Cinque

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Marko

<<Entriamo o vuoi ustionarti al sole?>>
<<Ma è presto, Marko!>>
<<Lo so ma ormai siamo qui, dentro si sta freschi mentre qui fuori si muore di caldo..entriamo?>>
<<Si, hai ragione..>> sbuffa e annuisce seguendomi dentro <<sicuro di avere 22 anni e non 42? Sei troppo saggio, cazzo>>
<<A volte sei proprio un cretino Ama>>
Ridiamo insieme ed entriamo nell'hotel.
<<Buongiorno>> dice lui alla hostess che è alla hall.
<<Buongiorno, i signori desiderano?>>
<<Ecco noi..>> si indica lo stemma del Napoli sul petto <<siamo un po' in anticipo>>
<<Nessun problema. I cognomi?>> ci chiede la donna sulla quarantina, con un sorriso accondiscendente.
<<Diawara e Rog>>
<<Allora.. ah sì, eccovi>> si gira e prende due chiavi elettroniche <<siete in camera insieme, la numero 20>> ci spiega, porgendoci le chiavi.
<<Grazie>> dico solo, prendo la mia chiave e mi avvio. Ama mi segue, prendiamo l'ascensore e saliamo al piano delle camere. Tutto è ancora molto silenzioso. Ancora per poco, penso tra me e me, quando arriverà Lorenzo qui sarà un casino assoluto.
Entriamo in camera e accendiamo il condizionatore, fuori ci saranno 30 gradi e siamo solo alle 8:45 di mattina.
<<Stasera dove andiamo?>> mi domanda Amadou.
<<Io non..>> vengo interrotto dalla porta che si apre. Io e Ama ci alziamo dal letto e guardiamo chi è.
<<Oddio scusate, pensavo non ci fosse ancora nessuno>> dice la cameriera e fa qualche passo indietro per andarsene <<passo dopo>> dice.
<<Ehi, no entra. Hai le bibite, giusto?>> le domanda Amadou e lei annuisce.
<<Hai una Sprite?>> le domando io. Lei annuisce e me ne passa una. <<Grazie>> dico e lei mi fa un leggero sorriso.
<<Allora entro?>>
<<Si vieni>>
<<Ok>> entra e va dritta al frigo bar, iniziandolo a riempire.
È tutta vestita di nero e anche i suoi occhi lo sono, neri come la notte, o almeno così mi sono sembrati. È svelta e si vede che fa di tutto per non darci fastidio, quasi quasi non respira nemmeno.
<<Allora stasera?>> mi domanda Amadou, riallacciandosi al discorso di prima.
<<Io non esco, sono uscito ieri con Nikola, stasera è riposo>>
<<Non devi mangiare, scusa?>> mi chiede.
<<Si ma Sandra mi avrà preparato qualcosa, sicuro>> la mia colf mi cucina sempre cose buonissime, senza di lei sarei deperito.
<<Ma dai, solo la cena, poi torniamo a casa, promesso>> mi chiede con quel suo accento fortemente francese.
<<Dove andiamo?>>
<<Non lo so, non ne ho idea..>>
<<Qui vicino, al Lago Patria, c'è un chiosco che fa dei panini buonissimi. Anche con carne dietetica o cose vegane, non so se vi può interessare>> la cameriera, imbarazzata, ci consiglia questo posto e io e Amadou la guardiamo scioccati. Nessuna dello staff ci aveva mai dato confidenza, forse è nelle loro regole. Ma forse a lei delle regole non gliene frega nulla..
<<Io ci abito a Lago Patria>> dico, alzando un sopracciglio.
<<Allora ti spiego>> si avvicina e inizia a spiegarmi la strada gesticolando molto <<capito dove?>> mi chiede alla fine.
<<Eh?>> riesco solo a dire perché in realtà non ci ho capito nulla di nulla, ero troppo preso a studiare ogni particolare del suo viso per darle ascolto.
<<Fai una cosa>> interviene Amadou quando la vede disperarsi <<scrivimi l'indirizzo qui e premi invio>> le dà il suo cellulare. Lei guarda il display e poi noi.
<<Marko è lui?>> chiede ad Ama indicandomi.
<<Esatto. Puoi farlo?>>
<<Si certo>> annuisce e sento il picchiettare delle sue unghia corte e quadrate sul display <<ecco a voi, spero vi piaccia e scusate il disturbo>>
<<Nessun disturbo>> dice Amadou.
<<Proprio nessuno>> gli faccio eco e poi ci guardiamo.
<<Allora stasera ci andiamo, è deciso>>
<<Vieni da me per le 21, va bene?>>
<<Sarò puntualissimo>>


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Buonanotte😘

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora