Capitolo 27

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Le 17:55.

Perché?
Non doveva arrivare.

Tra mezz'ora...Nicolas sarebbe salito sull'aereo...allontanandosi da me.
Come ci sarei riuscita...a vivere senza di lui.
A non pensare a lui.
Cosa fa.
Se sta bene...se mangia...dorme...è al sicuro...mi pensa...ride...non è ferito.
Se è vivo.

Questa...è il fulcro del mio dolore e malessere.
Ritornerà da me?
Ce la farà?

Se non ce la fa...come farò....come riuscirò ancora a respirare...a non pensare...quando era con me.
Il nostro primo incontro.

Quanto era antipatico...ma oggi preferirei...litigare...odiarlo...insultarlo.
Qualsiasi cosa...tutto...tranne questo.

Senza dire niente a nessuno, mi metto il giubbotto ed esco.

Oggi qualsiasi cosa, provavo a fare, mi dava fastidio o mi seccavo.
Non avevo neanche voglia di ascoltare la musica....il che è grave.

Un piccolo sorriso, si fa largo tra le mie labbra.

Cos'ho fatto oggi?
Semplice...ho letto le nostre chat.
Tutto ciò che riguarda lui...mi fa stare meglio...mi leva quel peso dal petto...mi lascia respirare...mi fa pensare anche in positivo.

Purtroppo ne ho passate tante...e credo di non essere positiva...io mi ritengo realista...secondo Fede no.
Lei è sempre allegra...vede sempre il buono.

Ci dovevamo incontrare prima noi, ovvero Nicolas, Ingrid e io, nello stesso parco, dove mi ha dato la notizia.

Al pensiero di riabbracciarlo, mi spinge a correre per saltargli addosso e sentire ancora il suo profumo.
Ma...il pensiero che poi dovrei lasciarlo...mi blocca le gambe.

Cerco di cacciare via l'ultima.
Altrimenti non riuscirei neanche a tornare a casa.

Faccio un bel respiro e cerco di andare avanti.

Per fortuna arrivo senza problemi.
La visione davanti a me...mi commuove.

Vedo Ingrid col pancione che mangia nervosamente un gelato e Nicolas che le accarezza una spalla.
E lei che cerca di scrollarselo di dosso...facendolo ridere.

È arrabbiata, non con lui ovviamente.

Vederlo sorridere, mi da una carica, il cuore inizia a battere forte.
Corro e come effetto sorpresa salto sulla sua schiena.
Circondando le mie braccia sul suo petto.

"Non sapevo di avere un koala come fidanzata"
Dice prendendomi in giro.
Io non mi muovo di un centimetro, anzi nascondo il volto nell'incavo del suo volto.

Mi scuote muovendo le braccia, che reggono le gambe.

"Ehi...che c'è?
Non mi dire che sei triste"
Muovo la testa.
Annuisco.

Lascia la presa, lentamente.
Poggio i piedi a terra, tenendo le mani sulle spalle di Nicolas, mentre il mio sguardo è rivolto verso l'alto.

"Scricciolo che hai?"
Chiede con fare premuroso.

Ma è scemo.
Lo spingo, arrabbiata.

"Che ho?!
E me lo chiedi pure!
Secondo te!
Cos'ho?"
Gli urlo.

I suoi occhi cambiano luce, sono più tristi.
Non volevo questo....ma mi ha fatto arrabbiare.

"Vieni qui"
Mi cinge i fianchi da dietro.

Da una parte non voglio vederlo perché sono triste e non voglio che mi veda.
Dall'altra perché sono arrabbiata e non vorrei litigare proprio ora.

"Ti prometto che andrà tutto bene"
Mi rassicura, mentre lascia del baci sul collo.

Io rimango rigida.
Così per farmi ridere inizia a farmi il solletico.

"Passiamo alle maniere forti"
Dice ridendo.

Scoppio a ridere.

"Basta.....smettila....visto sto ridendo....ora basta!"
Lo imploro, continuando a contorcermi su me stessa.

"E va bene.
Ora però dammi un bacio!"
Ordina con tono superiore, mettendo le mani sui fianchi.
Come un personaggio teatrale.

"O...che volgarità...mi dispiace...ma una signorina come me bacia solo i galantuomini"
Rispondo anch'io in modo teatrale.

"Ah...vorresti dire che non sono un galantuomo.......allora facciamo che me lo prendo lo stesso"

Sento le sue labbra contro le mie.

"Ladro!"
Dico.

"Riprenditelo"
Mi sfida.
Così stavolta sono io a prendere l'iniziativa.

Ci abbracciamo.
Rimaniamo così un paio di minuti.

"Giulia!"
Sento la voce di Ingrid, così per cercarla sciolgo l'abbraccio.

"Aw....quanto siete carini insieme!"

La vedo così le vado incontro.
Ci abbracciamo.

Da questo momento in poi dovremmo darci forza a vicenda.

"Grazie.
Come stai?
E come sta?"
Le domando guardando quella pancia.

Mi sono sempre chiesta cosa si prova ad avere quel pancione.
Lo guardo dolcemente e invidiosa allo stesso tempo.

"Lui benissimo.
Io....ah...se mio fratello si risparmiava questa sorpresa....meglio.
Ma comunque, non mi posso lamentare.
E poi...da oggi staremo insieme...così ci conosceremo meglio e magari...faremo shopping insieme....o ci vedremo dei film strappalacrime....o altre cose da adolescenti"
Dice tutto d'un fiato.

"Piano respira.
Si non vedo l'ora"
Rispondo ridendo.

"Ragazze...scusate l'interruzione...ma"
Non lo lasciamo finire, saliamo direttamente in macchina.

Ingrid ha insistito, voleva che lei si sedesse dietro e io accanto a Nicolas.

C'è un silenzio tombale.
Sussulto non appena la mano del guidatore si poggia sul mio ginocchio.
Dopodiché mi guarda come a chiedermi il permesso.

La mia risposta?
Stringo la mia mano alla sua.
Vedendolo sorridere.

Riesce ad accontentarsi di poco.

Mi sporgo verso di lui.
Mi avvicino al suo orecchio.
"Dopo ti devo dire una cosa"

Lui si comporta come se niente fosse, concentrato sulla strada.
La passeggera dietro, ci guarda con occhi maliziosi.

Dopodiché la macchina si ferma, siamo in zona militare.

"Mi dispiace ma la ragazza non può entrare"
Risponde uno in divisa.

Ma non ci credo!

Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora