?" Dice sorridente, alzandosi in piedi.
Annuisco con poca convinzione e mi alzo anch'io. Ci dirigiamo insieme a Sam verso la cassa, e dopo aver pagato i libri lo vedo sussurrare qualcosa al ragazzo, che da quanto ho capito deve essere il fratello minore. Sam dopo aver fatto una faccia confusa saluta velocemente e se ne va, siamo anche soli, davvero perfetto!
Dopo dieci minuti di battute sfacciate da parte sua e silenzi imbarazzati da parte mia, arriviamo alla gelateria e ci sediamo in un tavolino rosa vicino alla finestra. Lui ordina un frappè al cioccolato e io uno alla fragola, che ci vengono serviti quasi subito.
Inizia a bere, mordendo la cannuccia, cosa che purtroppo non mi aiuta a scordare il sogno di stanotte.
"Posso assaggiare il suo? Adoro la fragola!" Mi chiede allegramente.
"Ehm... Si, va bene, aspetta che chiedo una cannuccia e..."
"A che serve la cannuccia?" Chiede lui sorridendo.
Afferra il mio bicchiere e si avventa sulla mia canuccia, bevendo estasiato.
"Buono!" Dice ripassandomi il bicchiere.
Annuisco distrattamente mentre penso se sia il caso o no di bere da quella stessa cannuccia. Disgraziatamente è davvero un buon frappè, e non mi va di lasciarlo li.
Avvicino le labbra e bevo, mentre lui mi guarda divertito, evidentemente al corrente del mio disagio.
Sento il viso che si scalda e lo stomaco che si contorce, non so cosa diavolo mi faccia quel ragazzino, ma mi fà impazzire. Devo andare a casa, prima di fare qualche follia.
"Adesso è meglio che vada! Goditi pure il tuo frappè!" Esclamo sistemandomi gli occhiali.
"Ma come non vuole nemmeno assaggiare il mio? E' delizioso!" Dice lui mettendo il broncio.
"Immagino, ma devo proprio andare, mi stanno aspettando!" Mento spudoratamente io.
"E chi? Devo essere geloso?" Quant'è sfacciato!
"Oscar! E non vedo perchè mai dovresti essere geloso!"
"Uhm, ed è carino questo Oscar?" Chiede mordendo la cannuccia.
"Moltissimo! E ora mi starà aspettando, perciò devo proprio andare!"
"Non prima di aver assaggiato il mio frappè, non la lascerò andare se non lo fà!"
Piccolo irritante ragazzino!
"E va bene, santo cielo dammi qua!" Afferro bruscamente il suo frappè, e dopo averne assaggiato un sorso, cercando di non pensare che le sue labbra erano appoggiate a quella stessa cannuccia poco prima, glielo porgo e mi alzo.
"Ci vediamo in classe allora!"
"Si, ci vediamo in classe! E faccia il bravo con il suo Oscar!"
La capacità di questo ragazzo di dire sempre la cosa più scandalosa è sorprendente.
"Non credo proprio!" Rispondo alzando gli occhi al cielo. Devo proprio andarmene.  

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