Quarantasei

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Marko

<<Non devi fare niente, solo godertela, ok?>> dice e si mette a cavalcioni su di me.
<<Si ok..>>
Chiudo gli occhi appena la sua bocca tocca il mio petto, inizia da lì e poi va in tutte le direzioni: mi bacia il collo, la mandibola, la bocca. Poi torna al petto e da lì scende passando per gli addominali e la pancia. Più la sua bocca e la sua lingua scende verso il basso più sento il cuore martellarmi in petto più forte, sempre più forte.
Mi tira giù i boxer e l'aria fredda dell'aria condizionata mi fa sentire un brivido che però non è niente se paragonato al brivido che sento quando appoggia le sue labbra morbide sulla mia erezione. Inizia a muovere la testa su di me e per la prima volta apro gli occhi per godermi lo spettacolo. I suoi occhi si inchiodano ai miei e mentre continua senza sosta, le mie mani, senza che io me ne fossi accorto, sono sulla sua testa che la implorano di non fermarsi.
Non sono stanco, per niente, potrei continuare per ore.
<<Ti piace?>> mi domanda con un filo di voce, rauca e sexy da morire.
<<Troppo>> rispondo in un gemito.
Sorride e continua, poi inaspettatamente sposta la bocca e si rimette a cavalcioni su di me.
<<Che..che fai Azzu?>>
<<Tu devi solo godertela>> mi ripete mentre inizia a strusciarsi sulla mia erezione.
Ha il tanga ma riesco a sentire benissimo la sua carne bagnata e pulsante, desiderosa di avermi per sé. Si muove su di me e butta la testa all'indietro, mugola e si sfila la canotta.
Me la ritrovo davanti agli occhi così, bella e seminuda come non mai. Le stringo le mani sui fianchi e la aiuto con i suoi movimenti di bacino. Poi le mie mani afferrano i suoi seni e fa di nuovo quei gemiti che mi fanno impazzire.
<<Ci sono, ci sono..>> biascico quando sento di esserci quasi.
Si sposta velocemente da me e si rimette con la testa tra le mie gambe aiutandomi ad arrivare al piacere con la bocca.
<<Ti aspetto>> sussurra mentre scivola con la lingua sul dorso della mia erezione per poi inghiottirla di nuovo.
Non so ben dire dopo quanto tempo, a me sembra un'eternità ma in realtà forse è solo una frazione di secondo dopo che mi libero sulla sua bocca.
<<Wow>> dice poco dopo leccandosi le labbra.
Mi sdraio stremato sul letto, con l'affanno e il cuore a mille. Sembro uno di quei vulcani che eruttano con tutta la loro forza dopo anni di inattività, capisco lo sgomento di Azzurra, sono davvero esagerato.
Dopo essere tornata dal bagno si sdraia accanto a me e si appoggia al mio petto, lasciandomi dei baci.
<<Ti sei calmato?>> mi chiede sorridendo.
<<Quasi>>
<<Voglio avvisarti che quando faremo sesso sarà anche peggio>>
<<Peggio?>>
<<Certo, dopo i preliminari di solito si fa sesso Marko, soprattutto alla nostra età e il sesso comporta molto più movimento, più sudore e piacere come immagino che tu sappia bene>>
<<Si lo so. Vuoi fare sesso ora?>>
<<No>> scuote la testa e torna ad appoggiarsi al mio petto <<ti ho già risucchiato parecchie energie>> risponde ridacchiando.
<<Ok, come vuoi>>
<<Ce la faresti?>> mi chiede <<ti vedo abbastanza..provato>>
Che cazzo le dico? Che cazzo di domande mi fa?
<<Certo che si, sono un'atleta sono abituato>>
<<Lo pensavo anche io ma ti vedo davvero provato come se..>>
<<Cosa?>>
<<Niente, magari la prossima volta ne riparliamo>>
<<Va bene, buonanotte>> mi giro dall'altro lato e chiudo gli occhi.
<<Si buonanotte>>

Menomale che ha smesso di farmi domande e di indagare, non sapevo più come uscirmene.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora