Capitolo 32

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Aggancio e mi volto verso mio fratello.
Sperando che accetti e mi aiuti.

"Ti prego, mi devi portare dalla sorella di Nicolas, Ingrid.
Come ti ho detto è incinta....ed ho un brutto presentimento"
Dico agitata, da quel che so, loro non si sentono con i propri genitori, da quando sono qui in Sicilia.

Chissà cosa volevano.
Perché hanno chiamato adesso.
E chissà che sono le hanno detto per farla piangere.

"Non lo so.
Di quanto è incinta la ragazza?"

È tutto qui?!
Ti interessa Ingrid?
Oh....l'importante è andare a casa sua.

"Al quarto, ma credo sia quasi alla fine"
Effettivamente, facendo qualche calcolo, forse è già al quinto.

Non parliamo spesso della gravidanza, non in maniera ossessiva.

"Per favore, stava piangendo.
Ti spiego tutto strada facendo...ma ci dobbiamo muovere"
Inizio a parlare velocemente, mostrando la mia agitazione.

"Non lo so....e va bene...mettiti qualcosa di pesante che fuori c'è freddo"
Salto e lo bacio sulla guancia.

"Grazie"
Corro in camera per mettermi giubbotto e sciarpa.
Vado alla porta d'ingresso e non vedendolo arrivare, lo chiamo urlando.

"Arrivo arrivo.
Calmati...."
Spunta subito dopo, mentre si sistema la sciarpa.
Dopodiché prende le chiavi, usciamo, chiude la porta e prende la macchina.

Una volta dentro.
"Avanti spiega"
"Come ti ho detto...mi hanno raccontato che non hanno un buon rapporto con i genitori.
Così si sono trasferiti qui.
Ora...il punto è che non si sentivano da allora.
E Ingrid mi ha chiamata, piangendo.
Sono preoccupata, proprio ora che Nicolas non c'è....però forse è meglio così"
Sbuffo.

Riccardo non ha fatto altro che annuire, mentre guidava.

Non ci mettiamo tanto ad arrivare.

"Io inizio a salire...tu nel frattempo parcheggia"
Neanche lo ascolto, scendo e inizio a correre, per abbraciarla e vedere come sta.

Nicolas, mi ha detto di starle accanto e così sarà.
Mantengo sempre le promesse.
Ma soprattutto, se fatte con lui.

Lo avrei fatto anche senza la sua richiesta.
Con Ingrid abbiamo legato molto.

Mi ricordo quando Nicolas, mi disse "Sono che diventerete amiche".
Aveva proprio ragione.

Citofono e senza chiedere apre la porta.

La vedo con le guance bagnate, il naso arrossato, gli occhi lucidi e la bocca coperta dalla mano.

"Tesoro...calmati...sta tranquilla...adesso preparo una bella tisana ci mettiamo comode e mi racconti tutto.
Mh?"
Le carezzo il braccio, faccio cenno a mio fratello di entrare.

"Ingrid lui è mio fratello...sa tutto"
Cercando di tranquillizzarla, turbata all'inizio dalla persona che non conosce.

"Va bene"
Sussurra dolcemente, per poi farci entrare.

"Ingrid...a che mese sei?"
Domando curiosa.
"Tra qualche giorno...entrerò nel quinto"

Io e mio fratello ci scambiamo qualche occhiata.

"Io sono Riccardo...piacere"
Si stringono la mano.

"Scusalo, ma va all'università di medicina, siamo preoccupati per il bambino.
Non dovresti agitarti.
Hai avuto dolori?"
Le domando, chiarendo la situazione.

"Effettivamente si...qualche piccolo dolore...ma nulla di diverso dalla altre poche volte"
Dice toccandosi la pancia, con fare protettivo.

Appena vedo l'acqua che avevo messo a bollire, pronta.

Prendo un filtro, lo metto all'interno dell'acqua.
Qualche secondo dopo, prendo le tazze e ne verso all'interno il liquido caldo.

Nel frattempo mio fratello parla con Ingrid.

Porgo la tazza a quest'ultima.

"Ora Riccardo basta  con l'interrogatorio.
Se ti senti più calma....te la sentiresti di raccontarmi?"
Mi siedo accanto a lei.

Beve un po' di tisana e poi, poggia la tazza a terra.

"Si....adesso si"


Un amore impossibile. {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora