Novantanove

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Marko

Mi ha sempre dimostrato di essere superiore alle altre, di pensare col suo cervello, di prendere decisioni giuste nonostante la sua giovane età. Ma il modo in cui mi ha parlato oggi, le parole che ha scelto, il tono che ha usato me l'hanno confermato ancora una volta. Non voglio nella mia vita nessuna che non sia Azzurra.
Lotterò per lei, aspetterò quanto necessario, rispetterò le sue decisioni ma non smetterò mai di provare a riconquistarla perché una donna così, io non me la lascio scappare.

<<Inizia un nuovo anno, sei pronto?>>
<<Prontissimo, questo sarà il nostro anno Ama, ci scommetto>>
<<Ti vedo carico, mi piace>>
<<Lo sono>> gli sorrido mentre carichiamo le valigie sul pullman. Anche quest'anno andremo a Dimaro e se penso che l'anno scorso era tutto così diverso, io ero del tutto diverso, mi viene da ridere.
In quest'anno sono cresciuto e migliorato molto, ho scoperto nuovi lati di me stesso, nuove caratteristiche del mio carattere che neanche conoscevo. Ho imparato a stare di più con gli altri, a non chiudermi in me stesso. Ho imparato che a volte le braccia di un amico possono aiutarmi più di una piscina. Ho imparato e anche sbagliato tanto ma l'importante è che ne sono consapevole. So dei miei errori e sto lavorando su me stesso per rimediare.
Con Azzurra non siamo ancora tornati insieme né tantomeno ci sentiamo, vuole riflettere senza pressioni e ha ragione. Una cosa però me l'ha concessa: ogni volta che ha il turno di mattina la passo a prendere e andiamo insieme a Castelvolturno. Non facciamo chissà che ma già il fatto di stare da solo con lei per dieci minuti, di poter scambiare due parole, di ridere insieme alle canzoni dementi di Rovazzi o alle mie battute stupide, ecco già questo mi fa ben sperare.
Ora staremo lontani per quindici giorni, poi al ritorno vedremo che succederà.
<<Nessuna novità con Azzurra?>>
<<No ma ci sto lavorando>>
<<Bravo lavoraci che dovete tornare insieme al più presto, mi mancate come coppia>>
<<Grazie per l'augurio Ama>> lo ringrazio ridendo mentre prendiamo posto sul bus.
Appena siamo tutti dentro le porte si chiudono e l'autista mette in moto. Dal finestrino scorgo Azzurra che si avvicina a passo veloce e mi saluta con la mano. Io ricambio il saluto e con le labbra le mimo "Volim te" che sarebbe ti amo in croato. Lei sorride e mi manda un bacio, poi sparisce dalla mia visuale.

Non vedo l'ora di tornare con te, Blue Sky.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora