Breakfast at Tiffany's.

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Breakfast at Tiffany's.


(Castiel POV)

Non so come mi sia venuto in mente di mandargli quella foto, non avevo mai fatto niente del genere, ma del resto, tutto quello che ho fatto con quel ragazzo è una novità per me. Non avevo mai creduto di poter provare tanta attrazione, non solo fisica ma anche mentale, per un ragazzo come lui, anzi per un ragazzo in generale.
Certo, c'era stato David alle superiori, ma avevo creduto che fosse stata solo una fase dell'adolescenza, e comunque era stato solo sesso spinto ad una festa, ed ero ubriaco, perciò avevo attribuito al alcool la folle passione che ci travolse quella notte d'estate.
Avevamo anche flirtato un po' durante la scuola, ma lui non voleva che i suoi scoprissero le sue inclinazioni perciò era stata una storia fatta di sguardi e sorrisi, una specie di romanzo vittoriano alla Jane Austen insomma, terribilmente dolce e segreto.
Ma con Dean è diverso, tutto in lui è diverso, ha la ribellione di Meg e la bellezza di David, ma oltre a questo, lui è completamente diverso dalla batterista rock, stravagante e anticonformista che amavo e dal ragazzo serio e intelligente che voleva diventare medico, e sul quale ho fantasticato per qualche semestre.
Ad ogni modo, spero vivamente che non la faccia vedere a nessuno o morirei di vergogna, insomma avevo un libro in mano e i miei soliti occhiali, ma a parte quelli, non avevo altro addosso. Devo essere proprio impazzito.
Mentre penso a tutto questo Charlie continua a parlarmi della sua nuova fiamma, una commessa di Tiffany, motivo per il quale stiamo facendo colazione qui.
"E' così carina e sexy non trovi? E ha quel sorriso completamente adorabile!" Dice lei senza toglierle gli occhi di dosso.
"Si lo è davvero Charlie... Dovresti chiederle di uscire! Insomma non ha smesso di guardati da quando siamo entrati, dev'esserci dell'interesse da parte sua!"
"Tu credi?" Chiede lei speranzosa.
"Certo, se qualcuno ti guarda in quel modo, è perchè ti vuole, credimi ne so qualcosa!"
Rispondo, pensando alle occhiate che mi lancia Dean in classe, quel ragazzo non ha un minimo di ritegno!
"Davvero? Non dirmi che è la stessa persona per la quale hai dato un nome ad una rosa! La faccenda si fa interessante!" Sogghigna lei curiosa mentre sorseggia il suo cappuccino.
"Ehm... Beh ecco si. Ma non chiedermi altro perchè non posso dirtelo!" Accidenti, mi faccio sempre scappare qualcosa quando sono con lei.
"Uuh una passione segreta, che cosa romantica! E dimmi è sexy la tua rosa?"
"Oh si, moltissimo!" Mi sfugge un sorriso pensando alla foto che lui ha mandato a me, e che ogni tanto mi riguardo di nascosto.
"L'hai già baciata?"
"Charlie, ti avevo detto di non chiedermi nulla..."
"Oh e dai solo qualche piccola anticipazione! Devo distrarmi da Helene, o finirò per saltarle addosso qui davanti a tutti!" Ha la faccia supplichevole di un bambino che chiede i biscotti alla mamma, e alla fine cedo ai suoi occhioni.
"Si..." Rispondo con un sorriso, sentendo le guancie avvampare.
"Wow! E com'è stato?" Chiede avvicinandosi a me con aria furtiva.
"Bellissimo... Travolgente. Intenso." Accidenti mi sta venendo voglia di farlo di nuovo a furia di pensare a lui.
"Oh come sei fortunato! Vorrei tanto avere anche io un bacio così con la mia bella Helene!" Sospira, e ritorna a guardare la cameriera bionda addentando una brioshe.
Non sono mai stato un tipo impulsivo, ma ho davvero troppa voglia di Dean in questo momento per fermarmi a pensare.
Afferro il cellulare e lo nascondo sotto il tavolo, cerco il suo numero e poi gli scrivo un messaggio.
- Sono da Tiffany, raggiungimi se vuoi un'altro bacio Romeo!
Dopo qualche secondo arriva la sua risposta.
- Sei un piccola Giulietta tentatrice! Arrivo!
"Dovresti proprio andare a parlarci Charlie! Insomma una ragazza così bella non resterà ad aspettare a lungo non credi?" Mi sento un po' uno stronzo a spingerla così, ma devo restare libero per il mio Romeo! E poi, è sempre meglio provare che rimanere a guardare sospirando no?
"Hai ragione! Non posso farmela scappare! Augurami buona fortuna!" Dice dandosi una sistemata.
"Non ne hai bisogno, quella ti mangia con gli occhi!" Rispondo facendole l'occhiolino.
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Venti minuti dopo Charlie è sparita nel retro con la bella Helene e Dean è finalmente arrivato, è entrato nel negozio con quel suo sorriso raggiante e quello sguardo malizioso e si è seduto di fronte a me.
Dio, avrei voglia di strappargli i vestiti, e farmelo qua sul tavolo.
"Sei sexy quando mangi la brioshe con la panna lo sai Cas? Mi fai venire brutti pensieri..."
Così non mi aiuti ragazzino!
"Sapessi quelli che passano per la testa a me in questo momento!" Santo cielo, sto perdendo ogni pudore!
"Mostrameli..." Mi fà l'occhiolino e si alza, guardandomi mentre si allontana.
Lascio i soldi della colazione sul tavolo e lo seguo, mantenendo una certa distanza.
Poco dopo Tiffany c'è un parco, un bellissimo parco dove vengo spesso a leggere, e lui ci entra dando un occhiata ogni tanto per vedere se lo seguo. Sono sempre felice quando entro qua, mi è sempre piaciuto stare a contatto con la natura, ma non sono mai entrato qui dentro con una mezza erezione.
Arriviamo nel grande piazzale al centro del parco, dove c'è una fontana e tante panchine disposte a cerchio intorno ad essa, lui si dirige sulla destra, dove ci sono gli alberi di cigliegio, per fortuna non è andato a sinistra, dove c'è il parco giochi.
A quest'ora è pieno di mamme e bambini che corrono e si tirano la palla, anziani che leggono il giornale e signori che portano a spasso il cane, dobbiamo stare attenti, non vorrei proprio creare uno scandalo sessuale.
Entro nel piccolo boschetto cercandolo, ma non lo vedo, come ho fatto a perderlo?
D'improvviso mi sento tirare per il braccio, subito dopo un mano mi stringe la vita, e io vengo sbattuto contro il corpo del giovane appoggiato all'albero, che non perde tempo e mi infila subito la lingua in bocca.
Sà di birra e di sesso. Tutto in lui urla desiderio.
Gli infilo le mani sotto la maglietta rossa, mentre lui mi stringe i capelli e il pacco.
"Ti ho fatto già eccitare così tanto prof? Sei davvero un pervertito!" Sussura tra un bacio e l'altro, stringendo sempre più forte.
"Ti conviene stare zitto, visto che sei più eccitato di me!" Dico infilandogli una mano tra le gambe, facendolo sussultare.
Dean ansima ad ogni tocco, mentre inizio a leccargli il collo e l'orecchio.
"Diamine ti scoperei subito se non ci fosse tutta questa gente!" Mi dice con il volto rosso e gli occhi vogliosi.
"Attento che non sia io a scopare te, magari in classe, davanti a tutti!"
"Non ne avresti mai le palle Cas!"
"Se continui a guardarmi in quel modo, prima o poi ti strappo i vestiti e ti sbatto sulla cattedra!"
"Fallo!" Risponde riprendendo a baciarmi e a mordermi le labbra, infilando la mano sotto la mia camicia e toccandomi il capezzolo.
Sto perdendo il controllo, non ce la faccio davvero più.
"Mammina cosa fanno questi signori?" Chiede una vocina infantile.
Ci stacchiamo immediatamente, e guardiamo inorriditi il bambino con il gelato a fianco a noi.
"Robert! Vieni subito via di li!" Urla la madre correndo verso di lui.
"Forse è meglio svignarsela!" Dice Dean imbarazzato.
"Decisamente!" Rispondo camminando velocemente verso l'uscita.
Santo cielo, sono diventato un vecchio pervertito che scandalizza i bambini al parco!

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