Sense and Sensibility.
(Castiel POV)
Niente di meglio di una pizza e di Grey's Anatomy per passare una bella serata!
Peccato che ho una montagna di compiti da correggere, così approfitto della pubblicità per leggerli. Naturalmente ho lasciato per ultimo quello di quell'irritante Winchester dagli occhi verdi. Voglio pensare a lui il meno possibile. Sopratutto dopo quello che è successo ieri.
Devo ammettere però che è anche il primo che vorrei leggere, ma no, devo resistere alla tentanzione e leggerlo dopo, con calma e serietà, come se fossi solo il suo professore.
Un momento! Io sono solo il suo professore!
Certo, quello che gli ho permesso di fare ieri esula un po' dal rapporto alunno insegante.
Maledizione, mi sembra ancora di sentire la sua mano calda sul fianco, il suo respiro sul mio collo...
L'altro giorno ero con la mia ragazza e ti ho pensato...
Ok basta pensarci, correggi gli altri compiti Castiel.
Allora, questo è quello di Karen Wheels, dunque, vediamo cosa scrive.
No, in realtà stavamo scopando... E avrei voluto te sopra di me.
Mi blocco, non riesco a capire il senso di quello che leggo.
Perchè quando non vuoi pensare ad una cosa è proprio quella a cui pensi di più?
Dannazione. E va bene, usiamo la psicologia inversa Castiel. Leggerò prima il suo, così non dovrò più pensarci.
Lo prendo in mano e inizio a leggere. Il tema non è male, anche se conoscendolo avrà letto il libro di corsa e all'ultimo minuto. Ha anche una bella calligrafia, non che abbia importanza, però ha davvero una bella calligrafia.
Vado avanti a leggere, e mi sento bene, è solo un normalissimo tema, ho fatto bene a...
Santo cielo. Non è possibile. Come ha osato?
Chiamami. Chiamami. Come può anche solo pensare che lo farò?
Piccolo irritante sfacciato ragazzino!
Crede forse che solo perchè è carino tutti debbano soccombere al suo fascino?
Che tutti rimangano ammaliati dai suoi profondi occhi verdi?
Quegli occhi profondi e caldi, che ti guardano e sembra che ti entrino nell'anima.
Non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe stare sopra di lui, stare dentro di lui..
Sembra così passionale, così focoso, così terribilmente eccitante.
Sbuffò, lanciando il tema sul divano, e lo sguardo mi cade sul cellulare. Non pensarci neanche Castiel!
Ragiona! Ricorda Meg. Ricorda quello che ti ha fatto, ricorda la tristezza e la disperazione.
Rimani dentro la tua barriera, quella che ti sei così faticosamente costruito, e tutto andrà bene, niente potrà farti del male. Rimani dove sei.
Faccio un profondo respiro e riguardo il tema.
Basta, ora lo sistemo io. Afferro una penna a aggiungo una nota sotto il suo numero.
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La lezione è iniziata da un quarto d'ora e io non sto assolutamente pensando a Dean Winchester. Dean Winchester nudo sulla sua sedia, con un libro in mano che sorride.
Dannazione Castiel, concentrati!
Ho deciso di non guardarlo per tutta la lezione, non gli darò questa soddisfazione.
Ci sono tanti altri studenti qui bisognosi delle mie attenzioni, e io non sprecherò altro tempo pensando a quel ragazzino così sfacciato e arrogante.
Ma insomma non può darsi un po' di contengo? Perchè deve sempre guardarmi come se mi stesse spogliando con gli occhi?
Un momento. Lo sto guardando! Maledizione Castiel!
"Professor Novak non ci consegna i compiti?" Chiede una ragazza in prima fila.
"Ah si, certo i compiti!" Mi sono completamente dimenticato dei compiti.
Ma che diavolo mi sta succedendo?
Afferro i compiti e passo tra i banchi, consegnadoli ai ragazzi, che mi guardano speranzosi, pregando silenziosamente di aver ricevuto un buon voto.
Ecco Dean. D'accordo Castiel niente panico, passagli davanti con indifferenza, dalli il compito e tira dritto, puoi farcela!
Passo davanti a lui, e senza neanche guardarlo appoggio il compito sul banco.
Dio, quanto pagherei per vedere la faccia che farà quando vedrà cosa gli ho scritto.
Ti piacerebbe vero? Peccato che io non esco con i ragazzini come te!
Improvvisamente sento una risata acuta. La sua risata acuta.
"Cosa c'è di così divertente Winchester?" Perchè gliel'ho chiesto?
"Stavo solo riflettendo sull'ingenuità di alcune persone!" Risponde lui sorridendo in quel suo modo così sfacciato.
"A che ti riferisci?" Perchè non chiudo la bocca una buona volta?
"Al fatto che certe persone si credono tanto forti e intelligenti, ma quando poi arriva il bel seduttore cascano ai suoi piedi, come la protagonista!"
"Questo non è assolutamente vero! Ci sono persone che ragionano con il cervello non con i sentimenti!"
"Si, e poi cascano comunque tutte ai miei piedi, e quando dico tutte, intendo proprio tutte!" Replica facendomi l'occhiolino.
"O forse sei tu che stai cadendo ai loro piedi, senza neanche accorgetene!"
La sua espressione cambia, il sorriso sparisce. Ho colpito nel segno.
La classe rimane ammutolita, seguendo con trepidazione il nostro dialogo.
Sto veramente dando spettacolo. Mi giro di scatto e riprendo a consegnare i compiti fingendo normalità. Una normalità che devo aver dimenticato sul mio divano.
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Teach me.
FanfictionCastiel dopo la fine della sua relazione con Meg si trasferisce alla Texas Tech University ad insegnare lettere, li incontra Dean Winchester, studente intelligente ma ribelle. Tra di loro nasce subito uno strano rapporto, a Dean interessa solo il se...