Marko
<<Dio mio, stavo per morire, l'acqua è congelata!>> urla appena rimettiamo piede sulla barca.
<<Non esagerare, era fredda ma sopportabile>>
<<Sopportabile? Mi sembrava l'era glaciale Marko>>
<<A me non sembrava>> alzo le spalle mentre mi asciugo e mi rivesto per evitare di congelarmi davvero. Lei lo ha già fatto e ora è seduta che mi guarda.
<<Perché me?>> mi domanda, dopo qualche minuto di silenzio.
Alzo la testa e mi scontro coi suoi occhi che oggi sembrano grigi, come il cielo su di noi.
<<Perché no?>> rispondo senza distogliere i miei occhi dai suoi.
<<Sono contenta che tu mi abbia portata qui.. mi piace, mi sento più parte di te>> dice toccandosi i capelli ancora umidi.
Finisco di asciugarmi e stendo una coperta nel centro della barca. Mi ci siedo sopra e le allungo una mano per farmi raggiungere. Si siede accanto a me e appoggia la testa al mio petto.
<<Tu sei parte di me>> le dico, baciandola.
<<E tu di me>>
<<Ti ho portata qui perché sei l'unica persona che abbia mai avuto voglia di portare qui>> le spiego <<è sempre stato solo il mio posto e di nessun altro ma tu mi hai fatto cambiare idea>>
<<Mi piace farti cambiare idea>> mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Sta quasi per tornare a sedersi comoda ma le metto le mani sui fianchi e la faccio sedere a cavalcioni su di me. Lei stringe le ginocchia e la sento su di me, sempre di più.
La bacio, la inizio a baciare piano mentre la barca dondola a causa delle onde, le mie mani seguono le forme del suo corpo. Le appoggio le dita sulla schiena e la sento rabbrividire e ancora di più quando le tocco i seni. Lei è calda, mi sembra in fiamme e so di esserlo anche io.
<<Sei quella giusta Azzurra, e non voglio perdere altro tempo>> le sussurro mentre la faccio sdraiare sotto di me e le sfilo il leggings. Lei non dice niente, non risponde ma mi guarda con gli occhi appannati dal desiderio e si morde le labbra.
Le appoggio la bocca sulla pancia e lei freme, freme ancora di più quando salgo ai suoi seni e al collo. Ora è nuda sotto di me e mi supplica con gli occhi di non fermarmi e no, piccola, stavolta non lo farò.
Continuo a baciarla mentre lei mi sfila il maglione e mi sbottona i jeans che mi tolgo con un colpo deciso.
<<Ti amo Marko, sono tua, completamente tua>> mi sussurra e non ci capisco più nulla. So solo che la voglia che ho ora di lei, anche se non so a cosa sto andando incontro, è troppa e non voglio fermarmi sul più bello.
Ho le braccia tese ai lati della sua testa e sono con il corpo tra le sue gambe. Sono pronto, siamo pronti.
Ho una paura pazzesca, mi accorgo di star tremando tutto, dai piedi alle braccia. Anche lei se ne accorge e mi sorride per un attimo, portando le mani alle mie braccia e stringendomele.
<<Sarà bellissimo>> dice con un filo di voce appena un attimo prima che io la baci. La bacio e mi appoggio a lei, siamo praticamente attaccati e anche se lei sotto di me non si muove so che sta aspettando me. Mi appoggio sui gomiti senza staccare le mie labbra dalle sue, mi posiziono bene tra le sue gambe e inizio a spingere, prima piano, poi con un po' più di forza. La guardo mentre lo faccio, lei ha gli occhi chiusi e si morde il labbro inferiore mentre con le mani mi stringe le braccia.
Io continuo a spingere e scivolo sempre di più dentro di lei, sento la sue pelle avvolgermi, sento improvvisamente un calore prendermi tutto.
Ho caldo anche se è Natale e siamo in pieno bosco ad appena dieci gradi centigradi. Ma non mi interessa, il freddo non lo sento. Sento solo lei sotto di me che mi sembra così piccola da aver paura di poterle fare del male, lei che mi stringe tanto le braccia da farmi sentire dolore, lei che mi sta facendo diventare uomo.
Sono sprofondato dentro di lei, fino infondo e la guardo. Lei guarda me e alza leggermente le sopracciglia alzando il bacino per darmi la spinta giusta.
E ci riesce. Inizio ad entra ed uscire da lei, prima lentamente, poi a ritmo più veloce e senza sosta. Non so quanto è passato ma tutto questo mi sta facendo scoppiare.
Sono al limite e i suoi occhi non mi aiutano: sono due pozze di carbone ardente pronte a bruciarmi. Ha la bocca semiaperta e sembra voler dire qualcosa ma senza riuscirci.
La guardo e so che non ho ancora molto tempo, non riesco più a trattenermi. Mi sento tremare, sto perdendo completamente il controllo, non mi contengo più.
<<Tranquillo Marko, tranquillo>> mi dice tirandomi a lei e baciandomi così forte da farmi perdere ogni freno. Inizia anche a piovere piano, sento le gocce d'acqua battermi sulla schiena e bagnarmi i capelli ma non mi interessa, ora penso solo a noi.
La bacio senza fermarmi, si aggrappa con le gambe alla mia schiena e mi intrappola contro il suo corpo caldo mentre mi libero dentro di lei, sentendomi improvvisamente più grande.
Mi accascio sul suo seno ancora ansimante mentre lei mi bacia la testa e mi accarezza la schiena.
<<Sono stato un disastro non c'è bisogno che dici nulla>> le dico con un filo di voce.
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Apnea || Marko Rog
Fanfiction"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...