Azzurra
Oggi ho il turno di pomeriggio e sul gruppo Whatsapp che abbiamo fatto noi staff dell'Holiday Inn, mi hanno informata che i calciatori resteranno lì anche a dormire, domani hanno un'amichevole e il loro mister li vuole carichi e concentrati.
A me onestamente non cambia molto, con Marko ormai siamo tornati a quando non ci conoscevamo perché poi, seriamente, non è che sia successo chissà cosa tra di noi. Ora se ci vediamo ci salutiamo, mezzo sorriso e ciao.
A volte ripenso alle nostre chiacchierate, a quella corsa che fu solo un pretesto per conoscerci meglio e penso che tra di noi poteva esserci qualcosa, ma se lui non vuole e non è convinto, io di sicuro non lo pregherò. Ho già troppi problemi per la testa, ieri dovevo dare quell'esame di merda ma non mi sono presentata all'appello, non sapevo niente e ho preferito così. Studierò meglio durante l'estate e lo darò a settembre.
...
Metto le cuffie e alzo il volume appena entro nel pullman, sono da sola ma questo non mi impedisce di isolarmi lo stesso. Guardo distrattamente fuori dai finestrini del bus e scendo alla solita fermata.
<<Buon pomeriggio>> dico appena entro ai miei colleghi, loro mi sorridono e ricambiano il saluto.
<<C'è da fare qualcosa?>>
<<No>> Silvana mi raggiunge e scuote la testa <<i ragazzi sono ad allenarsi, per ora non c'è bisogno di niente ma tieniti pronta>>
<<Va bene>> annuisco ed entro nella zona riservata allo staff, dove ci sono dei divanetti dove possiamo sederci senza che i clienti ci vedano.
I pomeriggi di solito sono così, poco movimentati. Il grosso viene fatto la mattina e ora aspettiamo solo che finiscano di allenarsi per vedere se hanno qualche richiesta, poi penseremo alla cena.
Per ingannare il tempo guardo i social come al solito, e mi ritrovo a rileggere i messaggi tra me e Marko. Ora avrei proprio voglia di quella nuotata che mi ha promesso..
<<Azzurra!>> sento Silvana che mi chiama e la raggiungo.
<<Dimmi>>
<<Gli allenamenti sono finiti, passa con la frutta nelle camere>>
<<Va bene, vado subito>>
Passo in cucina a prendere il carrellino con la frutta fresca di giornata e salgo al piano di sopra utilizzando l'ascensore riservato a noi dello staff.
<<Salve ragazzi, frutta?>>
<<Si, io, grazie>> un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri mi raggiunge e si lecca le labbra sottili, guardando la frutta.
<<In che camera sei?>>
<<La 9>>
<<Allora arrivo subito, dammi un minuto>>
<<Ok, aspetto in camera allora>> mi sorride e si volta andandosene. Alle sue spalle sbuca Amadou che appena mi vede mi fa uno dei suoi sorrisoni.
<<Azzurra! Che bello vederti.. porti le bibite?>>
<<Ciao Amadou.. no oggi frutta post allenamento, voi ne volete?>>
<<Ovvio che si>>
<<Allora tra poco passo>>
<<Ti aspettiamo>>
Gli sorrido e busso alla stanza numero 1. Mi apre Albiol e gli lascio la frutta per lui e Callejón. Busso a tutte le camere e lascio loro la frutta. Arrivata alla stanza numero 20, prendo un respiro profondo e busso.
<<Posso?>>
<<Vieni, entra Azzurra>> è Amadou che parla. Apro la porta ed entro.
Appena metto piede nella stanza l'occhio mi cade sul letto di Marko ma lui non c'è e la cosa mi delude un po'. Non mi aspettavo nulla di che, ma almeno questo..
<<La vostra frutta>> lascio il vassoio sul tavolo della stanza.
<<Grazie>> mi dice. Gli sorrido e sto per fare retrofront quando la voce di Marko me lo impedisce.
<<Ho un dolore fortiss..>> si interrompe appena mi vede <<fortissimo alla coscia>> dice, poi deglutisce e mi guarda <<ciao Azzurra>>
Resto lì a fissarlo per qualche secondo, il modo in cui le sue labbra si muovono quando pronuncia il mio nome mi ipnotizza.
<<Ciao Marko>> rispondo e poi mi accorgo che devo dire altro per non sembrare una stupida <<vi ho portato la frutta>>
<<Ah si, la frutta.. grazie>> mi fa un mezzo sorriso e si siede sul suo letto.
<<Ciao ragazzi, ci vediamo a cena>> dico e scappo praticamente via.
Mentre sto scendendo becco un paio di ragazzi, i polacchi e gli spagnoli che mi chiedono il bis, quindi riscendo in cucina e ricarico il carrello. Porto la frutta a quelli che me l'hanno chiesta e mi avvio verso l'ascensore per tornarmene giù. Infondo al corridoio vedo Amadou a telefono che si allontana e quando passo davanti alla stanza numero 20, sento una voce chiamarlo.
<<Ama! Amadou! Dove cazzo sei?>> la porta è appannata e riconosco la voce di Marko, entro e lo trovo disteso su un materassino che si contorce dal dolore..
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Apnea || Marko Rog
Fanfiction"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...