Gone with the wind.

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Gone with the wind.


(Castiel POV)
Non posso ancora credere di essermi donato a Dean, completamente.
Non l'avevo mai fatto, e non l'avrei fatto con nessuno, ma Dean è l'amore della mia vita, e con lui sento di poter fare tutto.... Di essere libero.
E' stato davvero bellissimo, lui è così passionale e allo stesso tempo così dolce che spero di rifarlo...
La sensazione di abbandonarsi totalmente alla persona amata è appagante, come quando dopo aver passato una giornata sotto la pioggia esce il sole che ti scalda e ti asciuga, lasciandoti il calore sulla pelle e nel cuore. E' la pace, ecco cos'è Dean per me.
Oltretutto adesso che non c'è il problema di crescere un figlio abbiamo tutto il tempo che vogliamo, anche se abbaddonare Jack a quella donna mi crea non pochi rimorsi.
Vorrei potergli rimanere vicino, seppure in modo marginale, come un zio che lo possa accogliere quando è in difficoltà e consigliare quando ne ha bisogno.
E' strano, ma mi sono affezzionato a quel piccolo e penso che lo sia anche Dean, così ne ho parlato con lui, spiegandogli che vorrei poterlo vedere ogni tanto, per aiutarlo a crescere meglio, e cosa ancor più strana, lui è d'accordo con me.
Il giorno della partenza di Meg le ho parlato delle mie intenzioni, e lei ha deciso per il bene del piccolo, e probabilmente anche del suo visto che il vero padre è sparito chissa dove, di acconsentire a lasciarlo da noi una settimana al mese.
Ha detto che rimarrà ancora un po' in città, in albergo, per pensare meglio a come gestire la situazione, e magari cercherà una casa in una città qui vicino, visto che dovrà trovarsi un lavoro normale e rinunciare alla sua band, almeno per il momento.
Sembra che le cose si stiano sistemando, e io non potrei essere più felice.
Tutta la tristezza e il dolore che ho provato in questo periodo sembrano spariti via col vento, e ora un nuovo orizzonte pieno di prospettive ci illumina la strada.
Oggi stavo camminando per il centro di ritorno dal college, e mentre guardavo svogliatamente le vetrine ho visto una cosa che ha colpito la mia attenzione.
Appena l'ho visto ho pensato che fosse perfetto per Dean, che fosse la sua essenza, ma avevo paura che quel gesto l'avrebbe spaventato, che che fosse sciocco e troppo romantico che vedendolo mi avrebbe riso in faccia, eppure non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Sono rimasto di fronte a quella vetrina per ore, confuso sulla decisione giusta da prendere, poi dentro di me è apparsa la consapevolezza che fosse il modo migliore per dimostrargli quanto tengo a lui, sopratutto dopo aver superato questo momento così difficile per entrambi.
Sono entrato facendo un bel respiro e l'ho comprato, poi ho invitato Dean a casa mia per quella sera, pensando al modo migliore di darglielo.
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Dean è qui da quasi due ore ormai e ancora non ho avuto il coraggio di dargli il regalo, abbiamo fatto l'amore, ed è stato stupendo come sempre, ma questa volta era come se i nostri corpi fossero più leggeri, ora che quel enorme peso è caduto dalle nostre spalle.
Eravamo sdraiati nel letto, lui riposava tra le mie braccia e parlava del college e dei suoi amici, sereno e rilassato. Era quello il momento giusto, mi dissi per calmarmi.
"Dean... Io... Sai che ti amo tanto vero?" Gli dissi nervosamente.
"Certo... C'è qualche problema Cas?" Rispose lui intuendo il mio disagio.
"No, no... Solo... Ecco volevo che sapessi quanto sei importante per me, quanto tu mi renda felice e completo..."
"Lo so Giulietta... Sai che è lo stesso per me!" Esclama dandomi un bacio.
"Si... E' che hai dovuto sopportare tante cose in questo periodo e hai sofferto molto a causa di questa storia..."
"Anche tu... Ma ora è tutto ok no?"
"Si. E' che oggi ti ho... Ti ho preso una cosa e spero che l'accetterai..."
"Una cosa? Fai il misterioso eh?"
Mi alzo e vado a frugare nella giacca, dove ho riposto la piccola scatola.
Mi avvicino a lui e col cuore in mano gliela offro.
Lui la guarda titubante e la apre timidamente. Quando lo vede mi guarda sorpreso, come se gli mancasse il respiro, poi lo estrae lentamente rigirandoselo tra le dita.
Il piccolo anello argentato splende sotto i suoi occhi, al centro dell'anello c'è la piccola ruota di una macchina circordata da due grandi ali che chiudono il cerchio del dito.
Lui mi guarda, sospira e si morde le labbra.
"E' fantastico Cas... Sembra fatto apposta per me..."
"E' quello che ho pensato appena l'ho visto..."
Lui sorride, e il mio cuore smette di torturarmi.
"Allora lo terrai?" Chiedo titubante.
"Certo... Sempre."
Sorrido e glielo prendo dalle mani, infilandolo nel suo anulare.  

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