The Age of Innocence.

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The Age of Innocence.


(Castiel POV)
Sono le sei e io sto andando nel panico. Ha detto che verrà a prendermi alle otto. Mancano due ore e io non so cosa diavolo fare.
Non dovrei andarci, non dovrei assolutamente andare a questo appuntamento, ma allo stesso tempo muoio dalla voglia di andarci.
Da quant'è che non mi sentivo così vivo? Non riesco neanche a ricordarlo, nemmeno la prima volta che vidi Meg, neanche al nostro primo appuntamento, e per quanto mi costi dirlo, neanche la prima volta che abbiamo fatto l'amore.
Gli ho scritto un messaggio dicendo che non ho alcuna intenzione di venire.
Ha risposto che passa alle otto. Maledetto irritante, testardo ragazzino.
Basta, io non apro, mi chiudo in casa. Non può sfondare la porta dopotutto.
Non può vero?
Ok adesso faccio una doccia, ma non per lui, solo per calmarmi.
Mi metterò un pigiama e mi guarderò la tv, tanto sono sicuro che non avrà le palle per venire, è solo un ragazzino dannazione, a quest'ora sarà con una delle sue ragazze a ridere di me, ne sono certo.
Alle otto precise bussano alla porta. Non è possibile, maledizione.
Fingerò di dormire, si stancherà di bussare e se ne andrà, ne sono certo.
Dieci minuti dopo sta ancora bussando. Prima o poi si stancherà, o qualcuno chiamerà la polizia. Io comunque non apro, mi guarderò Grey's Anatomy in santa pace e non penserò a lui.
- Tanto non mi arrendo professore! - Mi scrive alle otto e venti.
Ok basta così, mi alzo dal divano e vado ad aprigli, nel mio pigiama celeste con le nuvolette. Forse dovrei cambiarmi. No, se mi cambio mi trascinerà fuori, ma non può farlo se sono in pigiama giusto?
"Vuoi smettere di bussare maledizione? Tanto non ci esco con te, fattene una ragione!"
"Ma com'è carino con il suo pigiamino Prof! E' già pronto per andare a dormire? Non c'è problema, le faccio compagnia io!" Risponde squadrandomi dalla testa ai piedi con quel suo sorrisetto sfacciato.
"Non pensarci neanche! Io sto guardando la tv, e ti ho detto che non sarei venuto, quindi torna a casa e vai a studiare che è meglio!" Faccio per chiudere la porta quando ci infila il piede, bloccandola.
"O esci tu o entro io. Scegli tu prof!" Dice facendomi l'occhiolino.
"Oh dannazione! - Sbottò, fissandolo negli occhi, ho una gran voglia di strozzarlo - E va bene, arrivo!"
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Mezzora dopo siamo davanti al cinema, lui con jeans e maglietta verde, io con pantaloni neri e camicia azzurra. Lui sorride, io alzo gli occhi al cielo. Lui compra i biglietti, io cerco un modo per scappare. Lui compra popcorn, io caramelle.
Ci sediamo nelle ultime file, per sua scelta naturalmente, e mi preparo a vedere il film.
Da quanto ho capito è un horror, e io odio gli horror, a dir il vero mi spavento subito, ma non posso dirglielo o farei la figura della ragazzina, quindi sopporterò il film fino alla fine da vero uomo.
Ok, è passata mezzora e io ho l'ansia a mille. Santo cielo perchè? Perchè ho acconsentito a questa follia?
"Se hai paura puoi stringerti a me Castiel!" Sussurra al mio orecchio.
"Ma figurati se ho paura di queste sciocchezze!"
"Allora perchè salti di continuo e tremi in questo modo?" Continua a parlarmi attaccato al mio orecchio, tra il film e lui ho i nervi a fior di pelle.
"Ma non è vero! E scommetto che usi questa tecnica con tutte le ragazze con cui esci vero?"
"Certo, e funziona sempre infatti!"
Sbuffo e torno a guardare il film, cerco di fare il superiore ma dopo dieci minuti salto di nuovo sulla poltrona, facendolo ridere.
Alla fine mi passa un braccio dietro la testa, e con uno strattone me la appoggia al suo petto.
"Mollami subito idiota!" Sbotto cercando di spostarmi.
"No!" Ridacchia lui, tenendomi con tutta la forza che ha.
Dopo vari tentavi falliti, è incredibile quanto sia forte per la sua età, mi rassegno a stare così. Sento il suo cuore che batte, il suo respiro sulla fronte, il suo petto alzarsi e rilassarsi. E' dannatamente bello.
"Vuoi un popcorn?" Chiede avvicinandome uno alla bocca.
"No, e comunque non lo mangerei mai dalle tue manacce!"
"Lo farai invece, o te lo infilo direttamente in bocca. Il popcorn, naturalmente!"
Gli tiro una gomitata nello stomaco.
"Come ti vengono in mente certe cose razza di svergognato?"
"E' colpa tua che hai delle labbra così belle Castiel!" Dice avvicinandomi di nuovo il popcorn. Sospiro e lo mangio, se non altro per farlo smettere di dire certe oscenità.
Quando il film finisce, oltre a tirare un sospiro di sollievo, insisto per farmi riportare a casa. Lui cerca in tutti i modi di convincermi, ma quando gli dico che gli avrei abbassato la media se non mi riportava immediatamente a casa cede.
Arrivati alla porta di casa ha la faccia tosta di chiedermi un bacio della buonanotte.
Gli sbatto la porta in faccia. E passo la notte a pensare a lui. Accidenti!  

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