Sessantatré

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Azzurra

Ho le lacrime agli occhi mentre lo sento tremare su di me, non ho mai provato delle emozioni così forti come ora con Marko. Trema su di me mentre mi fa sua, perché anche se non l'ha mai fatto prima vi posso assicurare che non è imbranato come temeva. Si muove veloce e poi si ferma, mi bacia, mi tocca, mi fa sentire viva come mai prima.
Continua a tremare e il sudore gli scende dalla fronte fino a mescolarsi con il mio, suda e si dimena su di me. Inizia anche a piovere, le gocce di pioggia si mescolano col nostro sudore, ci bagna, ma non ci fermiamo.
Marko va sempre più forte e io mi aggrappo a lui con le gambe per permettergli di entrare meglio dentro di me e lui lo fa, lo fa e mi guarda mentre sento dentro di me un'esplosione che mi fa vibrare lo stomaco e le viscere.
Si abbandona su di me dopo qualche secondo, con il fiatone e la pioggia che ci colpisce ancora.
<<Sono stato un disastro, non c'è bisogno che dici nulla>> dice a voce talmente bassa che a malapena riesco a sentirlo.
Non rispondo, non dico nulla ma le lacrime non riesco a trattenerle. Faccio di tutto per non fargli sentire che sto piangendo ma quando tiro su col naso lui alza la testa di scatto e mi guarda.
<<Stai piangendo? Sono stato così terribile da farti piangere?>> è sorpreso di vedermi così e mi guarda con gli occhi sgranati.
<<No scemo solo che..>>
<<Lo so sono durato poco, me ne sono accorto anche io, scusami io..>>
<<È stato tutto perfetto Marko>> lo interrompo dandogli un bacio <<tutto tranne me.. avrei tanto voluto..>> le lacrime mi bloccano ma cerco di riprendermi, prendo aria e mi asciugo gli occhi.
<<Che dici? Tu cosa?>>
<<Avrei tanto voluto che tu fossi stata la mia prima volta perché credimi, è stata perfetta e io ti amo Marko, ti amo e non ho paura di dirtelo>>
<<Vieni qui>> si siede accanto a me e mi abbraccia coprendosi con la coperta.
Mi calmo tra le sue braccia e appena torno a respirare regolarmente mi accorgo che mi sta guardando con occhi diversi.
<<Che c'è?>>
<<Posso avere il bis? Abbiamo ancora un po' di tempo prima di dover rientrare>> mi dice sfilandosi il condom e prendendone un altro dal suo portafoglio.
Guardo il cielo, la pioggia si è fermata ma i nuvoloni grigi scuri non promettono niente di buono. Sposto lo sguardo sul mio ragazzo accanto a me che aspetta una mia risposta e decido che ogni tanto i rischi vanno corsi.
<<Fammi di nuovo tua, Straniero>> gli dico e mi butto su di lui baciandolo.
Lo facciamo di nuovo ed è fantastico. Non è cambiato molto dalla prima volta se non la convinzione di Marko, ora è più sicuro di sé e più andremo avanti più lo sarà.
Sono orgogliosa di lui e di ciò che sta diventando e sono orgogliosa di essere accanto a lui.
Alla fine del bis ci facciamo un altro tuffo per ripulirci e ci asciughiamo e rivestiamo.
Torniamo a riva e dopo aver salutato l'uomo delle barche, andiamo a prendere l'auto e torniamo a casa.
Marko mi sembra più tranquillo e rilassato, forse per lui è stato un modo di liberarsi e sono contenta di averlo potuto aiutare.
Sono davvero fortunata ad averlo nella mia vita e farò di tutto per tenermelo al più lungo possibile.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora