Marko
Siamo qui in piscina a casa mia ma Azzurra non è quella di sempre. È distratta e nervosa, da quando siamo arrivati a stento mi ha rivolto la parola.
Esco dall'acqua e la raggiungo a bordo piscina dove è seduta con le gambe in ammollo nell'acqua.
<<Ti va un gelato?>> le domando baciandole la punta del naso.
<<No, grazie>>
<<Una torta? Una pizza? Qualsiasi cosa basta che torni a sorridere>>
Alza la testa e mi guarda per un attimo, inarcando le labbra in una sorta di sorriso.
<<Scusami hai ragione, è successa una cosa a lavoro che mi ha innervosita un po' ma tu non c'entri niente>>
<<Posso fare qualcosa?>>
<<Mhmh>> annuisce e mi accarezza i capelli.
Si avvicina con le sue labbra alle mie e mi bacia, inizia a baciarmi piano, dolcemente. Ci assaporiamo lentamente mentre mi metto in piedi tra le sue gambe e le stringo i fianchi.
<<Voglio solo rilassarmi>> sussurra sulle mie labbra, facendo scivolare le mani sul mio petto bagnato.
Annuisco e sposto le mie labbra su un suo orecchio lasciandogli dei piccoli baci sul lobo, poi arrivo al collo e faccio lo stesso sentendo la sua pelle accapponarsi al mio tocco. Scendo sempre più giù e arrivo al suo seno stretto in un bikini nero a triangolo. Prendo entrambi i seni con le mani e li bacio. Mentre lo faccio la guardo per qualche secondo e vedo che si morde le labbra dall'eccitazione.
Le lascio i seni e corro con le mani dietro al suo collo, slegandolo il fiocco del costume. Glielo tolgo e torno a baciarle il seno. Stavolta siamo pelle a pelle e adoro il modo in cui i suoi capezzoli si induriscono quando la mia lingua li accarezza, mi fa uscire fuori di testa.
Resto a godermi i suoi seni per un bel po' di minuti, poi inizio a scendere con i baci. Scendo seguendo il solco che parte dal seno e divide in due gli addominali fino ad arrivare all'ombelico. Le bacio anche la porzione di pelle attorno, poi scendo.
La guardo di nuovo e mi accorgo che Azzurra ha gli occhi di chi vuole di più: continua a tenersi il labbro inferiore tra i denti, ha il bacino alzato verso di me e le gambe sempre più spalancate.So cosa vuol dire, ma non so se sono in grado di darglielo.
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi scuri e torno a baciarle la pancia piatta. Scendo sempre più giù fino a quando il bordino del bikini non mi sbarra la strada.
Sorrido e la guardo di nuovo, vuole che io continui.
Prendo una boccata d'aria e mi faccio forza, infilo due dita sotto il bordino e lentamente le sfilo via quel pezzo di stoffa inutile.La guardo, così, nuda ed eccitata davanti ai miei occhi è di gran lunga la cosa più bella e perfetta che i miei occhi abbiano mai visto.
Non sembra avere vergogna, anzi, mi mette le mani tra i capelli e me li accarezza piano, poi inclina la testa aspettando una mia mossa.
Non so cosa cazzo fare.
Ceh si lo so, ma non so come fare.
<<Ti sto aspettando Straniero>> dice alzando il bacino verso di me e sorridendomi.
Abbasso la testa e tiro fuori la lingua, sono praticamente con la testa fra le sue gambe e appena la sfioro con le labbra la sento rabbrividire. Mi muovo un po' di più sperando di non fare la figura del deficiente. Muovo la lingua su e giù mentre lei con le dita si strofina la l'estremità superiore.
<<Qui>> mi dice indicandomi la protuberanza che fino a poco prima si stava strofinando e io faccio come mi chiede: salgo con le labbra fino a lì e inizio a succhiare e a leccarla. Si dimena sotto la mia lingua, apre e chiude le gambe in continuazione, getta la testa all'indietro e appena può accompagna i movimenti della mia testa con le mani. Io continuo a restare lì perché vedo che le piace, succhio il suo nettare più che posso e la mia lingua saetta sulla sua pelle, forse fin troppo perché poco dopo Azzurra mi mette una mano su una spalla e mia allontana.
<<Ahi Dracula, fai piano>> mi dice sorridendo e poi mi spinge di nuovo con la testa tra le sue gambe.
<<Scusa>> sussurro e la vedo annuire mentre getta di nuovo la testa all'indietro strizzando gli occhi.
<<Le dita Marko, ora>> mi chiede quando il suo ventre inizia a salire e scendere a ritmo più veloce e il suo respiro si fa più affannato <<Le dita, dentro>>
<<Cosa?>> domando staccandomi per un attimo da lei.
<<Le dita Marko, mettimele dentro, non fermarti>> mi dice e quasi soffrendo. Annuisco e faccio come mi dice, riappoggio la lingua sul clitoride e infilo piano due dita dentro di lei. Un calore assurdo mi accerchia subito e capisco che cos'era quella smorfia di dolore sul suo viso quando poco dopo inizia ad urlare il mio nome e a stringermi forte i capelli, spingendomi con la testa sempre più su di lei.
La vedo soddisfatta e tremante poco dopo, si sdraia sul patio intorno alla piscina restando con le gambe in acqua.
Esco dall'acqua e mi stendo accanto a lei, si gira verso di me e sorride, appoggiandosi al mio petto.
<<Grazie, era ciò di cui avevo bisogno, signor Dracula>> mi dice <<ah e se non ti lecchi le dita godi solo a metà!>> conclude ridendo.
<<Ah si, giusto>> mi porto le dita alla bocca e assaporo il suo sapore <<dolce>> dico e lei scoppia a ridere.
<<Ora tocca a te>> si rinfila il pezzo di sotto del costume e si mette a cavalcioni su di me.
<<No vieni qui, oggi è solo per te, io non voglio nulla>> dico tirandola a me.
<<Sicuro? Guarda che non mi dispiace, anzi..>> si lecca le labbra facendomelo diventare ancora più duro all'istante ma non cambio idea.
<<Sicurissimo, vieni qui e rilassiamoci>> si appoggia di nuovo al mio petto e mi accarezza gli addominali.
<<Ma guardalo, mi vuole!>> indica la protuberanza evidente del mio costume.
<<Ovvio che ti vuole ma non dargli retta, si calmerà>>
<<Uffa, e va bene..>>Prendiamo il sole, nuotiamo e poi dopo esserci preparati la accompagno al chiosco.
Ricorderò questa giornata per sempre, come potrei dimenticarla?
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Apnea || Marko Rog
Fanfiction"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...