<<Arriviamo sempre troppo presto per i miei gusti>>
<<Meglio presto che tardi>>
<<Vero, mister saggezza>> Amadou annuisce e apre il frigo bar <<è vuoto>> dice sbuffando e buttandosi sul letto.
<<Ci penso io>> mi alzo e scatto fuori dalla stanza, ho un pretesto perfetto per cercarla.
Cammino per i corridoi e incontro un'altra cameriera.
<<Ciao, sai dirmi dove è Azzurra?>>
<<Azzurra è al piano dello staff, quello di sopra>> mi dice scrutandomi coi suoi occhi color miele <<posso aiutarla io?>>
<<Si certo, credo di sì.. il nostro frigobar è vuoto, stanza numero 20>> le dico.
<<Le mando subito qualcuno>> annuisco e mi caccio le mani in tasca, incamminandomi verso la mia stanza.
<<Dov'è la mia Coca zero?>>
<<Arriverà presto qualcuno a portartela>> dico, buttandomi sul mio letto, guardando il soffitto.
<<Azzurra?>>
<<No lei l'hanno messa a fare altro>>
<<Che peccato era simpatica e anche gnocca>> dice sogghignando.
<<Amadou>> gli tiro un cuscino appresso e lui ride più forte.
<<Che c'è Marko, sei geloso?>>
<<Ma che dici>> scuoto la testa e torno a sdraiarmi.
TOC TOC
<<Si prego, avanti>>
<<Avete chiesto le bibite?>>
Azzurra.
<<Azzurra, buongiorno>> Amadou salta in piedi e la raggiunge, dopo poco faccio lo stesso anche io.
<<Buongiorno ragazzi. Ecco le vostre Coca zero e le Sprite>> dice, passandomene una.
<<Grazie>>
<<Prendine una anche tu>> Ama le passa una Sprite ma lei la rifiuta scuotendo la testa.
<<Devo lavorare>>
<<Non siamo noi il tuo lavoro?>> le domando e lei mi guarda negli occhi. Mi guarda per un'infinità di secondi, così come anche io faccio con lei.
<<Noi, come no>> ci interrompe Amadou sghignazzando ancora.
<<Ok allora, solo cinque minuti, altrimenti chissà cosa credono io stia facendo qui dentro con voi due>>
Alzo l'angolo della bocca come se stessi sorridendo ma l'immagine di ciò che ha detto non mi piace per niente.
<<Ua vi immaginate? Io, te>> Ama mi indica con un dito <<e lei.. mammamia>>
<<Ma la smetti Amadou? Sei proprio un coglione>>
<<Guarda che l'ha detto lei>> si difende.
Ritorno a guardarla ed è imbarazzata e abbassa lo sguardo.
<<Scusalo, a volte non sa quello che dice>> mi avvicino e glielo dico piano ad un orecchio, spostandole i capelli.
<<Non è un problema, tranquillo>>
<<Vedi? È una ragazza moderna>>
<<Chiudi quella cazzo di bocca Amadou>> gli intimo e lui scoppia a ridere tirandosi dietro anche lei.
<<Voi siete matti. Io ora devo andare, ci vediamo in giro>> ci sorride, prende il suo carrellino ed esce dalla nostra stanza.
Appena è andata via, Amadou mi raggiunge.
<<Te la sei scopata?>>
<<Ma che cazzo dici Amadou? Oggi vuoi farmi innervosire, ho capito>>
<<No?>>
<<No, assolutamente no>>
Solo a sentirle certe cose mi si rigira lo stomaco, lei non è una di quelle.
<<Vi vedo intimi, perciò ho chiesto>>
<<Le ho solo dato un passaggio a casa e stasera andiamo a correre insieme, nient'altro>>
Spalanca la bocca e poi si sfrega le mani.
<<Stasera si scopa! Auguri amico!>> mi abbraccia e mi batte le mani sulla schiena ma io lo allontano.
<<No, per niente. Dobbiamo solo correre e basta>>
<<E se lei vuole di più?>>
<<Non vuole di più>>
<<Ma se lo vu..>>
<<Smettila, non lo vuole e cambiamo argomento>>
<<Ok, come vuoi.. la cugina di Lorenzo te la sbatti?>>
<<No e possiamo non parlare della mia vita sessuale? Grazie mille>>
<<E di cosa dovremmo parlare?>>
<<Del fatto che dobbiamo prepararci per gli allenamenti per esempio>>
<<Ma che palle>>
Alzo le spalle e vado in bagno a prepararmi.
Mentre sono sotto la doccia non faccio che ripetermi le parole di Amadou: E se lei volesse di più? Non può essere così, non ora. Se fosse così vuol dire che ci avrei capito poco o niente di lei e sarei deluso.
Ci conosciamo da meno di una settimana, non può volere di più, mi ripeto.
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Apnea || Marko Rog
Fanfiction"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...