Quarantadue

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Azzurra

Marko mi sta accompagnando al chiosco. Siamo in auto, mentre guida mi tiene una mano sul ginocchio e ogni tanto si gira per sorridermi.
Abbiamo passato un magnifico pomeriggio insieme da lui, ero nervosa ma lui ha saputo calmarmi. Eccome.
Nel suo modo di baciarmi e di toccarmi c'è qualcosa di diverso, di particolare, non so bene cosa. Non che mi lamenti eh, ci mancherebbe, anzi è molto bravo ma ha sempre bisogno di una spinta. È come se fosse arrugginito, come se certe cose non le facesse da tempo. Forse è così anche perché lui me lo dice sempre che non è uno che frequenta molte ragazze e non è abituato alle relazioni. Comunque mi ritengo fortunata perché se ha deciso di scegliere me per svegliarsi dal letargo ne sono enormemente soddisfatta.
<<Eccoci>> dice spegnendo l'auto e scendendo.
<<Ciao zia, ciao zio>>
<<Ciao Azzurra, ciao..amico di Azzurra>>
<<Salve, piacere di conoscervi sono Marko>> gli allunga la mano ed entrambi i miei zii gli sorridono.
<<Piacere nostro>>
<<Zia è un problema se prima di iniziare mangio qualcosa con Marko?>>
<<No anzi, dimmi cosa vuoi che vi porti?>>
<<Per me qualsiasi parte del pollo andrà bene, grazie mille>>
<<Anche per me il pollo va bene>>
<<Ok arriva subito>> mia zia si allontana e io mi siedo accanto a Marko.
<<Stasera ti vengo a prendere?>>
<<Non ce n'è bisogno, mi accompagna mio zio a casa>>
<<Ah ok, se hai problemi chiamami>>
<<Va bene>> annuisco e gli prendo la mano << tu cosa farai stasera?>> gli domando. Di solito non sono tipa da smancerie in pubblico però mi mancava troppo il tocco della sua pelle e l'ho fatto. E poi non voglio che pensi che voglio che lui sia un segreto perché non è così e glielo dimostrerò.
<<Vado da Dries, ha organizzato una serata da lui>>
<<Uh bello, divertitevi allora>> rispondo mentre mia zia ci mette i piatti sul tavolino.
<<Grazie mille>> dice Marko e lei con un sorriso si congeda.
<<Posso chiederti una cosa?>>
<<Certo, dimmi>>
<<Che succede con Dries?>> mi domanda e per poco non mi strozzo con le alette di pollo.
<<Niente, cosa ti fa pensare che stia succedendo qualcosa con Dries?>>
<<Non lo so, vi ho visti stamattina nel corridoio e sembravate strani, poi prima che partivo mi domandasti se aveva chiesto di te..>> abbassa gli occhi e poi li rialza guardandomi <<mi devi dire qualcosa?>>
<<No Marko assolutamente non è niente>> mi appresto a negare ma la sua faccia non è per niente convinta.
<<Ti stava mantenendo il braccio, perché ti toccava?>>
<<Marko..>>
<<Se c'è qualcosa dimmelo e basta>>
<<Ok, c'è qualcosa ma non quello che credi tu. Io so una cosa di Dries che nessuno sa e mi ha chiesto di non dirlo a nessuno. Di questo parlavamo..>>
<<Sicura che è solo questo?>>
<<Sicurissima>> mi alzo e mi sporgo verso di lui baciandogli la bocca.
<<Non voglio sapere i segreti di Dries e se mi dici che è solo questo mi fido. E poi che diamine, è pure sposato..>>
<<Si infatti, chi si metterebbe con uno sposato?>>
<<Spero non tu>>
<<Assolutamente no>> dico scuotendo la testa mentre lui si pulisce le mani <<Oddio..>> vedo passarmi accanto quella ragazza, quella di Dries.
Mi sembra una congiura, ma che vogliono da me?
<<Cosa?>>
<<No niente, una cliente che rompe..>>
<<Ah ok..>> si alza e lascia una banconota da 20€ sul tavolino <<Io vado allora>>
<<Riprenditeli, offre la casa>>
<<Non se ne parla, dalli a tua zia>>
<<Non so se li accetterà>>
<<Allora spendeteli in goleador>> mi dice e mi dà un bacio sulla bocca per salutarmi.
<<Ciao scemo, ci sentiamo dopo>>
<<A dopo>>
Se ne va e io torno al chiosco, dal lato giusto del bancone. Appena mi metto il grembiule la ragazza mi raggiunge.
<<Cercavo proprio te>>
<<Cosa ti porto?>>
<<Non sono qui per mangiare>>
<<Io sono qui per lavorare>>
<<Lo dirai a tutti?>>
<<Ho già detto allo stronzo del tuo amante che non lo farò, ma non vi voglio vedere>>
<<Che cazzo>> impreca sotto voce e dà un pugno sul bancone.
<<Puoi andartene?>>
<<Cosa ti ha dato per convincerti? Voglio saperlo>>
<<Niente! Non voglio niente dovete solo lasciarmi in pace e il vostro segreto sarà al sicuro>>
<<Se non ti ha dato niente allora ti darò io qualcosa per dirlo ai giornali>>
Resto sbigottita e sgrano gli occhi.
<<Che cazzo dici?>>
<<Non voglio più dividerlo con la moglie, io lo amo, mi capisci?>>
<<Allora chiedigli di lasciarla, non rompere le palle a me>>
<<Terrai il segreto?>>
<<Si, sono una donna di parola>>
<<Ah dannazione.. ti odio..>>
<<Grazie, ora se te ne vai e mi lasci lavorare te ne sarei grata>>
<<Ti va di andarci a bere qualcosa insieme quando finisci?>>

Io sto in mezzo ai pazzi. Aiutatemi.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora