Cinquantasei

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Azzurra

I ragazzi sono ad allenarsi e noi in hotel sistemiamo le stanze. Sono con Silvana e parliamo del più e del meno, poi come al solito ci dividiamo le camere.
È passata una settimana da quando Marko ha dormito da me e dopo quella sera ci ho provato altre volte con lui ma ogni volta ha avuto una scusa pronta.
Io non so cosa c'è che non va in lui ma di sicuro qualcosa c'è solo che non vuole dirmelo. Le ho pensate tutte: malattia infettiva, omosessualità, impotenza.. ma le ho scartate tutte  perché se avesse una malattia infettiva non potremmo fare neanche ciò che facciamo adesso, gay non è perché, cazzo, si eccita eccome quando stiamo insieme e impotenza nemmeno perché l'ho visto all'opera e direi che di impotente non ha proprio niente.
Non so più a che pensare, forse semplicemente non vuole farlo con me, non vuole stare con me, non gli piaccio abbastanza. Questo pensiero mi fa stare male perché io lo amo, lo amo come non ho mai amato nessuno, ora lo so. Lo amo e voglio condividere tutto con lui mentre a lui sembra non pesare affatto la nostra sterilità sessuale.
<<Ciao piccola>> mi bacia la bocca quando mi vede nel corridoio, ormai tutti sanno che stiamo insieme e nessuno ci ha detto nulla, siamo liberi di vivere la nostra storia alla luce del sole <<finisci all'una?>>
<<Si, tu?>>
<<Alle due però ho la doppia seduta quindi resto qui>>
<<Ah ok.. ci vediamo dopo che devo finire il giro con le bibite>>
<<Dopo vieni a salutarmi?>>
<<Certo, appena finisco>>
<<Ok allora ti aspetto>> mi bacia ancora e sparisce dietro la porta della sua camera.
Porto le bibite al resto dei ragazzi e dopo una decina di minuti sono da Marko.
In camera è da solo, Ama non c'è.
<<Dov'è Ama?>>
<<Sta facendo un allenamento extra in palestra>>
<<Ah ok..>> mi sdraio accanto a lui sul letto e gli accarezzo il petto mentre lui mi bacia i capelli.
<<Stasera usciamo un po'?>>
<<Si va bene, cinema?>>
<<Si mi piace>> annuisco e gli bacio la bocca. Era solo un bacio a stampo leggero ma Marko mi tira a lui e continua a baciarmi ma in modo molto più profondo. Le nostre lingue si incontrano quasi subito, si intrecciano e si assaporano. Le sue labbra calde sono sulle mie, poi sul mio collo e poi di nuovo sulle labbra. Si stacca da me per prendere aria e ne approfitto per capovolgere la situazione: lo spingo con la schiena sul materasso e mi metto su di lui alzandogli la maglia e baciandolo ovunque. Mi dondolo con i fianchi mentre sento fortissimo la sua erezione, so che mi vuole, e ho bisogno di averne la dimostrazione.
Infilo le mie mani nei suoi boxer e glielo tiro fuori, lui mi guarda un po' perplesso ma mi lascia fare. Mette le mani dietro le sua testa e si gode lo spettacolo. Va tutto bene mentre con la lingua scivolo su di lui, mentre le mie labbra lo accerchiano, va tutto bene anche quando mi rimetto su di lui ma appena mi abbasso i leggings, Marko spalanca gli occhi e mi ferma bloccandomi i fianchi.
<<Ma che cazzo ti prende? Ultimamente stai esagerando>> mi dice sfilando via e mettendosi in piedi.
<<Che cazzo mi prende a me? Che cazzo di problema hai tu!>>
<<Non ho nessun problema, te l'ho detto mille volte>>
<<Invece a me sembra che tu ce l'abbia! Non è possibile che tu non abbia voglia di fare l'amore con me Marko! Dimmi qual è il problema>>
<<Non ho nessun problema!>> urla <<non mi va e basta>>
<<Come fai a dire che non ti va!? È la cosa più bella del mondo tu non puoi..>> inizio a piangere, è una situazione che mi sta distruggendo e non riesco più a trattenermi <<dimmi qual è il problema Marko, vedrò di aiutarti..>>
<<Non piangere e non ho problemi, te lo ripeto>> si appoggia al comò della camera e mi dà le spalle.
<<Devi averne, per forza. Sei malato? Hai qualche malattia sessualmente trasmissibile e non vuoi farlo con me per paura di questo?>> dico imbarazzata.
Si gira di scatto verso di me e fa una faccia raccapricciata.
<<Che cazzo dici, sono sanissimo non ho nessuna malattia sessualmente trasmissibile>> scuote la testa.
<<Allora sei gay>>
<<Ti sembravo gay quando me lo prendevi in bocca?>> mi dice indicando il letto.
<<No ma non so più a che pensare.. sei bisessuale e sei confuso? Dimmelo Marko>>
<<No, ma queste cazzate come te le inventi? Sto benissimo, sono sano ed eterosessuale solo che non mi va di fare sesso con te, ok?>>
<<Con me? Allora è questo il problema.. sono io..>>
<<No Azzu non capire male ora..>>
<<Ma si è così, magari ti scopi una ragazza a sera e per i sensi di colpa non vuoi stare con me..>>
<<Non dirlo mai più, non mi scopo nessuna e non sei tu il problema>>
<<Se non mi tradisci allora sono io che non ti piaccio abbastanza? Vorresti che avessi le tette più grandi o che ne so, che fossi più formosa.. dimmelo Marko, dimmi dove sono sbagliata perché ti giuro che non ci dormo più la notte! Mi sto distruggendo al pensiero che non mi vuoi, dimmi che problema c'è>> quasi lo supplico.
<<Nessun problema>> ripete.
<<Devi dirmi che cazzo hai che non va!>> lo prendo per il colletto della polo e lo guardo dritto negli occhi.
<<Sono vergine! Ok? Vergine! Non ho mai fatto sesso e tu invece si e sai molte più cose di me e questa cosa mi frena perché non voglio fare la figura del deficiente con te! Va bene ora? Sei contenta, hai avuto la tua risposta del cazzo, complimenti>> mi spinge sul letto e se ne va, lasciandomi sola nella sua stanza d'hotel.

È vergine, come ho fatto a non pensarci prima?

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora