Marko
I suoi messaggi continuano ad arrivarmi e io continuo a non sapere cosa risponderle.
Sono un codardo di merda, ecco che sono.
Non ho intenzione di immischiarmi in una relazione che mi potrebbe risucchiare solo tempo ed energia però sono consapevole che a lei ho fatto capire altro e ho sbagliato. Non dovevo essere così carino, non dovevo invitarla da nessuna parte né passare del tempo con lei. Ecco perché sono un vigliacco e pure stronzo, tra l'altro.
È mezzogiorno e sono appena arrivato all'hotel. Entro e corro subito in camera mia, vorrei evitare di incontrarla subito. Dopo qualche minuto arriva anche Amadou e si butta sul suo letto.
<<Ho incontrato Azzurra giù, ti sta cercando>>
<<Lo immaginavo>> rispondo e lui si gira verso di me.
<<Te la sei fatta e non le hai mandato il messaggio del buongiorno?>>
Questo ragazzo riesce sempre a sorprendermi per quanto è malato mentalmente.
<<Ma tu sai sparare solo cazzate?>>
<<Allora perché ti cerca?>>
<<Sono affari nostri>> rispondo, mi alzo e pendo una Sprite dal frigobar <<ci vediamo dopo>> esco dalla nostra camera e vado sulle scale di emergenza del nostro piano che si affacciano sul mare. Stappo la mia bibita preferita e la sorseggio.
<<Stavolta ti becco io>> sento una voce e mi accorgo di non essere più solo <<buongiorno straniero>>
<<Buongiorno.. ne vuoi un po'?>> gliela porgo.
<<No grazie>> scuote la testa e si appoggia alla ringhiera <<Ti sono.. ti sono arrivati i miei messaggi?>> mi chiede anche se sa già la risposta.
<<Si, scusa se non ti ho risposto ma ero indaffarato>>
<<Solo questo?>>
<<Si certo>> annuisco e bevo un altro sorso di Sprite.
<<Allora tra di noi è tutto normale?>>
<<Mhmh, certo perché non dovrebbe esserlo?>>
<<No, infatti>> mi guarda negli occhi e annuisce <<allora torno a lavoro, ci si vede in giro>>
<<Ok, ciao>>
Si volta e afferra il maniglione delle porta di emergenza per aprirla e tornare dentro ma io la blocco e la tiro verso di me. Lei si volta e noto un barlume di speranza nei suoi occhi.
<<Non dirmi niente ma al momento penso solo al calcio>> le dico, sperando che capisca a cosa mi sto riferendo.
<<Oh, capisco..>>
<<Tu saresti solo un gran bella..>>
<<..distrazione?>>
<<Esatto. Scusa se fino ad ora ho dato un impressione diversa>> le disegno dei cerchietti sul dorso della mano con il pollice <<mi dispiace davvero>> concludo e le lascio la mano.
Non posso rischiare di starle così vicino neanche per un momento in più.
<<Tranquillo, mi capita di continuo di illudermi, ci ho fatto l'abitudine>>
<<Non ti sei illusa, io ti ho fatto capire cose che non sono pronto a darti>>
<<Si beh, hai fatto bene a dirmelo, non mi piace correre dietro alle persone>>
<<E io non voglio essere rincorso>> rispondo.
<<Giusto. Ora vado o perdo anche il lavoro, ci vediamo>>
<<Si, ci vediamo>>
Stavolta apre il portellone e se ne va davvero.
Non è passato neanche un minuto e già sono pentito di averle detto quelle cose. Forse ho rovinato una cosa che era sul punto di nascere, una cosa che poteva diventare speciale. Non mi sono mai sentito così bene con una ragazza come con Azzurra, forse lei era quella giusta.
Ora è troppo tardi per pensarci, devo pensare solo ad allenarmi e alla nuova stagione che sta per iniziare.

STAI LEGGENDO
Apnea || Marko Rog
Fanfiction"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...