Novantotto

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Azzurra

<<Così la nostra storia d'amore finisce qui, non stiamo più insieme?>> mi domanda Mike quando siamo sotto casa mia, appena tornati dalle vacanze.
<<Si è meglio così>>
<<Non vuoi neanche aspettare settembre, sei sicura?>>
<<Si lo sono, sarebbe inutile>>
<<E va bene, spero di averti aiutato>>
<<Certo che si, sei stato perfetto e ti ringrazio>>
<<Va bene Azzurrina, allora ci vediamo e ti aspetto a lavoro al bar a settembre>>
<<Sicuro, mercoledì e venerdì sono da te>>
<<Perfetto.. salutami i tuoi e Celeste>>
<<Certo, ciao a presto>>
<<Ciao Azzu>> mette in moto e se ne va.
Salgo in casa e dopo aver salutato tutti, mi butto sul letto.
Mi era mancato questo posto, casa mia, il mio letto. Qui mi sento sicura e so che qualunque cosa accada qui nessuno potrà farmi del male.
Mi rilasso e dormo per un paio d'ore, i voli anche se brevi mi distruggono. Quando mi sveglio vado in cucina e mia mamma prepara il caffè.
È molto migliorata rispetto all'inizio della separazione con papà e ora sta anche frequentando un uomo.
<<Azzù ma che voleva Marko?>>
<<Marko? Che c'entra ora lui?>>
<<Non ti ha chiamata?>>
<<No, non ci sentiamo da fine maggio.. perché avrebbe dovuto chiamarmi?>>
<<Oddio che sbadata, ho dimenticato di dirtelo.. mi devi perdonare è che ultimamente ho la testa tra le nuvole e tremila cose da fare..>>
<<Cosa mamma, dimmi cosa è successo>> quasi la minaccio e lei si siede a tavola con me.
<<Quando sei partita, dopo nemmeno mezz'ora Marko è venuto qui, ti cercava ma tu eri già sull'aereo per Formentera con Michele>>

Marko è stato qui, è venuto a cercarmi.

<<Dovevi dirmelo subito, cazzo!>> urlo e mi alzo di scatto dalla sedia.
<<Lo so tesoro scusami, mi è completamente passato di mente>>
<<Va bene va bene ma ora devo sapere che cosa voleva>> vado in camera e mi metto un vestito a fiori leggero e dei sandali bassi.
Torno in cucina dove mia madre mi aspetta con le chiavi dell'auto in mano.
<<Tieni e torna felice>> mi dice lanciandomi le chiavi.
<<Ci provo>>
Scendo in tutta furia e mi fiondo fuori. Non so nemmeno se è tornato dalle vacanze, se sta con lei, se era venuto da me per dirmi che gli faccio schifo. Non so niente ma devo farlo, devo provarci.
<<Marko>> appena metto naso fuori al cancello lo vedo, è difronte a me con dei pantaloncini di jeans e una t-shirt azzurra.
<<Azzurra, ciao.. speravo tanto di trovarti a casa>>
<<Stavo venendo da te mia mamma mi ha detto solo ora che mi avevi cercata..>>
<<Ah bene almeno ora so che non mi stavi ignorando..>>
<<Non lo stavo facendo>> rispondo e noto che mi sta squadrando da capo a piedi con un'espressione strana <<che c'è?>>
<<Niente è che.. sei dimagrita ma sei bella uguale>> mi dice avvicinandosi.
<<Diciamo che ultimamente non sto mangiando troppo, sarà il caldo>>
<<Si credo anche io>> dice e sorride guardandomi negli occhi. Restiamo in silenzio per qualche minuto poi lui mi allunga una mano.
<<Dovrei parlarti, ti va di venire in auto?>> mi chiede.
<<Certo>>
Entriamo nella sua Range e aziona l'aria condizionata.
<<Azzu io sono qui per dirti che sono un coglione, un coglione cretino che non ha capito cosa aveva accanto fino a che l'ha perso. Sono qui anche per chiederti scusa per la questione di Dries, io non sapevo di lui e Mary>>
<<Va bene ma non parliamone ora, sono cose loro. Per il resto cosa intendi dire?>>
<<Intendo dire che ti rivoglio nella mia vita, ti rivoglio con me, su di me, accanto a me. Non ho dimenticato niente di ciò che abbiamo fatto insieme, le corse, le nuotate, i viaggi, le risate e tutto il resto. Io voglio te Azzurra e ora sono pronto davvero>>
Quando sono scesa da casa per andare da lui era questo che volevo ma ora, ora ho paura. Ho paura che lui mi lasci di nuovo, ho paura che il mio cuore non si riprenderà mai più.
<<Quindi non hai dimenticato neanche quando mi hai detto di non amarmi più, di preferire un'altra a me, quando mi hai detto che con me stavi fingendo e quando..>> devo interrompermi a causa delle lacrime <<quando hai detto che mi volevi solo bene? Non hai dimenticato nemmeno questo?>>
Mi prende le mani e se le porta al cuore.
<<No non l'ho dimenticato e ti assicuro che già il giorno dopo ci stavo male e volevo rimangiarmi tutto. Ma il fatto che io te l'abbia detto, il fatto che io sappia quanto tu ci sei stata male e quanto ci hai sofferto, e ora sono qui a chiederti scusa, credimi, non fa altro che farmi essere ancora più sicuro di quello che provo per te>>
<<Cosa provi per me?>>
<<Amore, provo amore per te e solo per te. Ti amo Azzurra, ti amo e sono stato uno stupido a capirlo solo ora ma lo sapevo, l'ho sempre saputo>>
<<E io invece come faccio a sapere che non ti stancherai ancora di me e che non tornerai da lei?>>
<<L'ho lasciata per tornare da te>>
<<Avevi lasciato anche me per lei, eppure ora sei di nuovo qui>> gli dico asciugandomi gli occhi.
<<Si lo so, e so che forse posso sembrare poco credibile ma ti giuro che io per lei non ho mai provato nulla, a te ti amo davvero non come lei che era solo sesso da mesi>>
<<Perché non sei venuto da me prim allora se era solo sesso da mesi?>>
<<Tu stavi con Michele e lei mi stava sempre addosso, ero insicuro e avevo paura della tua reazione>>
<<Ti dirò la verità Marko, mi fa piacere che tu sia qui oggi ma non torneremo insieme>>
Stringe le nocche delle mani in pugno e serra le mascelle.
<<Lo ami>> dice sconsolato, quasi sconfitto.
Lo fisso per qualche secondo e abbasso la testa per evitare i suoi occhi. La farsa con Michele ha prodotto più di quanto volessi, forse ho esagerato.
<<Non sto più con lui ma non mi sento pronta a tornare con te. Devo metabolizzare il tutto, ho bisogno di tempo>>
<<Certo va bene, so che non è una cosa semplice>>
<<Non lo è>> mi schiarisco la voce e mi sporgo verso di lui lasciandogli un bacio sulla bocca. È solo un attimo ma è un attimo che ricorderò per tutta la mia vita.

Che io dica o che io faccia qualsiasi cosa che dimostri il contrario la realtà non cambierà: io amo ancora Marko Rog.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora