Settantuno

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Marko

<<Ma tutto apposto con Azzurra? Vi ho visti strani>>
<<A volte mi rompe il cazzo come tutte le fidanzate, ma niente di che>>
<<Vabbè è donna, è normale che rompa>>
<<Si infatti perciò dico che non è niente di che>>
<<Dai vieni che ho una fame esagerata>> spegne l'auto e mi invita a seguirlo in casa. Io lo faccio mentre continuo a parlare con Anna su Whatsapp.
<<Ti piace la fesa di tacchino?>>
<<Certo che si>>

Così sei da Lorenzo..

Esatto, pranzo qui

<<Allora facciamo una bella piadina alla piastra con insalata e fesa di tacchino>>
<<Va benissimo. Ti posso aiutare a fare qualcosa?>>
<<No faccio io>>
<<Ok>>
Mi siedo sullo sgabello del tavolo a penisola e aspetto.

Siete soli?

Soli soletti

Per forza Jenny è qui da me coi bambini

Ah sì? Non lo sapevo

Difronte a te c'è una portafinestra, affacciati

Perché?

C'è un bel panorama..

Ah ok, vado..

Mi alzo e faccio come mi ha detto e quando sposto la tendo e guardo fuori la vedo: pantaloncino di jeans, canotta con una bretellina scesa e capelli sciolti. Resto a fissarla per un bel po' e lo stesso fa lei, poi il cellulare mi vibra e guardo il display, è un suo messaggio.

Giù al cortile dal lato dove stai guardando c'è l'acqua frizzante, dovresti scendere a prenderla

E tu che ne sai?

Lo so perché Jenny ha detto che è finita in frigo. Chiedi a Lorenzo

Ok..

<<Lorè hai l'acqua frizzante?>>
<<Mammamì che mi hai fatto ricordare.. se Jenny sa che non l'ho presa mi rompe il cazzo per le prossime sei ore. Non è che la puoi andare a prendere tu? Scendi le scale e giri a destra, trovi le ceste d'acqua a terra e ne prendi una>>
<<Certo vado subito>> scendo dallo sgabello ma prima di scendere mando un messaggio ad Anna.

Avevi ragione, sto scendendo

😉

Scendo le scale a due a due e giro a destra come mi ha indicato Lorenzo. Ci sono dei porticati, è semibuio e sembra non esserci nessuno.

<<Sei già qui?>>
<<Anna?>>
<<Mhmh>> la vedo sgusciare dalla penombra e mettersi di fronte a me, ha messo una felpa sulla canotta e ha legato i capelli ma è bellissima anche così.
<<Non sapevo che saresti scesa anche tu>>
<<Oh si che lo sapevi, non fare l'angioletto ora..>> si avvicina sempre di più a me e mi appoggia una mano sul petto.
<<L'ho pensato ma non ne ero sicuro>>
<<E mi volevi qui o preferivi di no?>>
<<Vederti mi fa sempre piacere>> rispondo appoggiando piano una mano su un suo fianco. Lei fa un altro passo verso di me e mi guarda sempre negli occhi.
<<Anche a me, lo sai quanto mi piacciono i tuoi occhi>> dice avvicinandosi ancora.
Si sporge su di me alzandosi sulle punte e io chiudo gli occhi. Non so perché, forse non voglio vedere ciò che sta per succedere, forse non voglio ammettere che sta succedendo davvero, non lo so. O forse voglio solo godermelo, tanto con gli occhi chiusi o aperti, so bene a cosa sto andando incontro.
Sento il suo respiro sempre più vicino, poi sento anche altro: le sue labbra morbide sulle mie, si appoggiano, si premono contro le mie per un solo istante. È un attimo in cui provo di tutto, mi passano davanti mille immagini ma quando apro gli occhi, l'unica cosa che vedo è lei, Anna. Mi sorride arrossendo e poi si attacca al mio collo come sempre, abbracciandomi. Anche io la stringo, come mai prima.
Non so più cosa sento, cosa provo.
So che Anna sta incasinando la mia vita e che ho una fidanzata stupenda che mi ama.
Ma io amo lei? È questa la domanda a cui devo dare risposta ora e devo essere sincero con me stesso.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora