Marko
<<Raga chi mi dà un passaggio a casa?>> chiedo appena arriviamo a Castelvolturno.
<<Te lo do io, vieni>> seguo Piotr e salgo nella sua Porsche. Io e lui abitiamo a cinque minuti di distanza quindi non è un problema accompagnarmi.
<<Per due giorni non voglio sentire nessuno, voglio solo fare sesso e mangiare, fare sesso e mangiare>> mi dice mentre guida.
<<Neanche dormire?>>
<<Solo se veramente necessario>>
<<Bel programma, ti invidio quasi>> mi guarda con la coda dell'occhio e poi torna a guardare la strada.
<<Tu con Azzurra poi che hai fatto?>>
<<Non lo so, non ci sentiamo da quindici giorni. Non voglio chiamarla o andare da lei subito per non pressarla troppo ma se sapessi che le fa piacere correrei da lei anche ora>>
<<Vuoi che ti porti da lei?>> mi domanda e quasi sono tentato di dire di sì ma resisto.
<<No meglio di no, sa che oggi tornavo, se vuole vedermi me lo fa sapere, eravamo rimasti così>>
<<Va bene, come vuoi allora>>
<<Grazie>>
In questi quindici giorni Azzurra mi è mancata. Ma non mi è mancata come mi manca di solito, mi è mancata in modo diverso. Mi è mancata in tutto ciò che facevo o vedevo. Ogni cosa, volevo che ci fosse lei al mio fianco o almeno poterla chiamare per raccontarle ciò che avevo fatto quel giorno, ciò che avevo visto e imparato.
Lei mi manca e mi manca come sono io quando sto con lei. Mi manca ma non la presserò e non la metterò in difficoltà.
<<Grazie ancora Piotr, ci vediamo mercoledì>>
<<Si a mercoledì..>> dice e poi i suoi occhi vanno a qualcosa alle mie spalle <<hai ospiti cucciolo, fammi sapere come va mandami un messaggio, per te faccio un'eccezione>> mi dice e io mi giro per capire di che sta parlando.La macchina di Azzurra.
<<Ciao amico, ci sentiamo>>
Entro di corsa dentro e la trovo in piscina. Ha quel costume nero della prima volta che abbiamo fatto il bagno qui insieme e istintivamente mi viene da sorridere perché cazzo, la amo da impazzire.
<<Non sapevo che fossi una ladra da ville>>
<<Non lo sono infatti ma avrei una carriera assicurata, questo è sicuro>> risponde e insieme ridiamo come ai vecchi tempi.
<<Perché non vieni anche tu?>> mi chiede e io annuisco spogliandomi e tuffandomi. La raggiungo e iniziamo a nuotare insieme. Nuotiamo ma poi dopo cinque minuti lei si ferma e capisco che è arrivato il momento di parlare.
<<Ci siamo, è il momento della verità?>>
<<Lo è>>
<<Bene, sono pronto>> dico e le passo l'onere di iniziare a parlare.
<<Ok, inizio col dirti che ti amo. Questo non è mai cambiato nonostante i casini che hai fatto e nonostante le farse che ho messo su>> mi guarda un attimo fermandosi e poi ricomincia <<ti amo ancora e ti ho amato senza sosta>>
<<Ma..?>> so che c'è un ma e voglio saperlo subito, non voglio illudermi che basti l'amore.
<<Ma.. tu mi hai ferita e non poco e la paura che possa riaccadere è tanta>>
<<Capisco>> annuisco mentre la ascolto.
<<Però..>>
<<Ah c'è anche un però?>>
<<Si c'è un però è ci saranno altri avverbi. Ma ora torniamo al però.. però io ti amo, ti amo e non riesco ad immaginare una vita senza di te, può sembrare esagerato ma è così, è ciò che penso>>
<<Non è esagerato, lo penso anche io>> sorrido e provo ad avvicinarmi per baciarla ma lei mi ferma.
<<Dopo>>
<<Ah c'è anche un dopo? Dopo cosa?>>
<<Dopo che tu mi hai lasciata per Anna>> dice con ancora un bel po di sofferenza negli occhi <<io mi sono vista con Michele e siamo stati insieme>> alza gli occhi e mi guarda <<Per un bel po' di volte>>
<<Capisco anche questo, non c'è nulla di male. Eri arrabbiata e magari ti mancavo.. lo capisco davvero>>
<<Poi..>>
<<Pure il poi? Mi stai spiazzando..>>
<<Poi la fase della rabbia mi è passata e io e lui non ci siamo più visti in quel senso>> accentua le ultime parole per farmi capire a che si riferisce.
<<Meglio così.. poi?>>
<<Dopodiché..>>
<<Dopodiché? Sul serio?>>
<<Dopodiché abbiamo finto di stare insieme per avere la tua attenzione e sperare in una tua reazione>>
<<Non ci credo.. non.. voi non stavate insieme?>>
<<No, è da metà maggio che non stiamo più insieme in nessun senso>>
<<E io che non venivo da te perché ero convinto che lo amassi>>
<<Ho combinato un casino lo so, era meglio se non lo facevo ma ti vedevo con lei, così felice e ti rivolevo con me, mi mancavi e volevo che tu soffrissi>>
<<Tu hai tutte le ragioni del mondo e io credimi, non ero felice con Anna. Lo sono stato tipo quindici giorni poi rivolevo te ma sapevo che era praticamente impossibile quindi continuavo a stare con lei. Sono un coglione>>
<<Altroché>>
<<Già>>
<<Nonostante questo, ti amo>>
<<Finito?>>
<<Baciami stupido>>
<<Solo? Guarda che io ti porto giù con me>>
<<Andiamo>>
La raggiungo e finalmente riesco a baciarla, le sue labbra mi erano mancate così tanto, non riesco a staccarmi più. Cerco la sua lingua per riassaporare il suo sapore dolce, le accarezzo i fianchi, la tiro a me e poi scendiamo sott'acqua insieme.Di nuovo insieme, nella nostra Apnea.
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Apnea || Marko Rog
Fanfic"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...